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Giuseppe Valeriano Vannetti (Rovereto, 14 aprile 1719 – Rovereto, 1764) è stato uno scrittore e letterato italiano.
Bianca Laura Saibante (Rovereto, 17 maggio 1723 – Rovereto, 6 marzo 1797) (o Bianca Laura Saibanti), poetessa e letterata italiana, è considerata tra le fondatrici, con il marito Giuseppe Valeriano Vannetti e il loro salotto letterario, dell'Accademia Roveretana degli Agiati.
Il Preromanticismo è una corrente storico-tipologica che tenta di inquadrare un periodo (negli ultimi decenni del XVIII secolo) in cui nascono nuovi tipi di sensibilità in riferimento ai nuovi stimoli delle grandi rivoluzioni. La critica più recente ha tentato di prescindere da quell'impostazione, in chiave teleologica, della storia per cui alcuni "atteggiamenti" di artisti, letterati e uomini di cultura, avrebbero anticipato ciò che sarebbe stato proprio del Romanticismo ottocentesco. In realtà, la seconda metà del XVIII secolo è meglio inquadrabile attraverso una conoscenza delle teorie di Jean-Jacques Rousseau e dell'Illuminismo della seconda metà del XVIII secolo: si tratta di Illuminismo "antirazionale" e non di irrazionalismo (appartenente invece alla cultura romantica).
Le opere di Ugo Foscolo, così come la sua biografia, sono esemplari per capire le passioni, gli ideali, i problemi di quella generazione di giovani intellettuali che vissero nel periodo napoleonico.
Il Marzemino è un vitigno autoctono italiano a bacca blu-nerastra con abbondante deposito di pruina. Comparso in Italia intorno al XV secolo nelle aree di Brescia e Padova e diffuso anche in Friuli, è oggi particolarmente coltivato in Trentino (varietà Marzemino Gentile) nelle zone di Isera e Volano. I grappoli presentano dimensioni medio grandi e raggiungono la piena maturazione tra la fine settembre ed primi di ottobre.
Ippolito Pindemonte (Verona, 13 novembre 1753 – Verona, 18 novembre 1828) è stato un poeta, letterato e traduttore italiano.
Carlo Fait (Rovereto, 8 gennaio 1877 – Torino, 11 marzo 1968) è stato uno scultore italiano. È stato attivo soprattutto a Torino, dove è stato per lungo tempo apprendista e collaboratore di Pietro Canonica. Ha realizzato opere letterarie e allegoriche (Castellana, Fiammetta, Prima fides), monumenti funebri nei cimiteri di Biella, Genova e Torino e monumenti ai caduti in numerose località del Piemonte, della Liguria e del Friuli. Ha scolpito numerosi ritratti fra cui i busti di Giovanna d'Arco e Giovanni Bosco, con i quali ha partecipato al Salon di Parigi nel 1934, il medaglione bronzeo di Antonio Carle (1938), il rilievo marmoreo di Pio XII (1941) e il busto di Luigi Zandonai (1948–1951). Negli anni Quaranta si è dedicato lungamente alla preparazione dell'opera La preda, ispirata al ratto di Proserpina e scolpita fra il 1944 e il 1947.