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Papa Paolo VI (in latino: Paulus PP. VI, nato Giovanni Battista Enrico Antonio Maria Montini; Concesio, 26 settembre 1897 – Castel Gandolfo, 6 agosto 1978) è stato il 262º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica, primate d'Italia e 4º sovrano dello Stato della Città del Vaticano a partire dal 21 giugno 1963 fino alla morte. Venerabile dal 20 dicembre 2012, dopo che papa Benedetto XVI ne aveva riconosciuto le virtù eroiche, è stato beatificato il 19 ottobre 2014 e proclamato santo il 14 ottobre 2018 da papa Francesco.
Papa Francesco (in latino: Franciscus PP., in spagnolo: Francisco), nato Jorge Mario Bergoglio (pronuncia italiana /berˈgɔʎʎo/; pronuncia spagnola [βeɾˈɣoɣljo], [beɾˈɣoɣljo]; Buenos Aires, 17 dicembre 1936) è, dal 13 marzo 2013, il 266º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma, 8º sovrano dello Stato di Città del Vaticano, primate d'Italia, oltre agli altri titoli propri del romano pontefice. Di nazionalità argentina, è il primo papa proveniente dal continente americano.Appartiene ai chierici regolari della Compagnia di Gesù (Gesuiti) ed è il primo pontefice proveniente da quest'ordine religioso.
Lo Stato Pontificio (Stato della Chiesa fu il suo nome ufficiale fino al 1815, detto anche Stato Ecclesiastico) fu l'entità statuale costituita dall'insieme dei territori su cui la Santa Sede esercitò il proprio potere temporale dal 751 o 756 al 1870, ovvero più di un millennio. Era governato da una teocrazia con a capo il Papa come guida religiosa, politica e militare. Durante la sua esistenza ebbe periodi in cui il suo prestigio e la sua influenza sullo scacchiere politico europeo furono rimarchevoli; la sua proiezione internazionale uscì dai limiti territoriali che le circostanze storiche gli avevano assegnato in relazione al Sacro Romano Impero. I vincoli di vassallaggio dettati dalla Santa Sede condizionarono talvolta importanti stati indipendenti come il Regno di Sicilia, il Regno di Napoli, il Regno d'Inghilterra, il Regno di Francia, il Regno di Spagna, il Regno del Portogallo, la Corona d'Aragona, il Regno d'Ungheria, l'Impero austriaco e altri stati. Terminò la sua esistenza nel 1870, dopo l'annessione al Regno d'Italia di tre legazioni, con gli eventi che seguirono la fine della Seconda guerra d'indipendenza italiana e la spedizione dei Mille (1859 - 1861) e con la presa di Roma e la successiva annessione della quarta legazione e del circondario di Roma (1870).
Le lettere di Paolo sono tredici testi del Nuovo Testamento attribuiti dalla tradizione all'apostolo Paolo di Tarso. In esse Paolo scrive a varie comunità da lui fondate o visitate nei suoi viaggi apostolici; alcune lettere sono inoltre dedicate a persone a lui care. In passato la Chiesa cattolica attribuì a Paolo di Tarso la Lettera agli Ebrei, nella quale non è indicato il nome dell'autore; tale lettera è oggi ritenuta, pressoché unanimemente, essere di un altro autore. Si sono inoltre conservate alcune lettere che affermano di essere state scritte da Paolo ma che sono ritenute apocrife dalla maggioranza degli esegeti.
Il Catechismo della Chiesa cattolica è l'esposizione ufficiale della catechesi della Chiesa cattolica in una grande sintesi di tutta la sua dottrina cattolica. Venne approvato in prima stesura da papa Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica Fidei Depositum (11 ottobre 1992) e in forma definitiva il 15 agosto 1997 con la lettera apostolica Laetamur Magnopere. All'interno di queste due lettere ci sono ulteriori dettagli su chi ha richiesto questo nuovo catechismo, perché è stato richiesto e come si sono svolti i lavori della commissione, nonché del suo valore dottrinale.
La Chiesa cattolica in Islanda annovera tra i battezzati il 3,81% della popolazione e costituisce la seconda confessione religiosa di un Paese a maggioranza luterana (la Chiesa nazionale d'Islanda è religione di Stato) o appartenente a altre chiese protestanti. L'Islanda è il secondo paese in Europa del Nord per percentuale di cattolici.
La Chiesa cattolica in Algeria è parte della Chiesa cattolica universale in comunione con il vescovo di Roma, il papa. Essa è presente sul territorio con un'arcidiocesi e tre diocesi. I cattolici sono circa 5.000, pari a meno dello 0,01% della popolazione, in stragrande maggioranza islamica. I due luoghi di culto più importanti sono la Basilica di Nostra Signora d'Africa, ad Algeri, e la Basilica di Sant'Agostino, ad Annaba.
La Chiesa cattolica (dal latino ecclesiastico catholicus, a sua volta dal greco antico καθολικός, katholikòs, cioè "universale") è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma. I suoi fedeli vengono chiamati cristiani cattolici. Formata da 24 Chiese sui iuris, la Chiesa latina in Occidente e 23 Chiese di rito orientale, che sono in comunione con il Pontefice, il nome richiama l'universalità della Chiesa fondata a partire dalla predicazione di Gesù Cristo e dei suoi Apostoli, costituita dal "Popolo di Dio" a sua volta formato da "tutte le nazioni della terra", la quale viene dichiarata sussistere in modo perfetto nella Chiesa cattolica visibilmente organizzata, e nella comunione dei battezzati (non macchiati dai peccati di eresia o di apostasia) senza tuttavia negare, almeno a partire dal Concilio Ecumenico Vaticano II, la presenza di elementi di verità nelle altre Chiese cristiane separate da essa con le quali ritiene invece di dover perseguire un'azione ecumenica e il riconoscimento di valori spirituali presenti nelle altre religioni. La formula latina subsistit in, impiegata dalla Lumen gentium, fu oggetto di molteplici interpretazioni e successivamente chiarita nel suo significato autentico dal dialogo fra la Conferenza episcopale spagnola e la Congregazione per la dottrina della fede, e nella dichiarazione Dominus Iesus. Tra le Chiese cristiane, secondo le statistiche, al 2007 contava il maggior numero di fedeli a livello mondiale, circa 1,2 miliardi, con un'alta percentuale in Europa e nelle Americhe.
L'abolizionismo negli Stati Uniti d'America è stato il movimento che, prima e durante la guerra di secessione americana, lottò per porre termine alla schiavitù negli Stati Uniti. Nelle Americhe e in Europa occidentale, l'abolizionismo era un movimento che proponeva di porre fine alla tratta atlantica degli schiavi africani e liberare quelli assoggettati a schiavitù. Nel XVII secolo, i quaccheri inglesi e gli evangelici negli Stati Uniti condannarono la schiavitù come non cristiana. A quel tempo, la maggior parte degli schiavi erano africani, ma migliaia di nativi americani erano rimasti in schiavitù. Nel XVIII secolo, fino a sei milioni di africani erano stati trasportati verso le Americhe in stato di schiavitù, almeno un terzo di loro su navi inglesi. L'abolizione faceva parte del messaggio del primo grande risveglio degli anni 1730 e 1740 nelle Tredici colonie. Nello stesso periodo, i pensatori razionalisti dell'Illuminismo criticarono la schiavitù per aver violato i diritti umani. Un membro del Parlamento britannico, James Edward Oglethorpe, fu tra i primi ad articolare l'Illuminismo contro la schiavitù. Fondatore della Provincia della Georgia, Oglethorpe vietò la schiavitù per motivi umanistici. Egli agì contro di essa in Parlamento e, infine, incoraggiò i suoi amici Granville Sharp e Hannah More a proseguire con forza per la riuscita della causa. Poco dopo la sua morte, nel 1785, Sharp ed altri si unirono a William Wilberforce per costituire la setta di Clapham. Anche se i sentimenti anti schiavitù erano diffusi dal tardo XVIII secolo, le colonie e le nazioni emergenti, in particolare nel sud degli Stati Uniti, continuarono ad utilizzare e sostenere le tradizioni di schiavitù. Dopo che la rivoluzione americana portò alla fondazione degli Stati Uniti d'America, gli Stati del Nord, a cominciare dalla Pennsylvania nel 1780, approvarono una legge che nel corso dei successivi due decenni doveva abolire la schiavitù, a volte tramite una graduale emancipazione. Il Massachusetts ratificò una costituzione che dichiarò tutti gli uomini uguali; la freedom suits, che sfidò la schiavitù basandosi su questo principio, portò alla fine della schiavitù nello Stato. In altri Stati, come la Virginia, simili dichiarazioni dei diritti vennero interpretate dai giudici come non applicabili agli africani. Durante i successivi decenni, il movimento abolizionista crebbe negli Stati del Nord, e il Congresso regolò l'espansione della schiavitù via via che nuovi stati vennero ammessi nell'Unione. Il Regno Unito vietò l'importazione di schiavi africani nelle sue colonie nel 1807 e abolì la schiavitù nell'impero britannico nel 1833. Gli Stati Uniti criminalizzarono il commercio internazionale degli schiavi nel 1808 e resero la schiavitù incostituzionale nel 1865 come risultato della guerra civile americana. Lo storico James M. McPherson definì un abolizionista "come colui che prima della guerra civile era agitato per l'abolizione immediata, incondizionata e totale della schiavitù negli Stati Uniti." Egli non incluse gli attivisti anti schiavisti come Abramo Lincoln, presidente degli Stati Uniti durante la guerra civile, o il Partito Repubblicano, che prevedeva la progressiva fine della schiavitù.