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Salvador Guillermo Allende Gossens (AFI: [salβaˈðoɾ ɡiˈʎermo aˈʎende ˈɣosens]; Santiago del Cile, 26 giugno 1908 – Santiago del Cile, 11 settembre 1973) è stato un politico e medico cileno, Presidente del Cile dal novembre del 1970 al settembre del 1973, prima personalità politica dichiaratamente marxista ad esser stata mai eletta democraticamente alla carica di Presidente d'un qualsiasi paese delle Americhe e, secondo alcuni, addirittura del mondo. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l'Università del Cile, dalla quale fu per un certo periodo allontanato e inquisito per le sue posizioni politiche verso la fine dei propri studi, figurò, nel 1933, tra i fondatori e principali animatori del Partito Socialista del Cile. Successivamente eletto deputato nei ranghi del Congresso nazionale cileno nel 1937, venne nominato Segretario nazionale del suo partito nel 1943, ricoprendo poi la carica di Ministro della Sanità e delle Politiche Sociali; infine, nel 1945, divenne senatore e, nel 1966, Presidente del Senato cileno. Eletto, nel 1970, Presidente della Repubblica cilena come candidato socialista democratico d'orientamento marxista all'interno della coalizione di governo nota come Unità Popolare, composta, oltreché dal suo stesso Partito, dal Partito Comunista del Cile, dal Movimento d'Azione Popolare Unitario (MAPU) (un partito social-cattolico nato da una scissione dell'ala sinistra del Partito Democratico Cristiano del Cile) e dal Partito Radicale, s'impegnò celermente nella progressiva e pacifica conversione della società cilena in una di stampo socialista attraverso un particolare programma di governo battezzato "la vía chilena al socialismo". Per via di ciò, i suoi sostenitori e ammiratori, che si riferivano spesso a lui come Compañero Presidente ("Compagno Presidente"), lo annoverano tra i pochi rivoluzionari non violenti.Fu deposto con l'uso della forza l'11 settembre del 1973 tramite un golpe dell'esercito cileno, segretamente appoggiato dalla CIA e dall'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti d'America Richard Nixon che, per quasi l'intero mandato di Allende, s'impegnarono a indebolire la stabilità del Paese tramite l'utilizzo di considerevoli operazioni di boicottaggio economico (legali e non), generando così le condizioni per la sua deposizione. Secondo le fonti ufficiali morí suicida,in circostanze estremamente drammatiche, ma sono in molti a sostenere che in verità fosse stato ucciso dai militari golpisti. A causa dei continui bombardamenti della sede presidenziale da parte dell'aviazione militare cilena e degli scontri tra il suo corpo di guardia personale e i golpisti - nel Palacio de La Moneda a Santiago del Cile. A seguito del golpe il generale Augusto Pinochet, leader degli insorti, instaurò una brutale dittatura retta da una giunta militare da lui presieduta, andando così a interrompere un lungo periodo (più di quarant'anni) di governi democratici susseguitisi nel Paese.
Augusto José Ramón Pinochet Ugarte (IPA: [auˈɣusto pinoˈ(t)ʃe] o [-ˈ(t)ʃet]; Valparaíso, 25 novembre 1915 – Santiago del Cile, 10 dicembre 2006) è stato un generale e politico cileno, che, a seguito del colpo di Stato in Cile del 1973, governò il suo paese come dittatore dall'11 settembre 1973 all'11 marzo 1990, rendendosi responsabile di crimini contro l'umanità. Dal 1990 al 1998 rimase Comandante in capo dell'Ejército de Chile. Con un colpo di Stato militare si autonominò presidente e, durante la sua dittatura militare, venne attuata una forte repressione dell'opposizione, ritenuta da alcuni un vero sterminio di massa, con l'uccisione di un numero tra 1.200 e 3.200 oppositori, tra 80.000 e 600.000 internati, esiliati o arrestati in maniera arbitraria e tra 30.000 e 130.000 torturati e/o vittime di violenza. La Commissione Rettig e altre commissioni, istituite dopo la dittatura, contarono ufficialmente 3508 morti - 2.298 assassinati o giustiziati, 1.210 sparizioni forzate - oltre a 28.259 vittime di tortura e prigionieri politici, nei circa 17 anni di potere di Pinochet, ma in particolare durante il primo decennio. Taluni autori hanno aumentato il numero delle vittime a 17.000 (15.000 morti e 2000 scomparsi), mentre un computo del 2011 quantifica in 3.065 i "morti o forzatamente scomparsi" e in 40.018 le vittime anche "solo" di violazioni di diritti umani da parte del regime, ma la questione è ancora aperta.Generale dell'esercito, di orientamento fortemente conservatore, guidò un governo considerato militarista e reazionario. Nonostante la definizione di simpatizzante o appartenente ai regimi fascisti, data da molti oppositori, l'esercizio del potere da parte di Pinochet è distante da tale orientamento poiché privo delle strutture corporative e sociali tipiche di quei regimi. Il reale orientamento politico del generale, al di là del suo governo di stampo conservatore e accanitamente anticomunista, è stato discusso: indubbia è l'ammirazione che Pinochet aveva nei confronti del generale Francisco Franco, dittatore spagnolo, anticomunista e filo-fascista.Pinochet arrivò al potere a seguito del golpe del 1973, inizialmente sollecitato da parte del Parlamento: il colpo di Stato militare - appoggiato dagli Stati Uniti d'America, nelle persone di Richard Nixon ed Henry Kissinger, in funzione anticomunista e da esponenti di ceti elevati cileni - rovesciò il legittimo governo, coinvolto in una grave crisi economica e in un'impennata dell'inflazione, del Presidente socialista Salvador Allende, il quale si suicidò dopo il golpe. Pinochet attuò una politica economica fortemente liberista, con l'assistenza di un gruppo di giovani economisti cileni, guidati da José Piñera, detti Chicago boys, poiché formati a Chicago da Milton Friedman. Secondo Friedman questa politica provocò una grande crescita economica che egli stesso battezzò il "miracolo del Cile", mentre secondo altre ricostruzioni la crescita fu dovuta a un cambio di rotta di Pinochet, il quale in seguito a un crollo finanziario decise di allontanare quasi tutti i Chicago boys dal governo e nazionalizzare numerose aziende cilene. Spinto dalle pressioni estere a una consultazione elettorale regolare, un referendum nel 1988 mise fine alla dittatura, con il 55% dei votanti che si espresse contro Pinochet, e lo costrinse ad avviare la transizione, reintroducendo la democrazia con libere elezioni nel 1989. Lasciò ufficialmente il potere solo nel 1990, rimanendo però capo delle forze armate fino al 1998. Divenne poi senatore a vita, godendo dell'immunità parlamentare fino al 2002. Arrestato nel Regno Unito su mandato del governo spagnolo per la sparizione di cittadini iberici e accusato di crimini contro l'umanità, di corruzione ed evasione fiscale, non fu però mai condannato per motivi di salute: rientrò in Cile, dove riuscì ad evitare i processi e dove morì nel 2006. Il suo governo coincise con l'inizio della maggior parte delle sanguinose dittature militari in America meridionale, come quella della confinante Argentina, con cui Pinochet rischiò anche una guerra per contrasti di confine. Il periodo del suo governo è noto nella storiografia del Cile come il Regime militare ("Régimen militar").
Il territorio dell'attuale Cile presenta tracce di insediamenti risalenti a circa 10.500 anni prima di Cristo. La conquista da parte dei conquistadores spagnoli risale al XVI secolo, il paese ottenne l'indipendenza dalla Spagna nel 1814. Lo sviluppo successivo del Cile è stato fortemente influenzato dalle sue ricchezze minerarie, in particolare il rame e i nitrati di sodio e potassio che da un lato permisero una notevole crescita economica dall'altro furono fonte di contrasti con i paesi vicini. Nel 1970 divenne presidente il socialista Salvador Allende deposto nel 1973 da un colpo di Stato guidato da Augusto Pinochet che per 17 anni guidò un governo militare. Nel 1988 iniziò la transizione verso la democrazia.
La figura di Salvador Allende, presidente socialista democratico della Repubblica Cilena dal 1970 al 1973, ha ispirato numerosi registi, scrittori, drammaturghi, cantanti e comici diventando così un personaggio molto noto anche al di fuori del continente latinoamericano. In particolare, si è spesso fatto riferimento al contrasto politico con Augusto Pinochet durante il golpe del 1973 e alla sua conseguente tragica morte. Soprattutto dopo la caduta del generale-dittatore, la figura di Allende è stata rivalutata positivamente dalla maggioranza degli storici e degli intellettuali: molti mettono in risalto il fatto che egli, pur attuando una lunga serie di riforme sociali "rivoluzionarie", rimase sempre un assertore della nonviolenza. Anche per ciò che concerne la cittadinanza cilena si può asserire la stessa cosa: pur rimanendo ancora una figura controversa, Allende è stato scelto nel 2008 come il più grande cileno nella storia mediante un concorso nazionale sulla televisione pubblica, vincendo più di altre importanti figure nazionali come Arturo Prat, Pablo Neruda e Gabriela Mistral.
Isabel Allende Llona (Lima, 2 agosto 1942) è una scrittrice cilena naturalizzata statunitense. È una delle autrici latinoamericane di maggior successo al mondo, con romanzi come La casa degli spiriti o La città delle bestie. Ha scritto romanzi basati sulle sue esperienze di vita, ma ha anche parlato delle vite di altre donne, unendo mito e realismo. Ha partecipato a molti tour mondiali per promuovere i suoi libri e ha anche insegnato letteratura in vari college statunitensi. Vive in California dal 1989 e ha ottenuto la cittadinanza statunitense nel 2003
Cile di Pinochet (nella storiografia di lingua spagnola Régimen Militar, cioè "Regime militare") è un'espressione che identifica il periodo della storia del Cile che va dal golpe del settembre 1973, quando Augusto Pinochet divenne capo della giunta militare, all'11 marzo 1990, quando in Cile, tornato alla democrazia, entrò in carica il presidente eletto Patricio Aylwin. Pinochet iniziò immediatamente dei radicali cambiamenti sociali ed economici, sciogliendo i partiti politici e adottando una politica liberista, nazionalista, anti-liberale ed anticomunista. Il nuovo regime si avviò a schiacciare le istituzioni rappresentative che avevano permesso al Cile (grazie al meccanismo previsto per le elezioni presidenziali del 1970) di diventare la prima nazione al mondo con un capo di Stato marxista democraticamente eletto con il 36% delle preferenze, Salvador Allende. La duratura democrazia del Cile divenne una dittatura militare (espressione tuttora contestata e fatta sostituire nei libri di scuola con "regime militare" dal governo cileno), e l'esperimento socialista, che aveva causato una grave crisi economica e un'impennata dell'inflazione, si era concluso in modo tragico con un sanguinoso colpo di Stato. Il Regime terminò nel 1990, dopo un plebiscito, in cui il 55% dei votanti rifiutò Pinochet, nel 1988 e le libere elezioni del 1989, sollecitate dalla comunità internazionale. Pinochet si dimise da Presidente, pur rimanendo a lungo presente nella vita politica cilena, l'11 marzo 1990, quasi 17 anni dopo il golpe. Il Rapporto Rettig e altre documenti, redatti dopo la dittatura, si occuparono del conteggio delle vittime dei militari e contarono ufficialmente 3.508 morti (2.298 assassinati o giustiziati, 1.210 sparizioni forzate, desaparecidos anche nei voli della morte) e 28.259 vittime di tortura, di persecuzione, esilio forzato o prigionieri politici, per un totale di circa 31.000-32.000 persone vittime di violazioni di diritti umani a vario titolo da parte del regime, cifra portata a 40.018 (di cui 3.065 "morti o forzatamente scomparsi"), secondo un computo del 2011.Nonostante ciò, i cileni sono ancora molto divisi riguardo al Régimen Militar e alla figura di Pinochet, ad esempio in un sondaggio del 2013 il 9% degli intervistati giudicò gli anni del regime di Pinochet come "buoni" o "molto buoni" e sostenne che egli "dovrebbe essere ricordato come uno dei maggiori leader della storia cilena", ed il 36% ritenne quegli anni un misto di male e bene o non aveva un'opinione al riguardo.
Il Cile (in spagnolo: Chile) è uno Stato situato nell'estremo sudovest del continente americano. Il suo nome ufficiale è Repubblica del Cile (in spagnolo: República de Chile) con capitale Santiago del Cile. Si estende su un lungo e stretto lembo di terra tra l'Oceano Pacifico e la Cordigliera delle Ande, con una superficie totale di 765.625 km², comprensiva di territori insulari nell'Oceano Pacifico delle Isole Juan Fernández, Sala y Gómez, Isole Desventuradas e l'Isola di Pasqua. Il Cile reclama inoltre la sovranità anche su una zona dell'Antartide denominata Territorio antartico cileno. Per questo motivo il Cile si considera il "Paese dei tre continenti". I suoi 17.910.000 abitanti dispongono di un indice di sviluppo umano, percentuale di globalizzazione, PIL procapite, livello di crescita economica e qualità della vita tra i più elevati dell'America Latina; per ISU supera Argentina, Uruguay, Messico e Brasile. Dal 7 maggio 2010 il Cile fa parte dell'OCSE. Il paese è seriamente minacciato dal riscaldamento globale e dall'inizio degli anni '90 ha perso almeno il 37% delle sue risorse idriche.
Carlo Alberto dalla Chiesa (Saluzzo, 27 settembre 1920 – Palermo, 3 settembre 1982) è stato un generale e prefetto italiano. Figlio di un generale dei Carabinieri, entrò nell'Arma durante la seconda guerra mondiale e partecipò alla Resistenza. Dopo la guerra combatté il banditismo prima in Campania e quindi in Sicilia; dopo vari periodi a Firenze, Como, Roma e Milano, tra il 1966 e il 1973 fu nuovamente in Sicilia dove, con il grado di colonnello, comandante della Legione Carabinieri di Palermo, indagò su Cosa nostra. Divenuto generale di brigata a Torino dal 1973 al 1977, fu protagonista della lotta contro le Brigate Rosse; su sua proposta venne creato il "Nucleo Speciale Antiterrorismo" attivo tra il 1974 e il 1976. Promosso generale di divisione, fu nominato nel 1978 coordinatore delle forze di polizia e degli agenti informativi per la lotta contro il terrorismo, con poteri speciali. Dal 1979 al 1981 comandò la Divisione Pastrengo a Milano; tra il 1981 e il 1982 fu vicecomandante generale dell'Arma.Nel 1982 venne nominato prefetto di Palermo con l'incarico di contrastare Cosa nostra così come aveva fatto nella lotta al terrorismo. Fu ucciso nella città siciliana pochi mesi dopo il suo insediamento nella strage di via Carini dove perirono anche la consorte Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo. Fu insignito di medaglia d'oro al valore civile alla memoria; la salma è attualmente tumulata nel Cimitero della Villetta, a Parma.
Gli attentati dell'11 settembre 2001 sono stati una serie di quattro attacchi suicidi e coordinati compiuti contro obiettivi civili e militari degli Stati Uniti d'America da un gruppo di terroristi aderenti ad al Qaida. Essi causarono la morte di 2977 persone (più 19 dirottatori) e il ferimento di oltre 6 000. Negli anni successivi, altre persone sono morte a causa di tumori o malattie respiratorie causate dagli attentati. Per questi motivi e per gli ingenti danni infrastrutturali causati, questi eventi sono spesso citati dall'opinione pubblica come i più gravi attentati terroristici dell'età contemporanea. Quattro aerei di linea, appartenenti a due delle maggiori compagnie aeree statunitensi (United Airlines e American Airlines) furono dirottati da 19 terroristi appartenenti ad al-Qaida. Due aerei (il volo American Airlines 11 e il volo United Airlines 175) furono rispettivamente fatti schiantare contro le Torri Nord e Sud del World Trade Center, nel quartiere della Lower Manhattan a New York. Nel giro di 1 ora e 42 minuti, entrambe le torri crollarono. I detriti e gli incendi causarono poi il crollo parziale o totale di tutti gli altri edifici del complesso del World Trade Center. Un terzo aereo, il volo American Airlines 77, fu fatto schiantare contro il Pentagono, sede del Dipartimento di Difesa, nella contea di Arlington in Virginia. L’attacco causò il crollo della facciata ovest dell’edificio. Un quarto aereo, il volo United Airlines 93, fatto inizialmente dirigere verso Washington, precipitò invece in un campo nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania, a seguito di una rivolta dei passeggeri. I sospetti ricaddero quasi subito sull’organizzazione terroristica di al-Qaida. Gli Stati Uniti risposero dichiarando la “guerra al terrorismo” e attaccando l’Afghanistan al fine di deporre il regime dei Talebani, neutralizzare al-Qaida e catturare o uccidere il suo leader Osama bin Laden. Il Congresso approvò il Patriot Act, mentre altri Paesi rafforzarono le proprie legislazioni in materia di terrorismo e rafforzarono le misure di sicurezza interna. Sebbene Osama Bin Laden negò inizialmente ogni tipo di coinvolgimento, nel 2004 si dichiarò responsabile degli eventi dell'11 settembre. L’organizzazione terroristica islamica citò come moventi il supporto statunitense ad Israele, la presenza di truppe statunitensi in Arabia Saudita e le sanzioni contro l’Iraq. La distruzione del World Trade Center danneggiò l’economia della Lower Manhattan ed ebbe un significativo impatto sui mercati globali, causando la chiusura di Wall Street fino al 17 settembre. La rimozione dei detriti dal sito del World Trade Center (denominato Ground Zero) fu completata nel maggio 2002. I danni del Pentagono furono riparati nel giro di un anno. Il 18 novembre 2006 iniziò la costruzione del One World Trade Center, inaugurato il 3 novembre 2014. Tra i molti monumenti e memoriali eretti in onore delle vittime degli attentati è presente a New York, sui luoghi dove sorgeva il complesso del World Trade Center, il National September 11 Memorial & Museum; nella Contea di Arlington è stato inaugurato il Pentagon Memorial; nei pressi di Shanksville, Pennsylvania, è invece sito il Flight 93 National Memorial.