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Classificazione alberghiera in Italia

La classificazione alberghiera in Italia è stata introdotta con regio decreto del 24 maggio 1925, n. 1102 (Approvazione del regolamento per le migliorie igieniche negli alberghi), superato dal regio decreto legge del 18 gennaio 1937, n. 975 (Classificazione degli alberghi e delle pensioni) col quale la classificazione alberghiera veniva resa obbligatoria per tutti i tipi di strutture ricettive, venendo suddivisi in cinque categorie e cioè, gli alberghi dalla prima categoria alla quarta più la categoria lusso; le pensioni in tre categorie mentre le locande in categoria unica. Tale provvedimento è stato successivamente integrato dalla legge 17 maggio 1983, n. 217 (Legge quadro per il turismo e interventi per il potenziamento e la qualificazione dell'offerta turistica) che con l'art. 7 stabilisce che siano le leggi regionali a dettare i criteri per la classificazione delle strutture ricettive introducendo il sistema delle stelle e dalla legge 29 marzo 2001, n. 135 (Riforma della legislazione nazionale del turismo) che ridefiniva le cubature delle stanze. Il tutto infine, pur continuando a lasciare alle regioni la capacità normativa, è stato rivisto con decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 21 ottobre 2008, dall'allora sottosegretario di Stato con delega al turismo, Michela Vittoria Brambilla.

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