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Il Servizio Sanitario di Urgenza ed Emergenza Medica (S.S.U.E.M.) è il servizio di soccorso e allarme sanitario in sede extra ospedaliera attivo in Italia e che risponde al numero telefonico 118 (in alcune realtà territoriali tutti i numeri di emergenza sono stati unificati sotto il numero unico di emergenza 112). Il servizio è composto da delle centrali operative, in cui lavorano tecnici, infermieri e medici, e dai mezzi di soccorso (ambulanze, automediche ed elisoccorso) che vengono attivati sul territorio nazionale in risposta alle richieste di aiuto e soccorso, pervenute dai privati cittadini. Svolge inoltre il compito di unico referente per le emergenze sanitarie di ogni tipo. La gestione e l'organizzazione del servizio può essere di competenza regionale (con aziende regionali dedicate come AREU in Lombardia e ARES 118 nel Lazio), provinciale oppure deputata alle singole Aziende Sanitarie Locali.
I centri di servizio per il volontariato (CSV) nascono per promuovere, valorizzare e dare un sostegno concreto alle organizzazioni di volontariato, iscritte e non iscritte ai registri regionali e, al tempo stesso, sono da questi gestiti. I CSV sono stati istituiti dalla legge 266/91, legge quadro sul volontariato e, secondo quanto stabilito all'articolo 15, vengono finanziati dalle fondazioni bancarie, che ogni anno devolvono 1/15 dei loro proventi. Nel decreto ministeriale dell'8 ottobre 1997 vengono invece illustrate specificatamente le attività svolte dai centri di servizi per il volontariato. In particolare, i servizi erogati sono: servizi di sportello (informazione, orientamento, consulenza e accompagnamento sulla gestione di un'associazione di volontariato, dal punto di vista legale, fiscale, amministrativo, normativo; relazioni con le istituzioni e gli enti locali; fund raising e orientamento per nuovi volontari); servizi di formazione per i volontari e gli operatori, ma anche attività di consulenza per l'organizzazione e la gestione di percorsi formativi; sostegno alla progettazione (consulenza e accompagnamento nella progettazione, nella ricerca di finanziamenti, nella partecipazione ai bandi; sostegno ai progetti delle OdV mediante contributi economici o tramite assunzione diretta di azioni e prestazioni dei progetti stessi); supporto logistico (concessione di spazi e attrezzature per le attività delle associazioni; punti di incontro del volontariato nel territorio; servizi per la copisteria, uso del computer); promozione del volontariato (aiuto a migliorare la comunicazione in tutti gli ambiti di intervento; consulenza e collaborazione alle iniziative di comunicazione delle singole associazioni e alle campagne di promozione per far conoscere il volontariato e diffondere la cultura della solidarietà; attività e stage di volontariato per i giovani, anche nella scuola).I comitati di gestione dei fondi speciali per il volontariato (Co.Ge) sono invece i soggetti a cui compete l'amministrazione e il controllo dei finanziamenti destinati ai CSV. I Co.Ge. sono istituiti presso ogni regione e provincia autonoma. Nel 2015 i CSV sono presenti in tutte le regioni italiane, per un totale di 72 CSV, articolati in oltre 300 sportelli. Nella maggior parte delle regioni si è scelto di costituire un CSV per ogni provincia (come in Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Campania), in altri casi si è optato per un unico centro di servizio per tutto il territorio regionale (come in Toscana e Sardegna) oppure, soltanto in Sicilia, per una presenza mista di centri provinciali e, contemporaneamente, interprovinciali o circondariali. Attualmente, 69 di questi CSV sono soci di CSVnet, il coordinamento nazionale dei centri di servizio per il volontariato, nato nel 2003 per raccogliere, dare continuità e rafforzare l'esperienza del Collegamento nazionale dei centri di servizio costituito nel 1999. La sua azione mira a rafforzare la collaborazione, lo scambio d'esperienze, di competenze e di servizi fra i CSV. È un luogo di collaborazione e confronto permanente per le tematiche di impegno dei centri di servizio. Svolge, inoltre, attività di formazione, comunicazione, consulenza, sostegno e accompagnamento ai CSV soci.
L'ANPAS (acronimo di Associazione Nazionale Pubbliche ASsistenze) è un'organizzazione di volontariato senza fini di lucro diffusa su tutto il territorio italiano. Attualmente, ad essa aderiscono 880 pubbliche assistenze e 282 sezioni. A livello europeo Anpas fa parte della rete SAMI - Samaritan International.
Il Toscana (già Saarbrücken) è stato un piroscafo misto italiano (in precedenza tedesco), utilizzato dalla Regia Marina come nave ospedale durante la seconda guerra mondiale. La nave è famosa soprattutto per aver trasportato 16.800 esuli istriani che fuggivano da Pola a Venezia e quindi verso l'Italia a causa dell'annessione dell'Istria alla Iugoslavia.
Nel corso del tempo e nelle diverse civiltà, gli approcci, le spiegazioni, l'atteggiamento ed i trattamenti relativi alla follia hanno subito cambiamenti radicali e, nell'impossibilità di una trattazione esaustiva della storia della psichiatria è forse utile una schematizzazione che consenta di tracciarne le tappe fondamentali ripercorrendo quali sono stati i cambiamenti di alcuni aspetti paradigmatici della psichiatria: la spiegazione e l'origine (natura) della follia le modalità di trattamento dei folli le persone e le istituzioni deputate al trattamento.
La Milizia volontaria per la sicurezza nazionale (in acronimo MVSN, talora genericamente identificata con la locuzione camicie nere a causa delle camicie di colore nero adottate quale parte della divisa, come spesso indicato anche nella storiografia non italiana) è stato un corpo di gendarmeria a ordinamento militare e, dal 1924 una autonoma forza armata dell'Italia fascista. La sua fondazione fu decisa e annunciata dal Consiglio dei ministri del 28 dicembre 1922 presieduto da Benito Mussolini e decretata dal re Vittorio Emanuele III con regio decreto-legge il 14 gennaio 1923, n. 31 (poi convertito in legge il 17 aprile 1925) entrato in vigore il 1º febbraio 1923; essa accorpò le Squadre d'azione del Partito Nazionale Fascista (Camicie nere) e la milizia dei Sempre Pronti per la Patria e per il Re dell'Associazione Nazionalista Italiana (Camicie azzurre). Dal 1927, l'arruolamento nella MVSN costituì l'atto finale della leva fascista, parallelamente all'iscrizione al Partito Nazionale Fascista, con l'adozione del saluto romano. Inizialmente pensata come milizia a uso esclusivo del PNF (rispondeva solo al Capo del governo e a lui solo era dovuto il giuramento, in contrasto con l'obbligo di giuramento al sovrano), nel tempo con la "costituzionalizzazione" del fascismo e divenendo forza armata, con un evidente contrasto con il Regio esercito, perse la sua esclusività nei compiti e finì col affiancarsi quasi del tutto con le altre forze armate. Dopo la caduta del fascismo fu sciolta, con il regio decreto legge del 6 dicembre 1943, n. 16/B, dal governo Badoglio I.
Il Granducato di Toscana fu un antico Stato italiano esistito per duecentonovanta anni, tra il 1569 e il 1859, costituito con bolla emessa da papa Pio V il 27 agosto 1569, dopo la conquista della repubblica di Siena da parte della dinastia dei Medici, reggitori della Repubblica di Firenze, nella fase conclusiva delle guerre d'Italia del XVI secolo. Fino alla seconda metà del XVIII secolo fu uno stato confederale costituito dal Ducato di Firenze (detto "Stato vecchio") e dallo Stato Nuovo di Siena, in unione personale nel granduca. Il titolo traeva origine da quello del Ducato di Tuscia, poi Marca di Tuscia e quindi Margraviato di Toscana, titolo giuridico di governo del territorio di natura feudale in epoca longobarda, franca e post-carolingia. Dopo l'estinzione della dinastia medicea, nel 1737 subentrò la dinastia degli Asburgo-Lorena, che resse le sorti del granducato sino all'unità d'Italia, pur con l'interruzione dell'epoca napoleonica. Tra il 1801 ed il 1807, infatti, Napoleone Bonaparte occupò la Toscana e l'assegnò alla casata dei Borbone-Parma col nome di regno d'Etruria. Col crollo dell'impero napoleonico nel 1814, venne restaurato il granducato. Nel 1859 la Toscana venne occupata dalle truppe del regno di Sardegna e divennero note col nome di Province dell'Italia Centrale. La Toscana venne formalmente annessa al regno sardo nel 1860, come parte del processo di unificazione nazionale, con un referendum popolare che sfiorò il 95% dei si.
La Croce Rossa Italiana (in acronimo CRI, dal 2016 ufficialmente Associazione della Croce Rossa Italiana) una Organizzazione di Volontariato (ODV) dopo essere stata una Associazione di promozione sociale, componente dell'organizzazione Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale, operante nel territorio della Repubblica Italiana.Nata nel XIX secolo, divenne ente pubblico col R.D. 7 febbraio 1884, n. 1243, e con il d.lgs 28 settembre 2012 n. 178, trasformata in ente di diritto privato e riconosciuta Societ volontaria di soccorso ed assistenza.