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Centro studi Europa orientale

Il Centro studi Europa orientale (CSEO) è un istituto fondato da don Francesco Ricci che, quando ancora l'Europa era divisa in due zone geopolitiche contrapposte, ha cercato di far conoscere in Italia le reali situazioni dei paesi dell'Est e le riflessioni che in essi si andavano facendo. Il Centro così ha tradotto anche opere di dissidenti dei Paesi del blocco sovietico, dandone spesso la prima versione italiana, e talvolta la prima versione in una lingua occidentale. Ricci pubblica nel 1966 "i primi ciclostilati, due anni dopo le prime pubblicazioni, 190 numeri della rivista CSEO documentazione, 100 libri [...] nelle varie collane negli anni successivi".Al Centro spetta il merito di aver tradotto opere di autori quali Karol Wojtyła, Václav Havel, Józef Tischner e tanti altri. Il Centro, pur avendo la redazione, nonché gli archivi, e pur svolgendo le maggiori attività a Forlì, ha però spesso pubblicato libri a Bologna. Fra i collaboratori "storici" di don Ricci, si possono ricordare Antonietta Tartagni, detta "Etta", Alessandro Rondoni, Marcello Landi, Annalia Guglielmi, Francesco Rinaldini, Antonio Setola, Agnese Pesenti. Ancora oggi viene pubblicata, con redazione a Forlì, la rivista culturale Il Nuovo Areopago, iniziata nel 1982. Anche a causa della presenza in città di questo Centro, è ora attivo, presso la sede di Forlì dell'Università di Bologna, il corso di ricerca e studi interdisciplinari sull'Europa orientale (Interdisciplinary research and studies on Eastern Europe)[1].

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