Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Lorenzo Magalotti (Roma, 13 dicembre 1637 – Firenze, 2 marzo 1712) è stato uno scienziato, letterato e diplomatico italiano, al servizio del Granducato di Toscana.
Regno di Napoli (in latino: Regnum Neapolitanum, in catalano Regne de Nàpols, in spagnolo Reino de Nápoles) è il nome con cui è conosciuto nella storiografia moderna l'antico Stato esistito dal XIV al XIX secolo ed esteso a tutto il meridione continentale italiano. Il suo nome ufficiale era Regnum Siciliae citra Pharum, vale a dire “Regno di Sicilia al di qua del Faro”, in riferimento al Faro di Messina, e si contrapponeva al contemporaneo Regnum Siciliae ultra Pharum, cioè “Regno di Sicilia al di là del Faro”, che si estendeva sull'intera isola di Sicilia. In epoca normanna, il Regno di Sicilia era organizzato in due macro-aree: la prima, che includeva i territori siciliani e calabresi, costituiva il Regno di Sicilia propriamente detto; la seconda, che includeva i restanti territori peninsulari, costituiva il Regno di Puglia, allorquando il territorio era parte integrante del Regno normanno di Sicilia. Quest'ultimo Stato fu istituito nel 1130, con il conferimento a Ruggero II d'Altavilla del titolo di Rex Siciliae dall'antipapa Anacleto II, titolo confermato nel 1139 da papa Innocenzo II. Il nuovo Stato insisteva così su tutti i territori del Mezzogiorno, attestandosi come il più ampio degli antichi Stati italiani. Alla stipula della Pace di Caltabellotta (1302) seguì la formale divisione del regno in due: Regnum Siciliae citra Pharum (noto nella storiografia come Regno di Napoli) e Regnum Siciliae ultra Pharum (anche noto per un breve periodo come Regno di Trinacria e noto nella storiografia come Regno di Sicilia). Pertanto questo trattato può essere considerato l'atto di fondazione convenzionale dell'entità politica oggi nota come Regno di Napoli. Il regno, come Stato sovrano, vide una grande fioritura intellettuale, economica e civile sia sotto le varie dinastie angioine (1282-1442), sia con la riconquista aragonese di Alfonso I (1442-1458), sia sotto il governo di un ramo cadetto della casa d'Aragona (1458-1501); allora la capitale Napoli era celebre per lo splendore della sua corte e il mecenatismo dei sovrani. Nel 1504 la Spagna unita sconfisse la Francia, e il regno di Napoli fu da allora unito dinasticamente alla monarchia spagnola, insieme a quello di Sicilia, fino al 1707: entrambi furono governati come due vicereami distinti ma con la dicitura ultra et citra Pharum e con la conseguente distinzione storiografica e territoriale tra Regno di Napoli e Regno di Sicilia. Benché i due regni, nuovamente riuniti, ottennero l'indipendenza con Carlo di Borbone già nel 1734, l'unificazione giuridica definitiva di entrambi i regni si ebbe solo nel dicembre 1816, con la fondazione dello Stato sovrano del Regno delle Due Sicilie. Il territorio del Regno di Napoli inizialmente corrispondeva alla somma di quelli delle attuali regioni italiane di Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e comprendeva anche alcune aree dell'odierno Lazio meridionale ed orientale appartenenti fino al 1927 alla Campania, ovvero all'antica provincia di Terra di Lavoro (circondario di Gaeta e circondario di Sora), ed all'Abruzzo (circondario di Cittaducale).
Michelangelo Caetani, XIII duca di Sermoneta (Roma, 20 marzo 1804 – Roma, 12 dicembre 1882), è stato un politico e letterato italiano.
Enrico Caetani, XII duca di Sermoneta (Roma, 11 marzo 1780 – Roma, 21 ottobre 1850), è stato un nobile italiano.
La congiura di Macchia (che prende il nome da Gaetano Gambacorta, principe di Macchia, che vi partecipò ma non ne fu l'ideatore) fu una cospirazione con cui nel 1701 la nobiltà napoletana tentò senza successo di rovesciare il governo vicereale spagnolo, durante la crisi successoria che si verificò in seguito alla morte di Carlo II di Spagna con l'estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo. Il capo dei congiurati fu Tiberio Carafa, principe di Chiusano. Tra gli altri partecipanti alla congiura vi erano Girolamo Malizia Carafa, zio di Tiberio, Carlo di Sangro dei marchesi di San Lucido, Giuseppe Capece dei marchesi di Rofrano, Cesare Michelangelo d'Avalos marchese del Vasto, Francesco Spinelli duca della Castelluccia e Gaetano Francesco Caetani, IX duca di Sermoneta. L'attuazione del piano fu tentata tra la notte del 22 e la giornata del 23 settembre 1701, ma fallì quando il viceré spagnolo fu avvisato della congiura. Carlo di Sangro fu catturato e giustiziato, mentre Giuseppe Capece fu ucciso durante la sua fuga. Gli altri fuggirono dal Regno di Napoli e trovarono rifugio presso la corte imperiale a Vienna.
Cisterna di Latina è un comune italiano di 35 533 abitanti della provincia di Latina nel Lazio. Città di origini antichissime, sorge ai margini settentrionali dell'Agro Pontino, al confine fra le province di Roma e Latina, ed è un centro agricolo e industriale di rilievo. È conosciuta come la "città dei butteri" ed ospita nel suo territorio l'oasi WWF del giardino di Ninfa, monumento naturale considerato fra le aree verdi più belle del mondo.
Carlo Roberto Dati (Firenze, 12 ottobre 1619 – Firenze, 1º gennaio 1676) è stato un filologo, scienziato e accademico italiano, allievo di Galilei e di Torricelli, fu segretario dell'Accademia della Crusca nel cui ambito, oltre a collaborare alla terza edizione del Vocabolario, promosse la compilazione di un dizionario etimologico della lingua toscana, mai pubblicato per l'incuria dei colleghi.
L'Accademia del cimento ("Accademia dell'esperimento" nell'italiano odierno) stata la prima associazione scientifica a utilizzare il metodo sperimentale galileano in Europa.