Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Aurelio Ambrogio (in latino: Aurelius Ambrosius), meglio conosciuto come sant'Ambrogio (Augusta Treverorum, incerto 339-340 – Milano, 4 aprile 397) è stato un funzionario, vescovo, teologo, scrittore e santo romano, una delle personalità più importanti nella Chiesa del IV secolo. È venerato come santo da tutte le chiese cristiane che prevedono il culto dei santi; in particolare, la Chiesa cattolica lo annovera tra i quattro massimi dottori della Chiesa d'Occidente, insieme a San Girolamo, sant'Agostino e san Gregorio I papa. Conosciuto anche come Ambrogio di Treviri, per il luogo di nascita, o più comunemente come Ambrogio di Milano, la città di cui assieme a san Carlo Borromeo e san Galdino è patrono e della quale fu vescovo dal 374 fino alla morte, nella quale è presente la basilica a lui dedicata che ne conserva le spoglie.
San Giuseppe (in ebraico: יוֹסֵף?, Yosef; in greco antico Ιωσηφ; in latino: Ioseph ...-...) secondo il Nuovo Testamento è lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù; è definito come uomo giusto. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica e dalla Chiesa ortodossa, fu dichiarato patrono della Chiesa cattolica dal beato Pio IX l'8 dicembre 1870. San Giuseppe, Maria e Gesù bambino sono anche collettivamente riconosciuti come la Sacra Famiglia.
La basilica collegiata di Santa Maria Assunta, conosciuta anche come il duomo di San Gimignano è il principale luogo di culto cattolico di San Gimignano, sede dell'omonima parrocchia affidata al clero dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.Situata in piazza del Duomo è alla sommità di un'ampia scalinata dalla quale domina il lato occidentale della piazza. Eretta forse nel 1056 e sicuramente consacrata nel 1148 venne prima ristrutturata nel 1239 e poi ingrandita nel 1460 su progetto di Giuliano da Maiano. La spoglia facciata è il frutto della sistemazione duecentesca per poi essere più volte trasformata nel corso dei secoli con l'apertura delle due porte laterali e delle finestre circolari. L'interno a tre navate divise da colonne richiama lo stile delle pievi casentinesi; le navate furono coperte da volte nel XIV secolo, nel XV secolo Giuliano da Maiano progettò l'allungamento della crociera e del presbiterio e costruì le cappelle della Concezione e di Santa Fina. Tutte le pareti e le volte sono ricoperte di affreschi realizzati da vari artisti e principalmente da Lippo Memmi e da Bartolo di Fredi. Nel corso della seconda guerra mondiale la chiesa ed i suoi affreschi subirono notevoli danni, riparati da ripetute campagne di restauri. Nel dicembre del 1932 papa Pio XI la elevò alla dignità di basilica minore.
La chiesa di Santa Maria foris portas si trova nel comune di Castelseprio in provincia di Varese, su un'altura distante duecento metri dalla cinta muraria di un antico castrum, da cui l'appellativo in latino medievale. È l'edificio più antico di Castelseprio, l'unico sopravvissuto alla distruzione e l'abbandono dell'antico borgo fortificato, grazie alla devozione legata al luogo di culto. Il motivo di interesse principale è comunque l'originalissimo e straordinariamente conservato ciclo di affreschi che decora il vano dell'abside, tra le testimonianze più importanti della pittura muraria europea nell'Alto Medioevo. Fa parte del sito seriale "Longobardi in Italia: i luoghi del potere", comprendente sette luoghi densi di testimonianze architettoniche, pittoriche e scultoree dell'arte longobarda, iscritto alla Lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO nel giugno 2011.
La chiesa di Sant'Ambrogio è un luogo di culto cattolico di Firenze situato nell'omonima piazza nella zona est del centro storico, a nord di Santa Croce. La facciata è anonima e disadorna; l'interno a navata unica risente della mancanza di unità stilistica dei molti lavori che si sono succeduti nei secoli, ma, sebbene, i suoi decori più preziosi siano oggi agli Uffizi, resta una delle chiese più ricche di storia e di atmosfera della città.
La basilica di Sant'Apollinare Nuovo è una basilica di Ravenna. Nata come luogo di culto ariano, nel VI secolo fu consacrata a San Martino di Tours (era denominata San Martino in Cielo d'Oro). L'attuale denominazione della basilica risale al IX secolo, periodo in cui le reliquie del protovescovo Apollinare, a causa delle frequenti incursioni piratesche sulla costa ravennate, per ragioni di sicurezza, furono trasferite dalla basilica di Sant'Apollinare in Classe in quella intramuraria di San Martino che venne rinominata, appunto, Sant'Apollinare Nuovo.