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Criseide

Criseide è il patronimico utilizzato da Omero nell'Iliade per denominare la fanciulla Astinome. Criseide fa parte della mitologia greca, è figlia di Crise sacerdote d'Apollo. Nel primo libro dell'Iliade, Criseide è schiava di Agamennone, che se ne è impadronito quale preda di guerra e rifiuta di restituirla al padre Crise. Apollo, di cui Crise è sacerdote, scatena così una pestilenza tra l'esercito greco, per fermare la quale Agamennone è costretto a rinunciare a lei; in cambio però pretende di avere Briseide, schiava di Achille, atto che offende il guerriero a tal punto da indurlo a rifiutarsi di proseguire la guerra contro Troia. Secondo una tarda leggenda greca, narrata nelle Fabulae di Igino, la fanciulla ebbe da Agamennone un figlio, che chiamò Crise (come suo padre). Alcuni affermano che Crise l'avesse mandata a Lirnesso perché fosse più sicura, oppure affinché partecipasse ai festeggiamenti in onore di Artemide. Nella letteratura medievale, Criseide si sviluppa nel personaggio di Cressida, protagonista della celebre opera shakespeariana.

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