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L'urbanistica a Roma tra il 1870 e il 2000 costituisce un fenomeno di crescita unico nella storia dell'urbanistica in Italia, che costituì una radicale rottura con la situazione precedente.
Sant'Agostino (Sànt'Agustén in dialetto locale) è una frazione del comune di Terre del Reno ed ex comune italiano di 6 944 abitanti della provincia di Ferrara da sempre legato culturalmente al territorio centopievese. Il dialetto locale è una variante del dialetto bolognese di area centese. Prima del processo di fusione nell'attuale Terre del Reno, possedeva due frazioni: San Carlo e Dosso. Il territorio santagostinese è rinomato per la presenza del Bosco della Panfilia. Il comune nel 2016 ha avviato l'iter per la fusione con il confinante Mirabello, operazione approvata dalla popolazione coinvolta a seguito del referendum consultivo, conclusosi con 1 654 sì, contro a 1 254 no. Il comune di Sant'Agostino è stato quindi soppresso il 31 dicembre 2016 per costituire, mediante fusione con il comune di Mirabello, il nuovo comune di Terre del Reno.
Con il nome di Risanamento ci si riferisce al grande intervento urbanistico che mutò radicalmente e definitivamente il volto della gran parte dei quartieri storici della città di Napoli, in alcuni casi (quartieri Pendino, Porto, Mercato, Vicaria) sostituendo quasi totalmente le preesistenze (talvolta anche di gran valore storico o artistico) con nuovi edifici, nuove piazze, nuove strade. L'intervento, ipotizzato sin dalla metà dell'Ottocento, fu portato a compimento a seguito di una gravissima epidemia di colera, avvenuta nel 1884. Sotto la spinta del sindaco di allora, Nicola Amore, nel 1885 fu approvata la Legge per il risanamento della città di Napoli e il 15 dicembre 1888 venne fondata la Società pel Risanamento di Napoli (confluita dopo varie vicissitudini nella Risanamento S.p.A.): con lo scopo di risistemare e di risolvere i problemi igienico sanitari soprattutto di alcune zone della città che erano stati, secondo il sindaco Amore, le principali cause del diffondersi del colera. Si decise l'abbattimento di numerosi edifici per fare posto al corso Umberto, alle piazze Nicola Amore e Giovanni Bovio (piazza Borsa), via A. Depretis e alla Galleria Umberto I.In realtà alle spalle dei grandi palazzi umbertini la situazione rimase immutata: essi infatti servirono a nascondere il degrado e la povertà di quei rioni piuttosto che a risolverne i problemi.
Portoria (Portöia /puɾˈtɔːja/ in ligure) è un quartiere centrale di Genova, amministrativamente compreso nel municipio I Centro Est. Era uno dei sestieri in cui era suddivisa anticamente la città di Genova. Il suo nome è legato alla rivolta contro gli austriaci del 5 dicembre 1746, iniziata con il celebre episodio del Balilla. Per secoli quartiere popolare e periferico, pur se compreso all'interno delle mura cittadine, con l'espansione urbanistica di fine Ottocento è divenuto il centro della città moderna. Sono comprese nell'area di Portoria alcune delle principali vie e piazze del centro di Genova: piazza De Ferrari, piazza Dante, piazza Corvetto, parte della centralissima via XX Settembre, la principale arteria della zona commerciale di Genova e via Roma.
La chiesa di Sant'Agostino si trova sulla via delle mura vicino alla omonima porta, nella parte più orientale dei colli di Bergamo, quasi estranea alla città, trovandosi in una posizione che è tra la parte alta e la parte bassa della stessa. Donato Calvi nel suo Effemeride sagro-profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo del 1670, colloca nel 1290 la data di inizio alla costruzione del grande complesso. Dal 2015 è aula magna dell'Università degli Studi di Bergamo.
La basilica dei Santi Trifone e Agostino è un luogo di culto cattolico che si trova a Roma, non lontano da piazza Navona, nel rione Sant'Eustachio, dietro Via della Scrofa.