Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Oscar Fingal O'Flahertie Wills Wilde, noto come Oscar Wilde (Dublino, 16 ottobre 1854 – Parigi, 30 novembre 1900), è stato uno scrittore, aforista, poeta, drammaturgo, giornalista e saggista irlandese dell'età vittoriana, esponente del decadentismo e dell'estetismo britannici. Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma sostanzialmente molto raffinata e incline alla ricerca del bon mot (della "battuta" di spirito), con uno stile talora sferzante e impertinente egli voleva risvegliare l'attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione. È noto soprattutto per l'uso frequente di aforismi e paradossi, per i quali è tuttora spesso citato.Nato da famiglia irlandese, con origini locali, inglesi e forse italiane, trasferitosi poi in Inghilterra, l'episodio più notevole della sua vita, di cui si trova ampia traccia nelle cronache del tempo, fu il processo e la condanna a due anni di lavori forzati per «gross public indecency», come era definita l'omosessualità dalla legge penale che codificava le regole, anche morali, riguardanti la sessualità. Wilde, già sposato, perse inoltre la possibilità di vedere i due figli. Dovette abbandonare la Gran Bretagna per l'Europa continentale. Morì in Francia per meningoencefalite, dopo essersi convertito in punto di morte alla religione cattolica, a cui da tempo si sentiva più vicino. Le sue opere, tra le quali – in particolare – i suoi testi teatrali, sono considerate dai critici dei capolavori del teatro dell'Ottocento.
Melmoth riconciliato (Melmoth reconcilié) è un racconto lungo del 1835 di Honoré de Balzac, ispirato al romanzo gotico Melmoth l'errante di Charles Robert Maturin. In termini letterari la novella è un seguito del libro, nella quale si scopre che Melmoth è sopravvissuto alla sua tremenda fine.
Melmoth l'errante o Melmoth l'uomo errante (Melmoth the Wanderer) è un romanzo gotico di Charles Robert Maturin, prozio di Oscar Wilde, pubblicato in Gran Bretagna nel 1820 in quattro volumi. La prima traduzione in italiano è del 1842, redatta da Tommaso Fontana Tipografo Editore, in una collana di tre volumi appartenente alla raccolta Collezione di romanzi scelti Italiani e stranieri (volumi V; VI; VII). I tre volumi sono custoditi nella Biblioteca nazionale austriaca. Questa edizione italiana e quella UTET sono le uniche a non presentare tagli e ricapitolazioni, con una traduzione attinente al testo originale della prima edizione inglese. Nel 1968, per i tipi di Bompiani, il romanzo è stato tradotto da Diana Bonacossa.
Il Dottor Faust o Dottor Faustus, in lingua tedesca Doktor Faust o Doktor Faustus, in forma abbreviata Faust, Faustus e talvolta italianizzato in Fausto, è il protagonista di un racconto popolare tedesco che è stato usato come base per numerose opere di fantasia. Il racconto riguarda il destino di un alchimista chiamato Faust il quale, nella sua continua ricerca di conoscenze avanzate o proibite delle cose materiali, invoca il diavolo (rappresentato da Mefistofele), che si offre di servirlo per un periodo di tempo, in tutto ventiquattro anni, e al prezzo della sua anima gli consentirà la conoscenza assoluta. Il tedesco Johann Spies scrisse il volume in prosa Historia von D. Iohan Fausten (meglio noto come Faustbuch, il "libro di Faust") intorno al 1570 e lo pubblicò nel 1587. Il testo latino fu tradotto in tedesco intorno al 1572, in un inedito che successivamente venne tradotto e adattato in inglese da un ignoto "P. F., Gent[iluomo]" come The Historie of the Damnable Life, and Deserved Death of Doctor Iohn Faustus ("La storia della vita dannata e della meritata morte del Dottor Iohn Faustus"), di cui è sopravvissuta un'edizione del 1592. Quest'opera fu la base dapprima dell'opera teatrale di Christopher Marlowe La tragica storia del Dottor Faustus (pubblicata attorno al 1600) e a sua volta ispirò poi il Faust di Goethe, considerata la più importante tra le opere ispirate al racconto.