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L'olio di balena è l'olio ottenuto dal grasso di diverse specie di cetacei. L'olio di balena più importante è lo spermaceti che si ottiene dai capodogli. Altri cetacei molto rinomati per la qualità del loro olio sono le tre specie di balena franca (Eubalaena japonica, Eubalaena glacialis ed Eubalaena australis) e la balena di Groenlandia.
La caccia alla balena è una caccia, mediante navi e barche, alle balene e in generale a tutti i cetacei di grandi dimensioni. La caccia alla balena ha origini risalenti almeno al 6000 a.C., ma si è sviluppata soprattutto dal XVI secolo nell'oceano Atlantico e dal XIX secolo nell'oceano Pacifico. I primi balenieri commerciali furono i baschi. Le navi addette alla caccia alla balena sono chiamate baleniere, e i marinai di tali navi sono balenieri. La caccia in genere procede con baleniere relativamente grandi (in tempi moderni, navi fabbrica) che lanciano scialuppe o altre navi più piccole che si avvicinano al cetaceo e lo colpiscono con un arpione (oggi si usano arpioni esplosivi). Dopo l'uccisione il cetaceo viene portato alla baleniera e lì lavorato per prelevare il grasso e gli altri prodotti. Nel XIX secolo il prodotto principale delle balene era il grasso, che veniva convertito in un olio usato per le lampade, ma l'intero animale veniva utilizzato, compresi i fanoni per corsetti, e l'olio fragrante del capodoglio per profumi. Attualmente, la caccia alla balena è praticata soprattutto per la carne, che è un prodotto tipico e spesso prediletto di molte località con lunghe tradizioni baleniere, come il Giappone, l'Islanda e la Norvegia, nonché di molte popolazioni indigene che vivono negli Stati Uniti e in Canada.
Il termine balena definisce, in senso lato, qualsiasi cetaceo di taglia gigantesca (capodoglio, balenottera, megattera e balenide). Il termine è usato in questo senso in espressioni come "caccia alla balena", "canto delle balene", "protezione delle balene". Esso deriva dal latino bālaena, bāllaena o bālēna (dal greco antico: φάλαινα, phálaina o φάλη, phálē dalla stessa radice indoeuropea del tedesco Wal, dell'inglese whale e dello svedese val).
La balena della Groenlandia (Balaena mysticetus), nota anche come balena franca della Groenlandia o balena artica, è una balena appartenente alla famiglia delle balene franche, i Balenidi. È una robusta balena di colore scuro, priva di pinna dorsale, che può raggiungere la lunghezza di 20 metri. Il peso massimo stimato per questa specie di grossa costituzione è di 152 tonnellate: in quanto a grandezza, quindi, è seconda solo alla balenottera azzurra, nonostante sia superata in lunghezza da altre specie. Trascorre tutta la vita nelle fertili acque artiche, diversamente da altre balene che migrano per motivi alimentari o di riproduzione. La balena della Groenlandia è stata una delle prime vittime dell'industria baleniera, e di conseguenza la sua popolazione è notevolmente diminuita prima della messa al bando della caccia, nel 1966. Attualmente vi sono 14.400 esemplari di questa specie: ben pochi, rispetto ai 50.000 che vivevano nelle stesse acque prima che iniziasse ad essere cacciata.