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Castelnuovo di Garfagnana un comune italiano di 5 862 abitanti della provincia di Lucca; il capoluogo della Garfagnana.
San Pio delle Camere è un comune italiano di 673 abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Il centro è situato nell'altopiano di Navelli, lungo la strada statale 17 dell'Appennino Abruzzese ed Appulo-Sannitico, ed è dominato dal castello recinto medievale; l'unica frazione è Castelnuovo, paese sviluppatosi intorno a un borgo fortificato.
Rocchetta a Volturno è un comune italiano di 1 098 abitanti della provincia di Isernia in Molise.
La Prima battaglia dell'Isonzo fu combattuta dal 23 giugno al 7 luglio 1915 tra l'esercito italiano e quello austro-ungarico.
Gianluca Spinola (Roma, 23 dicembre 1919 – Castelnuovo di Val di Cecina, 14 giugno 1944) è stato un partigiano italiano, discendente di una nobile famiglia genovese, fucilato dai tedeschi.
Castelnuovo è una frazione di 228 abitanti, l'unica del comune italiano di San Pio delle Camere, in provincia dell'Aquila, dal cui centro abitato dista circa 3 km. Posto su una collina dell'altopiano di Navelli, Castelnuovo è nato intorno al XII secolo dallo spopolamento della vicina città romana di Peltuinum; la sua storia è stata segnata dai molti eventi sismici che lo hanno colpito, l'ultimo dei quali, quello del 2009, lo ha lasciato tuttora in macerie.
Il campo di lavoro di Monowitz fu uno dei tre campi principali che formavano il complesso concentrazionario situato nelle vicinanze di Auschwitz, (in polacco Oświęcim), in Polonia. Facevano parte del complesso anche il campo di concentramento di Auschwitz, situato ad Auschwitz (in polacco Oświęcim), il campo di sterminio di Birkenau, situato a Birkenau, (in polacco Brzezinka) ed i restanti 45 sottocampi costruiti durante l'occupazione nazista della Polonia. Esso fu fondato nell'ottobre 1942 vicino alla piccola frazione di Monowice (in lingua tedesca Monowitz) in Polonia, nei pressi dell'impianto per la produzione di gomma sintetica Buna-Werke di proprietà della I.G. Farben, per l'impiego dei deportati schiavi nei lavori di costruzione dell'allora più grande stabilimento chimico d'Europa. La Buna fu il più colossale affare delle SS. Questa fabbrica costata migliaia di morti, però, non entrò mai in produzione. Il campo, situato a circa 7 chilometri da Auschwitz, fu operativo dal 31 ottobre 1942 e liberato dall'Armata Rossa il 27 gennaio 1945. Vi transitarono circa 35.000 internati, tra cui Primo Levi ed Elie Wiesel. Oggi l'ex complesso industriale della Buna Werke è diviso in due proprietà di due società polacche: la Chemoservos-Dwory SA, che produce strutture metalliche da costruzione, cisterne e serbatoi, ecc., e Synthos Dwory Sp., una filiale del Gruppo Synthos SA che produce gomma sintetica, lattice e polistirolo ed altri prodotti chimici; entrambe con sede a Oświęcim. A differenza del complesso di Buna Werke, non ci sono più strutture o resti visibili del campo di Monowitz.