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Franz Liszt (in ungherese Liszt Ferenc, in tedesco anche Franz von Liszt; Raiding, 22 ottobre 1811 – Bayreuth, 31 luglio 1886) è stato un compositore, pianista, direttore d'orchestra e organista ungherese del periodo romantico. Uno dei grandi virtuosi del pianoforte dell'Ottocento, Franz Liszt iniziò la sua carriera pianistica a Vienna, dove studiò pianoforte con Carl Czerny. Si trasferì poi a Parigi, dove iniziò una fortunatissima carriera concertistica, che lo portò a esibirsi in tutt'Europa. Il suo contributo allo sviluppo della tecnica pianista è stato cruciale nella storia dello strumento. Inoltre, a lui si deve l'invenzione della forma concertistica del recital pianistico. Durante la sua carriera, Liszt contribuì a diffondere la musica di molti compositori a lui contemporanei. Importanti sono state al riguardo le sue trascrizioni ed esecuzioni di musiche di Beethoven e Schubert. Legato a Fryderyk Chopin e a Robert Schumann da amicizia e stima, fu particolarmente legato a Richard Wagner, di cui era suocero, avendo questi sposato la figlia Cosima, e di cui fu ardente sostenitore, contribuendo alle sue prime affermazioni. Nel 1865 divenne accolito della Chiesa Cattolica. Inoltre, fu terziario francescano e canonico nella cattedrale di Albano Laziale (Roma).
I poemi sinfonici del compositore ungherese Franz Liszt sono una serie di 13 opere orchestrali, numerate S.95-107. I primi 12 sono stati composti tra il 1848 ed il 1858 (anche se parte del materiale musicale usato è stato concepito in precedenza); l'ultimo, Von der Wiege bis zum Grabe (Dalla culla alla tomba), seguì nel 1882. Questi lavori hanno contribuito a creare il genere della musica a programma orchestrale, composizioni scritte per illustrare un piano extra-musicale derivato da una commedia, una poesia, una pittura o un'opera della natura. Hanno ispirato i poemi sinfonici di Bedřich Smetana, Antonín Dvořák, Richard Strauss e altri. L'intento di Liszt, secondo il musicologo Hugh MacDonald, era che questi lavori a un solo movimento "mostrassero la logica tradizionale del pensiero sinfonico." In altre parole, Liszt voleva che questi lavori mostrassero una complessità nella loro interazione di temi simili a quelli solitamente riservati al movimento di apertura della sinfonia classica; questa sezione principale autosufficiente era normalmente considerata la più importante nel più ampio complesso della sinfonia in termini di rendimento scolastico e di architettura musicale. Allo stesso tempo, Liszt ha voluto inserire la capacità della musica a programma di ispirare gli ascoltatori ad immaginare scene, immagini, o stati d'animo. Per catturare queste qualità drammatiche e suggestive, mentre raggiungeva la gamma di un movimento di apertura, univa elementi di ouverture e sinfonia in una sonata con un design modificato. La composizione dei poemi sinfonici si dimostrò scoraggiante. Erano sottoposti a un continuo processo di sperimentazione creativa che comprendeva molte fasi di composizione, prove e revisioni per raggiungere un equilibrio di forma musicale. Consapevole del fatto che il pubblico apprezzava la musica strumentale con un contesto, Liszt scrisse la prefazione per nove dei suoi poemi sinfonici. Tuttavia la visione di Liszt del poema sinfonico tendeva ad essere evocativa, utilizzando la musica per creare uno stato d'animo generale o un'atmosfera piuttosto che per illustrare un racconto o descrivere qualcosa letteralmente. A questo proposito, Humphrey Searle, autorevole studioso di Liszt, suggerisce che egli potrebbe essere stato più vicino al suo contemporaneo Hector Berlioz rispetto a molti altri che lo seguivano nello scrivere poemi sinfonici.
La campanella è il nome dato comunemente all'opera Étude S.140 No.3 in sol diesis minore di Liszt (Grandes études de Paganini). È costruito sulla melodia del movimento finale del Concerto per violino e orchestra n. 2 in Si minore di Paganini, di cui rielabora il motivo per il pianoforte.
Giacomo Zanella (Chiampo, 9 settembre 1820 – Cavazzale di Monticello Conte Otto, 17 maggio 1888) è stato un presbitero, poeta e traduttore italiano.
Budapest (AFI: [ˈbudɒpɛʃt]; pronuncia italiana moderna: /ˈbudapest/) è la capitale e la maggiore città dell'Ungheria. Amministrata come un comune autonomo, costituisce inoltre il centro primario del Paese per la vita politica, economica e culturale; al 2016 conta 1 759 407 abitanti, mentre la popolazione residente nell'area metropolitana ammonta a oltre 3 300 000 persone. Budapest nacque ufficialmente nel 1873 dall'unione delle città storiche di Buda e Óbuda, ubicate a ovest del Danubio, con l'abitato di Pest, situato sulla riva opposta del fiume e anch'esso di antiche origini; fino al 1918 fu una delle due capitali dell'Impero austro-ungarico, dissoltosi al termine della prima guerra mondiale. Nel XXI secolo Budapest è diventata una metropoli globale e si è affermata come una popolare destinazione turistica: nel 2011, secondo i dati forniti da Euromonitor International, la capitale ungherese è stata la 25ª città più visitata del mondo.
Agnus Dei è un'espressione evangelica in lingua latina che significa Agnello di Dio e si riferisce a Gesù Cristo nel suo ruolo di vittima sacrificale per la redenzione dei peccati dell'umanità. Con Agnus Dei o agnello pasquale si indica anche una particolare immagine della simbologia dell'arte ecclesiastica: un agnello che porta una croce, e che rappresenta appunto Cristo. Agnus Dei è anche il nome comunemente attribuito alla litania che inizia con queste parole. È basata su Giovanni 1, 29.36 e viene utilizzata nella liturgia della messa nel rito romano durante i riti della frazione del pane e dell'immistione. Nel rito anglicano, le parole dell'Agnus Dei, in inglese, possono essere cantate durante la Santa Comunione. L'Agnus Dei non è presente nel rito ambrosiano.