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L'Immacolata Concezione un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento; tale dogma non va confuso con il concepimento verginale di Ges da parte di Maria. Il dogma dell'Immacolata Concezione riguarda il peccato originale: per la Chiesa cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente: in vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio dunque piacque che la Vergine dovesse essere la dimora senza peccato per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo. La Chiesa cattolica celebra la solennit dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l'8 dicembre. Nella devozione cattolica l'Immacolata collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).
Il termine concepimento, sinonimo di concezione, deriva dal latino cum capere, cioè "accogliere in sé" o "prendere insieme" ed indica l'atto del concepire un figlio. Il prodotto del concepimento prende il nome di concepito.
La grande moschea di Cordova, oggi cattedrale dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima in Cordova, è una delle principali espressioni dell'arte arabo-islamica e dell'architettura gotica e rinascimentale dell'Andalusia. È con l'Alhambra di Granada, la Aljafería di Saragozza e la Giralda di Siviglia la più prestigiosa testimonianza della presenza islamica in Spagna dall'VIII secolo al XIII secolo.
L'Immacolata Concezione è un dipinto dell'artista italiano Giovanni Battista Tiepolo (1696 - 1770). L'opera rappresenta la Vergine, circondata da angeli, mentre viene incoronata con una corona di stelle. È raffigurata mentre calpesta un serpente, rappresentando la sua vittoria sul diavolo. I gigli e le rose sono riferimenti all'hortus conclusus, e simboleggiano l'amore di Maria, assieme alla sua verginità e purezza. Il dipinto è uno delle sette pale d'altare commissionate nel marzo 1767 da Carlo III, re di Spagna, per la chiesa di San Pascual in Aranjuez, allora in costruzione. La struttura era in origine un monastero francescano assegnato successivamente alle suore concezioniste. Entrambi gli ordini promuovevano il culto dell'Immacolata Concezione. Il dipinto è ora conservato al museo del Prado, a Madrid.
La filosofia naturale o filosofia della natura, conosciuta in latino come philosophia naturalis, consiste nella riflessione filosofica applicata allo studio della natura.
Il pluralismo nella filosofia antica è inteso, nella sua contrapposizione al monismo, come concezione filosofica concernente esclusivamente l'ontologia, in base alla quale l'Essere è costituito da una pluralità di elementi che lo fondano in quanto sostanze di esso, e non da un elemento unico.
La filosofia (in greco antico: , philosoph a, composto di (phile n), "amare", e (soph a), "sapienza", ossia "amore per la sapienza") un campo di studi che si pone domande e riflette sul mondo e sull'essere umano, indaga sul senso dell'essere e dell'esistenza umana, tenta di definire la natura e analizza le possibilit e i limiti della conoscenza. Prima ancora che indagine speculativa, la filosofia fu una disciplina che assunse anche i caratteri della conduzione del "modo di vita", ad esempio nell'applicazione concreta dei principi desunti attraverso la riflessione o pensiero. In questa forma, essa sorse nell'antica Grecia. A rendere complessa una definizione univoca della filosofia concorre il dissenso tra i filosofi sull'oggetto stesso della filosofia: alcuni orientano l'analisi della filosofia verso l'uomo e i suoi interessi cos come viene esposto nell'Eutidemo di Platone, per cui essa sarebbe l'uso del sapere a vantaggio dell'uomo .Nel prosieguo della storia della filosofia altri autori che seguono questa opinione sono per esempio Cartesio ( Tutta la filosofia come un albero, di cui le radici sono la metafisica, il tronco la fisica, e i rami che sorgono da questo tronco sono le altre scienze, che si riducono a tre principali: la medicina, la meccanica e la morale, intendo la pi alta e la pi perfetta morale, che presupponendo una conoscenza completa delle altre scienze, l'ultimo grado della saggezza ), Thomas Hobbes, e Immanuel Kant, il quale, definisce la filosofia come scienza della relazione di ogni conoscenza al fine essenziale della ragione umana .Altri pensatori ritengono che la filosofia debba puntare alla conoscenza dell'essere in quanto tale secondo un percorso che, fatte le debite differenze, va dagli eleati sino a Husserl e Heidegger.
In filosofia, con il termine "bene" si indica generalmente tutto ciò che agli individui appare desiderabile e tale che possa essere considerato come fine ultimo da raggiungere nella propria esistenza. Questo è l'aspetto "etico" del concetto di bene; ma nella storia della filosofia è stato avanzato anche un significato "ontologico" con Platone e i suoi successori ed epigoni che stabilivano un'equiparazione tra Buono, Bello e Vero (Kalokagathia). Questa concezione è stata assunta anche dal cristianesimo, poiché il Dio cristiano è infatti, oltre che onnipotente e onnisciente, l'essenza della bontà, della bellezza e della verità. Spesso il concetto di bene assume un significato pragmatico e si identifica con quello di "azione buona", come nell'espressione "fare del bene", equivalente a "compiere buone azioni", cioè azioni che rispondano a regole morali che ci si autoimpone. Così è nelle morali autonome, o che vengano indicate dall'esterno come leggi da osservare, come nelle morali eteronome. Il concetto di bene è tipicamente opposto a quello di male che, come quello di "bene", ha assunto nella filosofia occidentale un significato sia etico che ontologico. Nel pensiero orientale il male ha anche un valore gnoseologico, perché corrisponde all'ignoranza del divino e del vero. La dottrina, che si propone di stabilire criteri razionali per esprimere un giudizio di valore riguardo l'agire umano, è l'etica, ovvero la morale.
L'arte del Rinascimento si sviluppò a Firenze a partire dal Quattrocento al Cinquecento, e da qui si diffuse nel resto d'Italia e poi in Europa, fino ai primi decenni del XVI secolo, periodo in cui ebbe luogo il "Rinascimento maturo" con le esperienze di Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.