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La Pinacoteca di Brera è una galleria nazionale d'arte antica e moderna, collocata nell'omonimo palazzo, uno dei complessi più vasti di Milano con oltre 24 000 metri quadri di superficie. Il museo espone una delle più celebri raccolte in Italia di pittura, specializzata in pittura veneta e lombarda, con importanti pezzi di altre scuole. Inoltre, grazie a donazioni, propone un percorso espositivo che spazia dalla preistoria all'arte contemporanea, con capolavori di artisti del XX secolo. Un tratto caratteristico di Brera, che lo differenzia da altri musei italiani, è la presenza di grandi capolavori di diverse scuole: lombarda, toscana e dell’Italia Centrale, veneta oltre che di dipinti importanti di scuola fiamminga. Questo deriva dall’impostazione data al museo fin dall’epoca napoleonica, quando fu concepito come luogo rappresentativo di tutta l’arte italiana di ogni epoca e di ogni regione, accogliendo opere prelevate da chiese e conventi (parte dei quali soppressi), nell’ottica illuministica e “rivoluzionaria” (che condivide con il Louvre) di mettere a disposizione del pubblico quadri fino allora difficilmente accessibili. Nell’ottobre 2018 si è concluso il riallestimento di tutte le 38 sale, promosso dal direttore James Bradburne, nominato nel 2015.
Gaudenzio Ferrari (Valduggia, fra il 1475 e il 1480 – Milano, 31 gennaio 1546) è stato un pittore e scultore italiano. Scrisse di lui Giorgio Vasari:
Il Cristo alla colonna è un dipinto a olio su tavola (93×62 cm) attribuito a Donato Bramante, databile al 1490 circa e conservato nella Pinacoteca di Brera di Milano.
Bartolomeo Suardi, detto Bramantino (Bergamo, 1465 circa – Milano, 1530), è stato un pittore e architetto italiano, attivo in Lombardia. Chiamato Bramantino già nelle Vite del Vasari, Bartolomeo Suardi elaborò in forme lombarde la monumentalità del Bramante, giungendo a rappresentazioni di rarefatto e severo classicismo.