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I Viali di Circonvallazione di Bologna (noti in ambito cittadino semplicemente come "i Viali"), sono una successione ininterrotta di viali a 3 corsie per senso di marcia che circonda ad anello il centro cittadino. Sono una delle principali arterie viarie della città, con una lunghezza complessiva di 8 chilometri. I viali ripercorrono esternamente la precedente cinta muraria del Trecento, attraversando le 13 porte d'accesso, delle quali oggi ne rimangono solo 9 (in quanto una è stata chiusa nel 1445 per poi essere completamente demolita, 2 sono state demolite nel 1903 e una si trova completamente all'interno di quella che era la cerchia muraria). Queste porte oggi costituiscono i principali incroci dei viali e i punti dove sorgevano hanno oggi i nomi di "piazza di porta...", fatta eccezione per le piazze di porta Galliera e Lame, che prendono rispettivamente i nomi di "Piazza XX Settembre" e "Piazza VII Novembre 1944". I viali nella loro funzione di passaggio da una parte all'altra della città, evitando il centro storico, ora zona a traffico limitato, oggi vengono spesso sostituiti dalla circonvallazione più esterna della tangenziale.
Le mura di Firenze sono le antiche cerchie difensive della città. Create con la città stessa, si sono contati fino a sei tracciati diversi, l'ultimo dei quali risale alla metà del Cinquecento. Le mura della parte a nord dell'Arno della città furono abbattute nel corso dell'Ottocento per creare i viali di Circonvallazione, lasciando soltanto le principali porte di accesso, mentre le parti a sud, zona Oltrarno, sono ancora visibili e ben conservate. La conta delle cerchie murarie non è condivisa da tutti gli studiosi. Altri autori mettono in dubbio l'esistenza di quella che qui è indicata come "seconda cerchia" bizantina e non contano come quarta nuova cerchia il rafforzamento canossiano, per cui si avrebbero solo quattro tracciati invece di sei. Altri ancora contano il potenziamento cinquecentesco come ulteriore tracciato. Le prime mura romane durarono quasi un millennio, dopo di che le nuove mura si succedettero a intervalli sempre più brevi, a testimoniare la crescita demografica esponenziale della città in pieno boom economico e sociale. Dalla cerchia carolingia (870) si passò a quella matildina dopo due secoli (1078) poi dopo appena un secolo quella comunale del 1172 e dopo poco più di cent'anni la seconda comunale, del 1284.
Le mura di Bologna cingevano la città fino all'inizio del XX secolo, quando furono quasi completamente demolite per far posto agli attuali viali di circonvallazione. Edificate in tre cerchie successive a partire dal III secolo, ne rimangono visibili significativi tratti nella zona del centro storico, a cui spesso i bolognesi fanno riferimento con l'espressione Bologna entro le mura.
Il sistema delle circonvallazioni di Milano è costituito da tre anelli viari concentrici che ruotano intorno al centro storico della città. Sebbene tale appellativo sia usato comunemente dai milanesi per definire le tre circonvallazioni viarie della città, nessuna via di Milano è chiamata in questo modo: le circonvallazioni di Milano sono l'unione logica di più strade di collegamento, ognuna delle quali ha un nome specifico. Nelle carte di inizio XX secolo la sola circonvallazione delle mura spagnole (la circonvallazione interna) è descritta come Strada di Circonvallazione, nel senso di "strada che circonda il vallo", ovvero che cinge le mura difensive della città. Poi a ogni singolo troncone è stato assegnato un nome specifico che non richiama il termine "circonvallazione". Le altre circonvallazioni viarie di Milano sono la circonvallazione della Cerchia dei Navigli, che è quella più interna e che corrisponde al tracciato delle mura medievali della città, e la circonvallazione esterna, concepita dal Piano Beruto (1884), primo piano regolatore di Milano, che è stata realizzata a partire dalla fine del XIX secolo oltre le mura spagnole nella zona di espansione urbanistica della città.