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Il Ponte Vecchio è uno dei simboli della città di Firenze ed uno dei ponti più famosi del mondo. Attraversa il fiume Arno circa 150 metri a valle dell'area in cui il fiume presenta naturalmente uno dei punti in cui l'alveo è più stretto all'interno della città di Firenze nel suo tratto a monte delle Cascine. L'area in questione è ai Canottieri sotto gli Uffizi. Nell'antichità esisteva un guado.
Palazzo Medici Riccardi si trova a Firenze al numero 3 di quella che per la sua ampiezza si chiamava Via Larga, oggi via Cavour, ed l'attuale sede del Consiglio metropolitano.
Giorgio La Pira (Pozzallo, 9 gennaio 1904 – Firenze, 5 novembre 1977) è stato un politico e accademico italiano, sindaco di Firenze. Docente di diritto romano, giurista, deputato all'Assemblea Costituente per la Democrazia Cristiana, tra i principali artefici della Carta Costituzionale, per tre volte sindaco di Firenze (tra il 1951 e il 1965), cattolico fervente (spesso chiamato il «sindaco santo»), non ha mai disgiunto lo studio dalla preghiera, mettendo sempre in primo piano, nel suo operato, l'amore per la giustizia, la solidarietà, la pace, il dialogo e il confronto pacifico, nonché promuovendo, all'insegna del messaggio evangelico, la dignità umana e la civiltà cristiana. Già Servo di Dio, è stato dichiarato venerabile il 5 luglio 2018 da papa Francesco.
Firenze (AFI: /fi r n e/; ; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza, /fjo r n a/; Florentia in latino) un comune italiano di 379 194 abitanti, capoluogo della Toscana e centro della citt metropolitana con una popolazione di 1 011 349 abitanti, ottavo comune italiano per popolazione e il primo della Toscana, cuore dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia, una conurbazione che conta oltre 1 520 000 abitanti. Nel Medioevo stata un importante centro artistico, culturale, commerciale, politico, economico e finanziario; nell'et moderna ha ricoperto il ruolo di capitale del Granducato di Toscana dal 1569 al 1859 che, con il governo delle famiglie dei Medici e dei Lorena, divenne uno degli stati pi ricchi e moderni. Le varie vicissitudini politiche, la potenza finanziaria e mercantile e le influenze in ogni campo della cultura hanno fatto della citt un crocevia fondamentale della storia italiana ed europea. Nel 1865 Firenze fu proclamata capitale del Regno d'Italia (seconda, dopo Torino), mantenendo questo status fino al 1871, anno che segna la fine del Risorgimento. Importante centro universitario e patrimonio dell'umanit UNESCO dal 1982, considerata luogo d'origine del Rinascimento la consapevolezza di una nuova era moderna dopo il Medioevo, periodo di cambiamento e "rinascita" culturale e scientifica e della lingua italiana grazie al volgare fiorentino usato nella letteratura. universalmente riconosciuta come una delle culle dell'arte e dell'architettura, nonch rinomata tra le pi belle citt del mondo, grazie ai suoi numerosi monumenti e musei tra cui il Duomo, Santa Croce, Santa Maria Novella, gli Uffizi, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, Palazzo Vecchio e Palazzo Pitti. Di inestimabile valore i lasciti artistici, letterari e scientifici di geni del passato come Petrarca, Boccaccio, Brunelleschi, Michelangelo, Giotto, Cimabue, Botticelli, Leonardo da Vinci, Lorenzo de Medici, Machiavelli, Galileo Galilei e Dante Alighieri, che fanno del centro storico di Firenze uno dei luoghi con la pi alta concentrazione di opere d'arte al mondo. La ricchezza del patrimonio storico-artistico, scientifico, naturalistico e paesaggistico rendono il centro e le colline circostanti un vero e proprio "museo diffuso".
Fioretta Mazzei (Firenze, 26 settembre 1923 – Firenze, 11 novembre 1998) è stata una politica e attivista italiana.
Danilo Cubattoli (San Donato in Poggio, 24 settembre 1922 – Firenze, 2 dicembre 2006) è stato un presbitero e critico cinematografico italiano, decano dei cappellani delle carceri d'Italia. Nato a San Donato in Poggio e rimasto orfano della madre Adele all'età di tredici anni, nel 1936, entrò nel seminario minore di Montughi a Firenze. In quel periodo fu guidato dal cardinale Elia Dalla Costa, che ebbe influenza sulla sua formazione. Fin dai tempi del seminario superiore al Cestello gli fu assegnato il soprannome di Cuba dai ragazzi di San Frediano. Fu così chiamato e conosciuto successivamente dai conoscenti e dagli amici seminaristi Lorenzo Milani, Renzo Rossi, Silvano Piovanelli, Ernesto Balducci, Raffaele Bensi e Bruno Borghi. Visse la maggior parte della sua storia di missionario nel popolare quartiere fiorentino di San Frediano. Cubattoli fu ordinato sacerdote l'11 luglio 1948 nel Duomo di Firenze. Ispirato da La Pira, ad iniziare dalla fine degli anni quaranta fino alla morte, insieme a Ghita Vogel, Ulisse e Marigù Pelleri e Fioretta Mazzei, dette vita all'associazione Obiettivo Giovani di San Procolo, dal luogo di riunione e preghiera dei volontari, un'associazione per l'assistenza e l'avviamento professionale di giovani indigenti. Fin dagli anni cinquanta fu prima volontario e poi cappellano presso le carceri fiorentine di Santa Teresa e delle Murate. Con Giorgio Bruni e Nazareno Taddei, presso il nuovo istituto di pena di Sollicciano cominciò ad occuparsi di cinematografia per alleggerire la pena ai detenuti e favorirne il riadattamento. Grazie a queste nuove attività e responsabilità all'interno dell'ACEC - Associazione Cattolica Esercenti Cinema - poté collaborare nell'arco di trent'anni con autori quali Pier Paolo Pasolini, Federico Fellini, Franco Zeffirelli, Marco Bellocchio, Tonino Guerra, Ermanno Olmi e Roberto Benigni. Era suo desiderio che la Chiesa si muovesse con maggiore determinazione nel dare valore al nuovo sistema di simboli recato dalle immagini e dal cinema in particolare. È morto a Firenze all'età di 84 anni, nella sera del 2 dicembre 2006.. Il 24 febbraio 2007 gli è stato intitolato il restaurato chiostro delle Leopoldine in piazza Tasso a Firenze; una lapide alla sua memoria lo ricorda come il prete dei carcerati. Fondò il campeggio marino di Molino al fuoco, presso Vada nella provincia di Livorno; fu realizzato nel dopoguerra con materiali di fortuna e ha ospitato centinaia di ragazzi dei quartieri più poveri di Firenze. La sua figura è presente in alcuni romanzi dello scrittore Marco Vichi con protagonista il commissario Bordelli.
L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della città di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerdì 4 novembre 1966 fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che causò forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, più in generale, in tutto il Paese. Diversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colpì solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della città. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della città come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove straripò anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione causò lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la città di Grosseto. Nel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la città di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige.