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Tezcatlipōca ("specchio fumante"), secondo la mitologia azteca e nahua, era il dio della notte, del nord e delle tentazioni. Possedeva uno specchio che sprigionava fumo ed uccideva i suoi nemici. Era l'antitesi ed il rivale di Quetzalcoatl. Era il dio della bellezza e della guerra. Tezcatlipoca e Quetzalcoatl provengono dalle più antiche tradizioni azteche. Gli aztechi li assimilarono nella loro religione e li considerarono alla stessa stregua, due divinità gemelle. Erano uguali ed opposti. Perciò Tezcatlipoca fu chiamato "Tezcatlipoca Nero" e Quetzalcoatl "Tezcatlipoca Bianco".
Teotihuacan (spagnolo anche Teotihuacán, teotiwa'kan), fu una città precolombiana del mesoamerica situata nella valle del Messico a circa 40 chilometri dalla moderna Città del Messico. Oggi è uno dei maggiori siti archeologici mesoamericani, conosciuto per le sue imponenti piramidi e le pregevoli architetture. Oltre alle citate piramidi, Teotihuacan appare importante anche per il suo significato antropologico dovuto ai suoi complessi residenziali multi-familiari, al "Viale dei Morti" e per la piccola parte dei suoi vivaci murales eccezionalmente ben conservati. Inoltre, la gente di Teotihuacan esportò ceramiche di pregevole fattura e sottili strumenti di ossidiana, oggetti che ottennero grande prestigio e un diffuso utilizzo in tutto il mesoamerica.Si ritiene che la città sia stata fondata intorno al 100 a.C., con i principali monumenti che continuarono ad essere edificati fino a circa il 250 d.C. Il nucleo urbano continuò ad essere abitato fino al VII-VIII secolo d.C., ma i suoi principali monumenti furono abbandonati e sistematicamente bruciati intorno al 550 d.C. Teotihuacan, fondata come nuovo centro religioso delle alture messicane, ben presto divenne la più grande e popolata città del Nuovo Mondo. Al suo apice, probabilmente avvenuto intorno alla prima metà del I millennio d.C., fu tra i più grandi centri urbani delle Americhe precolombiane, con una popolazione stimata di oltre 125.000 abitanti, che la rendeva almeno la sesta città più grande in tutto il mondo di quell'epoca. Per contenere questa grande popolazione, nella città sorsero case a più piani che ospitavano più famiglie. Il termine "Teotihuacan" (o "Teotihuacano") viene utilizzato anche per indicare l'intera civiltà e la società culturale associata al sito. Anche se vi è un dibattito circa il ruolo di Teotihuacan come centro per un impero statale, la sua influenza in tutto il Mesoamerica è ben documentata; testimonianze della presenza della civiltà teotihuacana possono essere riscontrate in numerosi siti archeologici di Veracruz e della regione Maya. Molto probabilmente gli Aztechi potrebbero essere stati influenzati da questa città. L'etnia degli abitanti di Teotihuacan è anch'essa oggetto di studi. Possibili candidati sono i gruppi etnici Nahua, Otomi o Totonachi. Gli studiosi hanno anche suggerito che Teotihuacan fosse uno stato multietnico. La città e il sito archeologico si trovano in quello che oggi è il comune di San Juan Teotihuacán nello stato federato del Messico, circa 40 chilometri a nord-est di Città del Messico. Il sito copre una superficie totale di 83 chilometri quadrati ed è stato designato come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1987. È il sito archeologico più visitato del Messico.
Quetzalcóatl (in nahuatl: Quetzalcōātl, AFI: /ket͡saɬ'kowaːt͡ɬ/ , ovvero «serpente piumato», «gemello prezioso» o «serpente divino») è il nome azteco del dio serpente piumato dell'antica Mesoamerica, fra le divinità più importanti per molte civiltà messicane e centro-americane. Tra gli Aztechi, le cui credenze sono ben documentate, Quetzalcoatl viene venerato come dio del vento, di Venere, dell'alba, dei mercanti e delle arti, dei mestieri e della conoscenza. Quetzalcoatl è uno degli dei più importanti nel pantheon azteco, assieme a Tlaloc, Tezcatlipoca e Huitzilopochtli. Assume frequentemente le sembianze di Ehēcatl, lo “spirito del vento”. Ha numerose manifestazioni, fra cui Tlahuizcampatecuhtli e Xolotl.
I mexica (pron. mescìca; nahuatl: Mēxihcah [meːˈʃiʔkaʔ], singolare Mēxihcatl) o mexicas — meglio noti come aztechi nella storiografia occidentale - furono una delle grandi civiltà precolombiane, la più florida e viva al momento del contatto con gli Spagnoli. Provenienti dalla California settentrionale, si svilupparono nella regione mesoamericana dell'attuale Messico dal secolo XIV al XVI. Il nome con cui essi stessi si indicavano è "Mexica" o "Tenochca", e non Aztechi, non a caso Mexica è tuttora il termine usato per definire i loro discendenti; il termine azteco è invece stato coniato solo molti secoli dopo dal geografo tedesco Alexander von Humboldt per distinguere queste popolazioni precolombiane dall'insieme dei Messicani moderni. Spesso con il termine "azteco" ci si riferisce esclusivamente al popolo residente a Tenochtitlán (dove oggi si trova Città del Messico), situata su un'isola del lago Texcoco, che faceva riferimento a se stessa come Mēxihcah Tenochcah [meːˈʃiʔkaʔ teˈnot͡ʃkaʔ] o Cōlhuah Mēxihcah [ˈkoːlwaʔ meːˈʃiʔkaʔ]. Talvolta il termine comprende anche gli abitanti delle due principali città-stato alleate di Tenochtitlan, gli Acolhua di Texcoco e i Tepanechi di Tlacopan, che insieme con i Mexica formavano la Triplice alleanza azteca spesso conosciuta come "impero azteco". In altri contesti, "azteco" può riferirsi a tutti i vari stati della città e dei loro popoli che hanno condiviso gran parte della loro storia etnica e tratti culturali con i Mexica, con gli Acolhua e con i Tepanechi e che spesso utilizzavano la lingua nahuatl come lingua franca. In questo senso si può parlare di una civiltà azteca comprensiva di tutti i modelli culturali comuni per la maggior parte dei popoli che abitarono il Messico centrale nel periodo tardo post-Classico. A partire dal XIII secolo, la Valle del Messico è stata il cuore della civiltà azteca; qui la capitale della Triplice alleanza azteca, la città di Tenochtitlan, fu costruita su isole nel lago Texcoco. La Triplice Alleanza formò un impero tributario che espanse la propria egemonia politica ben oltre la Valle del Messico, conquistando altre città di tutto il Mesoamerica. Al suo apice, la cultura azteca vantava ricche e complesse tradizioni mitologiche e religiose, oltre ad aver raggiunto la capacità di realizzare notevoli manufatti architettonici e artistici. Nel 1521 Hernán Cortés, conquistò Tenochtitlan e sconfisse la Triplice alleanza azteca che al momento si trovava sotto la guida di Montezuma II (vedi Conquista dell'impero azteco). Successivamente, gli spagnoli fondarono il nuovo insediamento di Città del Messico sul sito della capitale azteca in rovina; da qui poi procedettero con il processo di colonizzazione dell'America Centrale. La cultura e la storia azteca sono conosciute principalmente attraverso le testimonianze archeologiche rinvenute negli scavi, come quello del famoso Templo Mayor a Città del Messico; da codici scritti su corteccia; da testimonianze oculari dei conquistadores spagnoli come Hernán Cortés e Bernal Díaz del Castillo; e soprattutto dalle descrizioni del XVI e XVII secolo della cultura e della storia scritti da ecclesiastici spagnoli e da letterati Aztechi, come il famoso Codice Fiorentino compilato dal frate francescano Bernardino de Sahagún con l'aiuto di informatori originari aztechi.