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Questa voce raccoglie informazioni sullo stato della censura, della censura di Internet, della libertà di stampa, della libertà di parola e dei diritti umani nel mondo e le presenta in una tabella e in mappe esplicative suddividendole per paese, aggiungendo link ad articoli aggiuntivi per maggiori informazioni, dove disponibili. Oltre ai vari Stati, la tabella include informazioni su stati non riconosciuti, regioni contestate, regioni politiche che si trovano all'interno di altri stati e organizzazioni regionali.
La censura in Italia è applicabile a tutti i mezzi di informazione e di stampa. Al 2015 Freedom House ha classificato la stampa italiana come Partly Free ("parzialmente libera"), mentre nel rapporto dello stesso anno Reporter Senza Frontiere pone l'Italia al 73º posto per la libertà di stampa.
La censura fascista in Italia consistette in un'attività di censura e di controllo sistematico della comunicazione e, in particolare, della libertà di espressione, di pensiero, di parola, di stampa e nella repressione della libertà di associazione, di assemblea, di religione avutasi soprattutto durante il ventennio fascista (1922-1943). La censura in Italia non terminò del tutto con la fine del regime fascista, anche se i governi democratici della Repubblica Italiana, pur sussistendo alcune disposizioni del codice Rocco, si dichiararono esplicitamente a favore della libertà d'espressione come sancito dall'articolo 21 dalla costituzione della Repubblica Italiana.