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Il Santuario della Madonna della Guardia, così chiamato per via della vicina torre detta della guardia ma in realtà intitolato all'Immacolata concezione della Vergine Maria, è un edificio religioso situato a Ornavasso nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Situato su un promontorio lungo la strada che conduce al Santuario della Madonna del Boden, circa 75 metri sopra la chiesa parrocchiale di Ornavasso, è una delle opere più notevoli del barocco piemontese. Venne edificato tra la fine del XVII e la prima metà del XVIII secolo sui resti di una preesistente cappella per volere della popolazione walser e rappresenta l'edificio religioso coperto privo di colonne più grande dell'Ossola.
Santa Sofia (in turco: Ayasofya; in greco antico: Ἁγία Σοφία, Hagía Sofía; in greco moderno: Αγία Σοφία, Agía Sofía, [aˈʝia soˈfia]; in latino: Sancta Sophia o Sancta Sapientia), ufficialmente nota come Grande Moschea Benedetta della Grande Hagia Sophia (in turco: Ayasofya-yı Kebir Mübarek Cami-i Kebir), e anche conosciuta come Basilica di Santa Sofia, è uno dei principali luoghi di culto di Istanbul. Si trova nel distretto di Fatih, nel mahalle di Sultanahmet. Dedicato alla Sophia (la sapienza di Dio), dal 537 al 1453 l'edificio fu cattedrale cristiana (cattolica di rito bizantino e poi ortodossa, sede del Patriarcato di Costantinopoli, a eccezione di un breve periodo tra il 1204 e il 1261 quando fu convertito dai crociati sotto l'Impero latino di Costantinopoli a cattedrale cattolica di rito romano). Divenne moschea ottomana il 29 maggio 1453 e tale rimase fino al 1931, quando fu sconsacrata. Il 1º febbraio 1935 divenne un museo. Il 10 luglio 2020, con un decreto presidenziale, è stata nuovamente aperta al culto islamico. Il successivo 24 luglio si è quindi svolta, in presenza del presidente turco Erdoğan, la prima preghiera pubblica islamica.
La chiesa di Santa Maria dell'Ammiraglio, sede della parrocchia di San Nicolò “dei Greci” (klisha e Shën Kollit së Arbëreshëvet in albanese) e nota come Martorana, è ubicata nel centro storico di Palermo. Adiacente alla chiesa di San Cataldo, si affaccia sulla piazza Bellini ove affianca il Teatro omonimo e fronteggia la chiesa di Santa Caterina d'Alessandria ed il prospetto posteriore del Palazzo Pretorio. La chiesa appartiene all'eparchia di Piana degli Albanesi, circoscrizione della Chiesa italo-albanese, e officia la liturgia per gli italo-albanesi residenti in città secondo il rito bizantino. La comunità è parte della Chiesa cattolica, ma segue il rito e le tradizioni spirituali che l'accomunano in gran parte alla Chiesa ortodossa. Edificio bizantino e normanno del Medioevo con torre di facciata, si contraddistingue per la molteplicità di stili che s'incontrano, in quanto, con il susseguirsi dei secoli, fu arricchita da vari altri gusti artistici, architettonici e culturali. Oggi si presenta difatti come chiesa-monumento storico, frutto delle molteplici trasformazioni e sottoposta inoltre a tutela nazionale. Dal 3 luglio 2015 fa parte del patrimonio dell'umanità (Unesco) nell'ambito dell'"Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale".
Santa Maria in Vallicella detta tradizionalmente dopo il rifacimento del secolo XVI, Chiesa Nuova, è un luogo di culto cattolico cinquecentesco di Roma, che si trova nella piazza omonima del rione Parione, sulla linea di confine con il rione Ponte, in cui ricade parte dell'edificio.