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Coreglia Antelminelli è un comune italiano di 5 202 abitanti della provincia di Lucca in Toscana.
La chiesa di Santa Maria Assunta è un edificio sacro che si trova in località Tereglio a Coreglia Antelminelli. Gli elementi decorativi in pietra all'esterno testimoniano l'esistenza già attorno alla metà del Duecento della chiesa, che fra XVI e XVII secolo fu ingrandita e ornata da un soffitto ligneo a cassettoni, in origine dipinto. Si devono a un intervento ottocentesco l'ampliamento della tribuna, l'aggiunta delle due navate laterali e l'attuale facciata in pietra, scandita da quattro lesene. Fra le opere, oltre alle pregevoli tele sugli altari, la Croce dipinta, da datarsi a poco prima della metà del Duecento e di recente attribuita a Berlinghiero Berlinghieri e al Maestro della Croce n. 434, la Madonna in trono col Bambino, in legno, di maestranza lucchese attiva fra XIII e XIV secolo, e l'Annunciata e l'Angelo Annunciante, sempre in legno, di ambito di Piero d'Angelo (1399?).
La stazione di Ghivizzano-Coreglia è una fermata ferroviaria, in passato stazione, posta sulla ferrovia Aulla-Lucca. Serve il comune di Coreglia Antelminelli e la sua frazione Ghivizzano, in provincia di Lucca.
Michelotto Corella anche detto Michelotto Coreglia, Michele di Corella, Micheletto da Valenza, in spagnolo Miguel de Corella (Valencia, 1470 – Milano, febbraio 1508) è stato un condottiero e assassino spagnolo, nonché famoso prezzolato e luogotenente di Cesare Borgia.
La media valle del Serchio (comunemente Mediavalle, in latino Forum Clodii Inferius) è un distretto della provincia di Lucca compreso tra la città di Lucca a sud, la Garfagnana a nord e dalla Montagna Pistoiese ad est, che si estende lungo il bacino idrografico del fiume Serchio, compresa tra l'Appennino Tosco-Emiliano e le Alpi Apuane (Subappennino toscano). La sua altitudine media varia tra i 52 e i 1964 metri s.l.m.
Il campo di Coreglia Ligure (Genova) (spesso erroneamente definito Campo di Calvari di Chiavari) nacque come campo di prigionia durante la seconda guerra mondiale. Dal dicembre 1943 al gennaio 1944 funzionò come campo di concentramento provinciale istituito dalla Repubblica Sociale Italiana per raccogliervi gli ebrei in attesa di deportazione.
Alessio Interminelli o Interminei - come lo chiama Dante - (... – ...) fu un nobile lucchese vissuto nel XIII secolo. Appartenente a una famiglia di parte guelfa e bianca (detta anche degli Antelminelli, signori dell omonimo paese di Coreglia Antelminelli in Garfagnana e proprietari dell'omonimo palazzo in pieno centro di Lucca sede oggi di uffici pubblici), su di lui si hanno scarse notizie storiche. L'ultimo documento che lo cita in vita risale al 1295. Dante Alighieri lo cita nell'Inferno (XVIII, vv. 120-126) tra gli adulatori, tremendamente sommerso di letame fino alla testa. Il poeta si sofferma a guardarlo credendo di riconoscere qualcuno e, quando il dannato protesta perché viene fissato, il poeta esclama il suo nome completo usando un intero verso. Sulla sua attività di adulatore i chiosatori antichi parafrasano più o meno ampiamente il testo dantesco, che dedica due soli versi alla vicenda: il che suona come "mi trovo all'Inferno per via delle lusinghe che mai stancarono la mia lingua".