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Con il termine valli valdesi (Vallées vaudoises in francese, Valadas valdesas in occitano) si intendono tre valli dell'Italia nord-occidentale nelle quali è particolarmente presente la Chiesa evangelica valdese. Le tre valli, tutte situate nella città metropolitana di Torino, sono: la Val Pellice, la Val Chisone e la Valle Germanasca. Il centro culturale e storico più importante delle valli è Torre Pellice.
Il valdismo è una confessione oggi protestante nata nel XII secolo, i cui fedeli sono chiamati valdesi. Sorta come movimento pauperistico per la predicazione, subito proibita dalla Chiesa cattolica, dopo il Concilio di Verona del 1184 fu infine scomunicata. Dopo secoli di solitaria resistenza alla persecuzione cattolica, nel 1532 aderì in gran parte alla Riforma protestante, nella corrente calvinista. I valdesi presenti in Italia e in Svizzera sono riuniti nella Chiesa evangelica valdese, che a partire dal 1975 è integrata con la Chiesa metodista italiana nell'Unione delle Chiese metodiste e valdesi. I valdesi di Uruguay e Argentina costituiscono la Chiesa evangelica valdese del Rio della Plata.
La riforma protestante o scisma protestante, nelle sue correnti principali della Riforma luterana e della Riforma calvinista, il movimento religioso di separazione (Scisma) dalla Chiesa Cattolica avvenuto nel XVI secolo, con risvolti politici di tipo rivoluzionario, che ha portato alla nascita del cosiddetto "cristianesimo evangelico". Figura centrale alla quale si attribuisce la nascita del movimento protestante l'ex-frate agostiniano Martin Lutero, insieme ad altre figure di spicco quali Giovanni Calvino, Huldrych Zwingli, Thomas M ntzer e Filippo Melantone. Tradizionalmente, la storiografia identifica l'inizio della Riforma nel 1517, con l'affissione da parte di Lutero di 95 tesi, da discutere in un pubblico dibattito sulle indulgenze e in generale sull'opera della Chiesa. Lutero venne convocato a Roma per dimostrare la propria ortodossia: scegliendo, invece, di non sottoporsi a questo giudizio, il giovane professore di teologia dichiarava di non riconoscere pi l'autorit della Santa Sede romana.
La Riforma protestante, cioè quel periodo di rivolgimenti religiosi della Chiesa cattolica del XVI secolo originatosi a partire dall'opera di Martin Lutero e di altri riformatori, in Italia si caratterizza come un processo eterogeneo di esperienze religiose che, a partire dalla tradizione umanistica e dalla teologia dei riformatori d'oltralpe, contribuiscono da una parte a originali rielaborazioni in materia teologica, in una critica all'ortodossia cattolica e protestante; dall'altra non permettono, per l'assenza di un nucleo forte, di capacità organizzative e soprattutto per la violenta reazione dell'Inquisizione, un processo unitario e competitivo nei confronti della Chiesa cattolica. C'è però da evidenziare che anche l'Italia vide lo sviluppo di movimenti, originatisi in Francia, precursori della riforma luterana, soprattutto nel Medioevo con i Catari o Albigesi, i Valdesi, e i Patarini. Da questi ultimi Arnaldo da Brescia prese i punti fondamentali del suo radicale programma di riforma. Poco prima della riforma luterana ci fu il movimento di Girolamo Savonarola e la sua Riforma del convento di San Marco. Durante il periodo della principale Riforma protestante luterana, calvinista, ci sono stati molti personaggi italiani che hanno contribuito alla Riforma come la Famiglia Diodati, Pietro Martire Vermigli, Paolo Sarpi, Bernardino Ochino, Pietro Paolo Vergerio, Celio Secondo Curione e personaggi importanti che ne vennero influenzati, come Giordano Bruno e Camillo Benso, conte di Cavour. Inoltre altri movimenti, come i Valdesi, si allinearono adottando i principi della Riforma protestante soprattutto quella calvinista. Il movimento giansenista vide protagonista in Toscana Scipione de' Ricci con i suoi tentativi di riforma nel creare una chiesa toscana staccata da Roma, soprattutto grazie all'appoggio di Pietro Leopoldo. Altri personaggi influenzati dal Giansenismo furono Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi. Il XIX secolo, soprattutto la seconda metà, vide nuovi protagonisti della Riforma protestante in Italia, con i tentativi di creare una Chiesa Evangelica italiana. Camillo Mapei con la fondazione della rivista Eco di Savonarola a Londra, diede inizio al progetto di riunire gli esuli protestanti italiani a Londra per la formazione di una Chiesa protestante interamente italiana. Aderiscono personaggi come Alessandro Gavazzi, Luigi Desanctis, Gabriele Rossetti ed altri che contribuirono a formare la Chiesa Libera Evangelica Italiana nel 1852 a Genova. C'è inoltre da sottolineare il movimento riformatore di Davide Lazzeretti chiamato Giurisdavidismo negli anni '70 del 1800. Per quanto riguarda la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, il primo a predicare il messaggio avventista in Italia è un ex frate francescano polacco, Michael Belina Czechowsky (1818-1876). Egli giunge dagli Stati Uniti d'America in Italia nel 1864 e inizia a predicare nelle Valli Valdesi dove si converte la prima avventista europea: Caterina Revel (1830-1930) di Luserna San Giovanni (TO). In Europa, la prima persona a convertirsi all'avventismo fu Caterina Revel . Nacque in una famiglia valdese di Luserna San Giovanni, distante pochi chilometri da Torre Pellice, centro dell'opera valdese nelle omonime valli. Quando nel 1864 Michael Belina Czechowski, ex frate francescano polacco, venne nel Nord Italia a predicare il messaggio avventista, che per la prima volta veniva annunciato nel continente europeo, Caterina fu colpita dal messaggio relativo al Sabato e prima di decidersi chiese un parere all'anziano di chiesa della sua comunità, il quale disse: « Attenendosi alla lettera delle Scritture, è sicuramente il Sabato che bisognerebbe celebrare, ma i nostri padri, che tanto hanno sofferto per la loro fede, non hanno creduto di dover operare un tale cambiamento. E Dio ha accettato la loro ubbidienza. Dunque non è necessario modificare le nostre abitudini su questo punto».(Giovanni De Meo, «Alfred-Felix Vaucher: un secolo di avventismo», in Adventus, n.7/2, 1994, p. 10). Poco soddisfatta di questa risposta, cominciò a osservare il Sabato. Suo marito, Berthelemi, che in un primo momento si era aggiunto al gruppo degli osservatori del Sabato, si allontanò al punto di proibire a Czechowski di entrare in casa sua. Per questo, Caterina non poté ricevere il battesimo da lui, ma dopo qualche tempo venne battezzata per immersione da un pastore battista, restando però fedele al Sabato e all'insegnamento avventista. Nel 1885 venne organizzata la chiesa avventista di Torre Pellice con una trentina di membri inclusi anche i gruppi di San Germano Chisone, Angrogna, Villar Pellice. Mery, figlia di Caterina si battezzò nella chiesa avventista, mentre il figlio rimase valdese. Il 10 giugno 1886 Mery sposò a Torino Jules Vaucher, un tipo venale, egoista e dispotico, dalla cui unione , il 18 marzo 1887, a Luserna San Giovanni, nacque il piccolo Alfred Felix, ma alla sua nascita il padre era già in Egitto e Mery ritornò a casa dai suoi. Caterina, negli anni mantenne sempre il contatto con gli avventisti svizzeri e ricevette le visite di Andrews, Bourdeau, Haskell, Butler, Whitney e soprattutto la visita di Ellen Gould White. Nel 1912 Caterina andò in pensione e fino al 1930, anno del suo decesso, incoraggiò molte persone a diventare avventisti convinti, a seguire la volontà del Signore e a servirlo con amore. Anche il Movimento Pentecostale ebbe il suo sviluppo in Italia, nel 1908 con Giacomo Lombardi, un Italo-Americano di fede Evangelica che aderì al Pentecostalismo e tornato in Italia cercò di formare un movimento tutto Italiano che oggi si caratterizza soprattutto con le ADI. Precursori e nello spirito dei riformatori protestanti possono essere considerati: Arnaldo da Brescia, Girolamo Savonarola, Paolo Sarpi, Marco Antonio de Dominis, la Famiglia Diodati, Scipione de' Ricci.
La storia d'Italia è l'insieme di numerose vicende locali e cittadine e riflesso della storia universale della sua capitale, Roma, sede dell'Impero prima e del Papato poi. Essa è parte fondante della cultura occidentale, europea e mediterranea. L'eredità storico-culturale dell'Italia si riflette nell'elevato numero di patrimoni dell'umanità presenti nel paese. Luogo di incontro di culture arcaiche come quella etrusca, latina, e sabina, di insediamenti celti e colonie greche e fenicio-cartaginesi, l'Italia antica fu federata dalla Repubblica Romana e divenne il centro dell'Impero Romano. Una prima sistemazione amministrativa in regioni le fu data da Cesare Augusto (27 a.C.-14 d.C.). Divenne poi terra a maggioranza cristiana, abbandonando l'antico politeismo, tra la promulgazione dell'Editto di Milano (313) che garantiva la libertà di culto e quella dell'Editto di Tessalonica (380), che impose di seguire la religione del vescovo di Roma. Con la caduta dell'Impero, l'Italia venne invasa dagli Eruli di Odoacre (476), e poi dagli Ostrogoti di Teodorico (492), dai Bizantini di Giustiniano (535), e dai Longobardi di Alboino (568). Alla dominazione straniera, si accompagnò il processo di divisione politica: l'Italia meridionale fu contesa tra Longobardi, Bizantini e Berberi, quella centrale si consolidò come Stato Pontificio, e quella settentrionale venne inglobata da Carlomagno nel Sacro Romano Impero Germanico con l'incoronazione di quest' ultimo da parte di Papa Leone III nell'anno 800. Con l'umiliazione di Canossa (1077) prima e la pace di Venezia (1177) poi, il Papa indebolì l'Imperatore germanico, favorendo l'ascesa di autonomi Comuni nell'Italia imperiale. Tra questi, le repubbliche marinare di Genova e Venezia acquistarono un grande peso nel corso delle crociate, fatto che provocò una rivoluzione commerciale e mercantile in tutta Italia. Contestualmente, il mezzogiorno veniva unificato nel regno di Sicilia dai vichinghi Normanni. Per intrecci dinastici, corona di Sicilia e diadema imperiale pervennero entrambi a Federico II di Svevia, il quale fu a capo di un impero che si espanse nei paesi baltici e in Terra Santa, ma che si disgregò dopo il fallimento del progetto assolutista di dominare tutta l'Italia per la resistenza di Stato Pontificio, baroni meridionali, e Comuni centro-settentrionali. Dopo le drammatiche crisi del Trecento, la penisola conobbe una nuova epoca di prosperità economica e culturale tra XV e XVI secolo, periodo noto come Rinascimento. Per la sua ricchezza e centralità negli affari europei, divenne il principale teatro dello scontro delle Guerre d'Italia, che coinvolsero le principali potenze dell'epoca, tra cui il Regno di Francia, l'Impero germanico, l'Impero spagnolo, la Confederazone Elvetica, l'Inghilterra e l'Impero ottomano. Sul piano culturale, l'Italia conosceva poi la controriforma, il barocco, ed il neoclassicismo. Dopo la parentesi Napoleonica, gli italiani lottarono per la loro indipendenza ed unificazione in una serie di guerre sotto la guida del Regno di Sardegna sabaudo, occupando il nord, sottoposto direttamente o indirettamente agli Asburgo d'Austria, e le Due Sicilie, governate dai Borbone di Napoli, un ramo cadetto dei Borbone di Spagna. Roma, nel mezzo della guerra franco-prussiana (1870-1871), fu fatta capitale a conclusione del Risorgimento. L'Italia unita divenne uno stato liberale sul fronte economico-politico, mentre in politica estera creò un proprio spazio coloniale in Libia e Corno d'Africa. Le ambizioni territoriali in Europa e la volontà di trovare un suo posto nel concerto di blocchi politici e alleanze sicure portò l'Italia a partecipare alla prima guerra mondiale a fianco della Triplice Intesa. La società italiana, colpita dalla propaganda nazionalista della "vittoria mutilata", aderì gradualmente al fascismo di Benito Mussolini e dei suoi seguaci, saliti al potere nell'ottobre del 1922. L'avvicinamento alla Germania nazista e la formazione dell'asse Roma-Berlino del 1936 saranno determinanti nella scelta italiana di entrare nella seconda guerra mondiale, nel 1940. Dopo il suo fallimento militare, ebbe termine la forma di governo monarchica: l'attuale repubblica fu infatti istituita nel giugno 1946. In seguito alla ricostruzione, vi fu un periodo storico di ripresa economica, militare, sportiva e politica, così come la riaffermazione dell'Italia come potenza industriale, essendo tra le nazioni fondanti del G6 (poi G7, G8 e nuovamente G7 nell'attualità) nel 1975 e del G20 nel 1999. L'Italia è inoltre tra i sei Paesi fondatori dell'Unione europea, la quale opera tramite meccanismi e politiche sovranazionali (come l'euro).
Il protestantesimo è una branca del cristianesimo moderno. Sorta nel XVI secolo in Germania e in Svizzera in contrasto con l'insegnamento della Chiesa cattolica, considerata non solo nella prassi, ma anche nella dottrina non più conforme alla Parola di Dio, a seguito del movimento politico e religioso, noto come riforma protestante, derivato dalla predicazione dei riformatori, fra i quali i più importanti sono Martin Lutero, Ulrico Zwingli, Giovanni Calvino e John Knox, il tutto circa un secolo dopo il tentativo riformatore da parte di Jan Hus nella vicina Boemia e quasi due dopo quello di John Wyclif in Inghilterra. Il Protestantesimo prende origine inizialmente dalla protesta del frate agostiniano Martin Lutero, docente di teologia all'università di Wittenberg. Questi il 31 ottobre 1517, irritato dalla predicazione del frate domenicano Johann Tetzel, pubblicò 95 tesi, elenco di quaestiones da sottoporre a pubblico dibattito su simonia, dottrina delle indulgenze e suffragio dei defunti nel purgatorio, intercessione e culto dei santi e delle loro immagini, che perciò andavano a toccare punti nodali dell'ecclesiologia medievale. La protesta di Lutero, seguita da aspre polemiche tra domenicani e agostiniani, si tramutava in rivolta dopo la minaccia di provvedimenti del 1520, fino alla scomunica papale ed al bando imperiale del 1521, da cui lo salvò il suo principe, Federico III di Sassonia. Col Luteranesimo le varie confessioni protestanti condividono un rifiuto dell'autorità del Papa (considerato ai tempi della Riforma come una sorta di anticristo), del culto di angeli, santi e della Madonna, ma anche un rifiuto del concilio ecumenico, e riconoscono solo alla Bibbia l'autorità suprema in materia di fede (sola scriptura). Dei sacramenti mantengono solo Battesimo ed Eucaristia, anche se coesistono diverse opinioni circa la presenza reale di Cristo nell'eucaristia (si afferma che i Luterani sostengano la consustanziazione in luogo della transustanziazione cattolica). Enfatizzano il sacerdozio di tutti i credenti, mentre viene negato un valore sacerdotale al ministero ordinato. Sostengono che la giustificazione dal peccato originale e la salvezza eterna siano ottenute solo per fede in Gesù Cristo e non tramite le opere umane (principi della sola fide e sola gratia). Il termine "Protestante" nacque in seguito alla lettera di protesta dei principi elettori luterani contro la proclamazione della Dieta di Spira del 1529, in cui l'imperatore cattolico Carlo V del Sacro Romano Impero ribadì l'editto della Dieta di Worms del 1521, che aveva condannato Martin Lutero pervicace come eretico, ingiungendo la restituzione dei beni ecclesiastici da quelli subito incamerati. Tuttavia, il termine è stato usato in molti sensi diversi, spesso come un termine generale per riferirsi al Cristianesimo occidentale riformato e non più soggetto all'autorità papale o patriarcale, comprese varie chiese o congregazioni vecchie e nuove che non fanno parte del movimento protestante originale. A partire dal XVI secolo i Luterani fondarono le loro chiese in Germania e nella Scandinavia, mentre le Chiese calviniste furono costruite principalmente da Zwingli e Calvino in Svizzera e in Francia (Ugonotti), e in Scozia esse lo furono da Knox, promotore del Presbiterianesimo; così come anche in Ungheria e in Polonia vi furono denominazioni locali aderenti alla Riforma. La Chiesa d'Inghilterra, a sua volta, dichiarò l'indipendenza dall'autorità papale nel 1534, dando vita all'Anglicanesimo, senza mutamenti dottrinali o liturgici; ma successivamente, durante il regno di Edoardo VI, veniva influenzata dai valori della Riforma calvinista, che generò in seguito i Puritani. Dopo la breve restaurazione cattolica della regina Maria I d'Inghilterra, chiamata proprio per questo "Maria la sanguinaria", la nazione tornava all'anglicanesimo, ma riformato, con la regina Elisabetta I d'Inghilterra. Importante poi fu l'Anabattismo, predicato dal già luterano Thomas Müntzer ed altri, ma subito combattuto e stroncato dai principi e a cui si rifece il Battismo, il cui primo predicatore fu John Smyth nei primi anni del XVII secolo e che concepiva il loro sacramento solo in età adulta. Altri movimenti di riforma, conosciuti come "Riforma radicale", ebbero luogo anche nell'Europa orientale, come il movimento antitrinitario di Fausto Sozzini e altri, chiamato appunto Socinianesimo, dopo esser stato respinto dai calvinisti svizzeri. Infine, anche il moravianesimo aderì alla Riforma, dalla quale deriverà anche il Pietismo, quest'ultimo nato in seno al Luteranesimo.
La Chiesa cattolica (dal latino ecclesiastico catholicus, a sua volta dal greco antico καθολικός, katholikòs, cioè "universale") è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma. I suoi fedeli vengono chiamati cristiani cattolici. Formata da 24 Chiese sui iuris, la Chiesa latina in Occidente e 23 Chiese di rito orientale, che sono in comunione con il Pontefice, il nome richiama l'universalità della Chiesa fondata a partire dalla predicazione di Gesù Cristo e dei suoi Apostoli, costituita dal "Popolo di Dio" a sua volta formato da "tutte le nazioni della terra", la quale viene dichiarata sussistere in modo perfetto nella Chiesa cattolica visibilmente organizzata, e nella comunione dei battezzati (non macchiati dai peccati di eresia o di apostasia) senza tuttavia negare, almeno a partire dal Concilio Ecumenico Vaticano II, la presenza di elementi di verità nelle altre Chiese cristiane separate da essa con le quali ritiene invece di dover perseguire un'azione ecumenica e il riconoscimento di valori spirituali presenti nelle altre religioni. La formula latina subsistit in, impiegata dalla Lumen gentium, fu oggetto di molteplici interpretazioni e successivamente chiarita nel suo significato autentico dal dialogo fra la Conferenza episcopale spagnola e la Congregazione per la dottrina della fede, e nella dichiarazione Dominus Iesus. Tra le Chiese cristiane, secondo le statistiche, al 2007 contava il maggior numero di fedeli a livello mondiale, circa 1,2 miliardi, con un'alta percentuale in Europa e nelle Americhe.
Chiesa anglicana (inglese: Church of England; latino: Anglicana ecclesia) è il nome assunto dalla Chiesa d'Inghilterra dopo la separazione dalla Chiesa cattolica romana nel XVI secolo. Il termine latino è precedente alla Riforma e indicava genericamente la Chiesa cattolica inglese, allo stesso modo in cui la Chiesa francese era denominata Chiesa Gallicana. In seguito, dopo lo scisma avvenuto durante il regno di Enrico VIII e per influsso delle dottrine protestanti provenienti dal continente europeo, la Chiesa anglicana ha assunto una particolare fisionomia dottrinale ed organizzativa (vedi anglicanesimo). La base dottrinale della Chiesa anglicana è tutt'ora contenuta nei Trentanove articoli di religione e nel Book of Common Prayer (oggi Common Worship). La Chiesa anglicana è essenzialmente ecumenica, inclusiva e pluralista, mantenendo una impostazione contemporaneamente cattolica ed evangelica. Infatti, nel suo interno convivono armonicamente tendenze diverse, ed ogni comunità può fare capo ad esse ed assumere una forma di culto diversa, sebbene tutte accolgano il Common Worship. Vi sono, ad esempio, gli "anglo-cattolici", che si differenziano poco dal cattolicesimo (presentano una forma di culto molto simile alla Messa cattolica), i neo-liberali, i riformati (che si attengono al calvinismo), gli evangelicali, i pentecostali/carismatici e recentemente in Italia, i vetero-cattolici (dal 2011). Le comunità anglicane presenti in molte città d'Italia fanno capo alla diocesi europea con sede a Gibilterra. La Chiesa Anglicana d'Inghilterra ammonta a circa 25.000.000 di fedeli ed è la comunità più grande in seno alla comunione anglicana che complessivamente conta oltre 85.000.000 di membri. Dalla Chiesa d'Inghilterra si è separata nel 1920 la Chiesa in Galles, che ha attualmente 6 diocesi nella corrispondente nazione del Galles. Dall'11 novembre 1992 la Chiesa anglicana ha dato la possibilità alle donne di diventare sacerdoti e dal luglio 2014 di diventare vescovi. La prima donna vescovo è stata Libby Lane, vescovo di Stockport, nominata il 17 dicmebre 2014 e consacrata il 26 gennaio successivo.La Chiesa Cattolica considera non valido il sacramento dell'ordine conferito dalla Chiesa d'Inghilterra, come dalla Comunione Anglicana in generale. Pertanto, i ministri di culto anglicani che chiedano di essere ammessi al sacerdozio cattolico devono essere nuovamente ordinati. Anche il titolo di "chiesa" non viene formalmente riconosciuto alla comunità anglicana da parte della Chiesa Cattolica. Agli anglicani, il Cattolicesimo si limita a riconoscere la condizione di "confessione cristiana".
Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, o pi propriamente Degasperi (; Pieve Tesino, 3 aprile 1881 Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), stato un politico italiano. Nato in Trentino, nella Cisleitania dell'Impero austro-ungarico, fu membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano e fondatore della Democrazia Cristiana con il suo scritto Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana. Fu l'ultimo presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia e il primo della Repubblica Italiana. Reputato uno dei padri della Repubblica Italiana, considerato - assieme al tedesco Konrad Adenauer, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, all'olandese Johan Willem Beyen, al belga Paul-Henri Spaak, al federalista Altiero Spinelli - uno dei padri fondatori dell'Unione europea. La Chiesa cattolica lo venera come servo di Dio ed in corso la causa di beatificazione.