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La struttura del Decameron è un articolato sistema entro cui Giovanni Boccaccio presenta le 100 novelle del suo capolavoro. La cornice vede dieci giovani, sette ragazze e tre ragazzi, che per sfuggire alla peste nera che imperversa su Firenze si riuniscono in una villa di campagna. Per passare il tempo, ciascun pomeriggio - ad eccezione dei giorni di venerdì e del sabato dedicati alla penitenza - ognuno di loro racconta una novella ai compagni, secondo un tema stabilito il giorno innanzi dalla Regina o il Re della giornata. Solo il personaggio di Dioneo, il più abile dei dieci a raccontare storie, viene dispensato dall'obbligo di attenersi al tema prestabilito, e la sua novella è narrata sempre per ultima (tranne nella prima giornata). Boccaccio si cura del più piccolo particolare. Fin dalla scelta dei nomi, ad esempio, si definiscono i caratteri e la funzione dei personaggi: Panfilo, dal greco tutto amore, narrerà spesso novelle cariche di erotismo. Tutti i personaggi nel complesso riflettono poi il carattere autobiografico dell'autore. La narrazione della peste è una delle maggiori nella storia letteraria. Precedenti furono quelle dello storico greco Tucidide (la peste ad Atene) e del poeta latino Lucrezio nel De rerum natura, che si rifà alla narrazione di Tucidide. Seguiranno a Boccaccio quelle di Daniel Defoe ne La peste di Londra, di Alessandro Manzoni nei Promessi sposi e di Albert Camus ne La peste, metafora quest'ultima del Male in generale e del nazismo nello specifico. Gli argomenti dei dieci giorni sono: amore, erotismo, beffe ecc.
Giovanni Boccaccio (Certaldo o forse Firenze, giugno o luglio 1313 – Certaldo, 21 dicembre 1375) è stato uno scrittore e poeta italiano. Conosciuto anche per antonomasia come il Certaldese, fu una delle figure più importanti nel panorama letterario europeo del XIV secolo. Alcuni studiosi (tra i quali Vittore Branca) lo definiscono come il maggior prosatore europeo del suo tempo, uno scrittore versatile che amalgamò tendenze e generi letterari diversi facendoli confluire in opere originali, grazie a un'attività creativa esercitata all'insegna dello sperimentalismo. La sua opera più celebre è il Decameron, raccolta di novelle che nei secoli successivi fu elemento determinante per la tradizione letteraria italiana, soprattutto dopo che nel XVI secolo Pietro Bembo elevò lo stile boccacciano a modello della prosa italiana. L'influenza delle opere di Boccaccio non si limitò al panorama culturale italiano ma si estese al resto dell'Europa, esercitando influsso su autori come Geoffrey Chaucer, figura chiave della letteratura inglese, o più tardi su Miguel de Cervantes, Lope de Vega e il teatro classico spagnolo. Boccaccio, insieme a Dante Alighieri e Francesco Petrarca, fa parte delle cosiddette «Tre corone» della letteratura italiana. È inoltre ricordato per essere uno dei precursori dell'umanesimo, del quale contribuì a gettare le basi presso la città di Firenze, in concomitanza con l'attività del suo contemporaneo amico e maestro Petrarca. Fu anche colui che diede inizio alla critica e filologia dantesca: Boccaccio si dedicò a ricopiare codici della Divina Commedia e fu anche un promotore dell'opera e della figura di Dante. Nel Novecento Boccaccio fu oggetto di studi critico-filologici da parte di Vittore Branca e Giuseppe Billanovich, e il suo Decameron fu anche trasposto sul grande schermo dal regista e scrittore Pier Paolo Pasolini.
Elisabetta Canalis (Sassari, 12 settembre 1978) è una showgirl, modella e attrice italiana naturalizzata statunitense.