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I cento giorni (in francese Cent-Jours) indicano il periodo della storia europea compreso tra il ritorno di Napoleone Bonaparte a Parigi (20 marzo 1815) dall'esilio all'isola d'Elba e la restaurazione della dinastia dei Borbone sotto re Luigi XVIII (8 luglio dello stesso anno). L'espressione les Cent Jours deriva da una frase usata dal Prefetto di Parigi, il conte di Chabrol, nel suo discorso di benvenuto al Re, l'8 luglio 1815: Il ritorno di Napoleone avvenne mentre si svolgeva il Congresso di Vienna, che si affrettò, il 13 marzo, a dichiarare "fuorilegge" Napoleone. Il 25 marzo seguente Regno Unito, Impero russo e austriaco e Prussia diedero vita alla Settima coalizione, a cui in seguito aderirono altre nazioni, impegnandosi militarmente a deporre una volta per tutte Napoleone. La decisione pose le basi dell'ultimo conflitto nelle Guerre napoleoniche, terminate con la sconfitta del generale francese a Waterloo il 18 giugno 1815 dopo gli scontri di Quatre-Bras e Ligny, della seconda restaurazione della monarchia francese e dell'esilio permanente di Napoleone sull'isola di Sant'Elena, dove egli morì il 5 maggio 1821.
La locuzione rivoluzione italiana è stata più volte impiegata da alcuni storici e scrittori del XIX e XX secolo per indicare diversi periodi di cambiamento degli assetti di potere nella penisola italiana, tra cui anche l'unità. Il significato della locuzione non è univoco e a tutt'oggi non è pacificamente condiviso ne come attribuzione ad uno determinato evento temporale ne come accezione positiva o negativa dell'evento individuato.
La rivolta valacca del 1821 è stata l’insurrezione iniziata dal contadino nobilitato Tudor Vladimirescu, il cui scopo era l’abolizione del sistema fanariota. Vladimirescu, insieme al suo esercito irregolare di contadini (panduri), è stato al centro di questa rivolta, insieme a Alessandro Ypsilanti, comandante dell’Eteria. Il principale obiettivo del movimento fu la sostituzione dei boiardi fanarioti con regnanti locali.
Luigi Bossi Visconti (Milano, 25 febbraio 1758 – Milano, 10 aprile 1835) è stato un archivista, bibliotecario, letterato e politico italiano. Fu deputato della Repubblica Cisalpina cavaliere dell'Ordine della Corona ferrea, conte del Regno d'Italia e diresse la Prefettura degli Archivi e delle Biblioteche per tutto il periodo in cui i francesi di Napoleone dominarono in Italia. Fu anche un insigne letterato e storico.
Dante Alighieri, o Alighiero, battezzato Durante di Alighiero degli Alighieri e anche noto con il solo nome Dante, della famiglia Alighieri (Firenze, tra il 21 maggio e il 21 giugno 1265 Ravenna, notte tra il 13 e il 14 settembre 1321), stato un poeta, scrittore e politico italiano. Il nome "Dante", secondo la testimonianza di Jacopo Alighieri, un ipocoristico di Durante; nei documenti era seguito dal patronimico Alagherii o dal gentilizio de Alagheriis, mentre la variante Alighieri si afferm solo con l'avvento di Boccaccio. considerato il padre della lingua italiana; la sua fama dovuta eminentemente alla paternit della Comed a, divenuta celebre come Divina Commedia e universalmente considerata la pi grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. Espressione della cultura medievale, filtrata attraverso la lirica del Dolce stil novo, la Commedia anche veicolo allegorico della salvezza umana, che si concreta nel toccare i drammi dei dannati, le pene purgatoriali e le glorie celesti, permettendo a Dante di offrire al lettore uno spaccato di morale ed etica. Importante linguista, teorico politico e filosofo, Dante spazi all'interno dello scibile umano, segnando profondamente la letteratura italiana dei secoli successivi e la stessa cultura occidentale, tanto da essere soprannominato il "Sommo Poeta" o, per antonomasia, il "Poeta". Dante, le cui spoglie si trovano presso la tomba a Ravenna costruita nel 1780 da Camillo Morigia, diventato uno dei simboli dell'Italia nel mondo, grazie al nome del principale ente della diffusione della lingua italiana, la Societ Dante Alighieri, mentre gli studi critici e filologici sono mantenuti vivi dalla Societ dantesca. A partire dal XX secolo e nei primi anni del XXI, Dante entrato a far parte della cultura di massa, mentre la sua opera e la sua figura hanno ispirato il mondo dei fumetti, dei manga, dei videogiochi e della letteratura.