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Prato è un comune italiano di 193 809 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È la seconda città della Toscana per popolazione. Fino al 1992, anno della costituzione dell'omonima provincia, è stato il comune non capoluogo di provincia più popolato d'Italia. La piana pratese fu abitata fin dall'epoca etrusca, ma la nascita della città vera e propria si fa risalire, generalmente, al X secolo, quando si hanno notizie di due centri abitati contigui ma distinti, Borgo al Cornio e Castrum Prati, che si fusero durante il secolo successivo. Nell'economia pratese la produzione tessile ha sempre svolto un ruolo di primissimo piano fin dall'epoca medievale, come testimoniano i documenti del mercante Francesco Datini, ma è nell'Ottocento che Prato vide un impetuoso sviluppo industriale, che ne fa ancora oggi uno dei distretti più importanti a livello europeo. La città vanta attrattive storico-artistiche di grande rilievo, con un itinerario culturale che inizia dagli Etruschi per poi ampliarsi nel Medioevo e raggiungere l'apice con il Rinascimento, quando hanno lasciato le loro testimonianze in città artisti come Donatello, Filippo Lippi e Botticelli.
La chiesa di San Francesco al Prato è una chiesa sconsacrata risalente al XIII secolo, oggi adibita ad auditorio . Sorge a Perugia, nell'omonima piazza, accanto al rinascimentale oratorio di san Bernardino, facente parte del complesso monastico di San Francesco. Ad unica navata, che conserva l'originaria struttura, è rimasta per anni scoperchiata per il crollo delle volte, a causa di movimenti franosi della collina: i monumenti e le cappelle sono andati perduti, la facciata policroma, invece, è stata ripristinata nel suo splendore nel 1926 dall'architetto Pietro Angelini. Negli anni trenta e sessanta del Novecento il tempio sconsacrato è stato internamente demolito: solo l'inizio del Duemila ha visto l'avvio di un radicale restauro che lo trasformerà in auditorium su progetto originario di Bruno Signorini. La chiesa, tra le prime in Italia costruite dopo la morte di san Francesco, ha avuto, nel corso dei secoli, una significativa rilevanza politico-sociale-artistica nelle vicende della città di Perugia. Nonostante i gravi pericoli strutturali, le grandi famiglie perugine la elessero a luogo privilegiato di sepoltura dei propri membri, unitamente a capitani, giuristi e letterati che avevano illustrato, con la loro attività, il centro umbro: questa decisione fu presa soprattutto dopo che vi fu tumulato il beato Egidio (1190-1262), il terzo "compagno" che seguì la regola del Santo di Assisi.
La Vis Pesaro dal 1898 S.r.l., meglio nota come Vis Pesaro o semplicemente Vis, è una società calcistica italiana con sede nella città di Pesaro. Milita in Serie C, la terza divisione del campionato italiano. Rifondata nel 2006 come Associazione Sportiva Dilettantistica Nuova Vis Pesaro 2006, è erede e continuatrice della tradizione sportiva iniziata nel 1898 con la fondazione della Vis Sauro Pesaro e incorsa in due fallimenti societari nel 1993 e nel 2006. Maggiore squadra di calcio della città di appartenenza e tra le più antiche d'Italia, la Vis vanta quale maggior risultato della propria storia una ventina di partecipazioni al terzo livello del campionato italiano di calcio, senza però aver mai raggiunto la Serie B o la Serie A a girone unico.
Vanessa Benelli Mosell (Prato, 15 novembre 1987) è una pianista italiana.È attiva anche come direttrice d'orchestra.
La cattedrale di Santo Stefano è il principale luogo di culto cattolico della città di Prato, situato in Piazza del Duomo. Nel luglio 1996 papa Giovanni Paolo II l'ha elevata alla dignità di basilica minore. All'interno si trova il più importante ciclo di affreschi di Filippo Lippi, all'esterno il pulpito esterno costruito da Michelozzo e decorato da Donatello,
Caterina (al secolo Alessandra Lucrezia Romola) de' Ricci (Firenze, 23 aprile 1522 – Prato, 2 febbraio 1590) è stata una religiosa italiana, terziaria regolare domenicana nel monastero di San Vincenzo a Prato, di cui fu anche priora; beatificata nel 1732, fu proclamata santa da papa Benedetto XIV il 29 giugno 1746.