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Nella Chiesa cattolica la venerazione per Maria, madre di Gesù, comprende varie devozioni mariane quali la preghiera, atti pii, arti visive, poesia e musica dedicate alla Beata Vergine Maria. I papi hanno incoraggiato ciò, prendendo allo stesso tempo delle misure per riformarne alcune manifestazioni. La Santa Sede ha insistito sull'importanza della distinzione tra "vera e falsa devozione, e l'autentica dottrina dalle sue deformazioni per eccesso o difetto". Ci sono decisamente più titoli, feste e pratiche devozionali mariane fra i cattolici romani che in altre tradizioni cristiane. Il termine hyperdulia (=venerazione) indica la speciale devozione dovuta a Maria, più grande dell'ordinaria dulia (=venerazione) per altri santi, ma completamente diversa dalla latria dovuta solo a Dio. Il termine "Mariolatria" usato dai Protestanti, riferito ad un'eccessiva devozione cattolica per Maria, è un dispregiativo. Credere nella incarnazione di Dio Figlio attraverso Maria è la base per cui viene chiamata la Madre di Dio, dichiarato dogma nel Concilio di Efeso nel 431. Nel Concilio Vaticano II e nell'enciclica Redemptoris Mater di papa Giovanni Paolo II, si parla di lei anche come madre della Chiesa. Nel Cattolicesimo l'aumento della venerazione per Maria e la Mariologia sono avvenuti, non da dichiarazioni ufficiali, ma da scritture su Maria fatte da santi, la devozione popolare, e a volte, dalle "Apparizioni e altre manifestazioni mariane" segnalate; la Santa Sede ha approvato solo una piccola parte degne di fede a partire dal 1665.L'ulteriore pia venerazione della Beata Vergine Maria, incoraggiata dai papi, si vede nelle incoronazioni canoniche concesse alle immagini mariane venerate in una particolare località in tutto il mondo, mentre movimenti e associazioni mariane, con milioni di appartenenti, sono sorte dalla credenza in eventi come quelli di Akita, Fátima, e Lourdes, e altre ragioni.
Santa Maria Capua Vetere (Capua in latino, Santa Maria 'e Capua in napoletano, anche abbreviata come Santa Maria C. V. o S. Maria C.V.) è un comune italiano di 32 658 abitanti della provincia di Caserta, in Campania. Sorge esattamente sulle rovine dell'antica Capua, come attestato dai numerosi monumenti dell'epoca romana – su tutti, l'anfiteatro campano, secondo per grandezza solo al Colosseo – nonché dall'etimologia dell'odierno toponimo. Dopo gli antichi fasti, la città mutò in un borgo contadino e divenne frazione dell'odierna Capua con il nome di Villa Santa Maria Maggiore (Villa Sanctae Mariae Maioris). Nel 1806 la frazione fu eretta a Comune e denominata Santa Maria Maggiore. Fu solo con l'unità d'Italia, nel 1862 che la città assunse il nome attuale, per evitare equivoci con il comune del Verbano Cusio Ossola. È riparata dal monte Tifata e si trova a poca distanza da una grande ansa del fiume Volturno. Il territorio è particolarmente fertile tanto che i Romani lo consideravano felix. Nel tempo alle attività agricole si sono affiancate molte industrie (ora in gran parte dismesse). Oltre al tribunale e ad altre istituzioni territoriali, vi sono presenti facoltà universitarie e attività commerciali.
San Marco in Lamis (Sànte Màrche in dialetto sammarchese) è un comune italiano di 13 006 abitanti della provincia di Foggia in Puglia. Nel 1793, con Regio Diploma del re Ferdinando IV di Borbone, le fu concesso il titolo di città.
L'Immacolata Concezione un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento; tale dogma non va confuso con il concepimento verginale di Ges da parte di Maria. Il dogma dell'Immacolata Concezione riguarda il peccato originale: per la Chiesa cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente: in vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio dunque piacque che la Vergine dovesse essere la dimora senza peccato per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo. La Chiesa cattolica celebra la solennit dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l'8 dicembre. Nella devozione cattolica l'Immacolata collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).
La cattedrale metropolitana dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (in russo: Кафедральный собор Непорочного Зачатия Пресвятой Девы Марии?) è il principale luogo di culto cattolico di Mosca, capitale della Russia, e sede vescovile dell'arcidiocesi metropolitana della Madre di Dio a Mosca. Costruita in stile neogotico, è una delle due chiese cattoliche della capitale russa e la più grande dell'intero paese eurasiatico. Si trova nel distretto centrale della città. La costruzione della cattedrale fu proposta alle autorità della Russia zarista nel 1894. La cerimonia di posa della prima pietra ebbe luogo nel 1899, ma i lavori di costruzione furono concretamente avviati nel 1901 e si conclusero circa dieci anni dopo. Costruita in mattoni rossi e composta da tre navate, la cattedrale fu realizzata sulla base del progetto dell'architetto di origine polacca Tomasz Bohdanowicz-Dworzecki. I tratti stilistici dell'edificio risentono dell'influenza dell'abbazia di Westminster e del duomo di Milano. Nel 1938, a causa dell'ateismo di Stato praticato dall'Unione Sovietica, la cattedrale fu chiusa al culto, al pari di altri edifici religiosi del paese. Durante la seconda guerra mondiale fu minacciata di demolizione, ma al termine del conflitto si decise di adibirla a magazzino. Successivamente divenne un ostello. A seguito della caduta del comunismo nel 1991, l'edificio tornò ad essere una chiesa nel 1996, mentre nel 2002 acquisì lo status di cattedrale. Dopo un ampio e costoso programma di restauro, fu riconsacrata nel 2005. Nel XXI secolo, dopo 58 anni di uso non religioso, la cattedrale è quindi tornata ad ospitare regolari celebrazioni liturgiche in varie lingue - russo, polacco, coreano, inglese, francese, spagnolo, armeno e latino - così come concerti benefici di musica sacra. Il suo organo, il terzo da quando l'edificio è stato costruito, è un dono della cattedrale di Basilea. La chiesa è un monumento protetto, facente parte del patrimonio architettonico federale.
L'Assunzione di Maria al cielo è un dogma di fede della Chiesa cattolica, secondo il quale Maria, madre di Gesù, al termine della sua vita terrena, andò in paradiso in anima e corpo. Questo culto si è sviluppato a partire dal V secolo d.C., diffondendosi e radicandosi nella devozione popolare. Il 1º novembre 1950, Papa Pio XII, avvalendosi dell'infallibilità papale, proclamò il dogma con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus con la seguente formula: «La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Queste parole volutamente non chiariscono se l'Assunzione di Maria sia stata preceduta o meno da sonno profondo o da morte naturale (Dormitio Virginis, espressione che in effetti può riferirsi sia ad un sonno che alla morte naturale): pertanto la Dormizione di Maria non è oggetto di dogma nella Chiesa cattolica. È parte integrante della fede della Chiesa cattolica, delle Chiese ortodosse, delle Chiese ortodosse orientali; solo una piccola parte degli anglicani la accetta come uno degli adiaphora, mentre il resto degli anglicani, come pure tutte le Chiese protestanti o evangeliche, la rifiuta. Alcune Chiese cristiane accettano il dogma in anima e corpo, con dormizione oppure senza pronunciarsi in merito. È una solennità celebrata il 15 agosto dalle Chiese cristiane che accettano questo articolo di fede; nel calendario liturgico della Chiesa cattolica è una festa di precetto, riconosciuta in numerosi Paesi come giorno non lavorativo, e come festività (sotto differenti denominazioni) da alcune Chiese che partecipano alla Comunione anglicana.