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La nazionale di calcio dell'Ecuador (in spagnolo Selección de fútbol de Ecuador) è la rappresentativa nazionale di calcio dell'omonimo paese sudamericano ed è posta sotto l'egida della Federación Ecuatoriana de Fútbol. L'Ecuador si è qualificato a tre edizioni del campionato del mondo (2002, 2006, 2014), raggiungendo gli ottavi di finale nel 2006. Insieme al Venezuela, la Tri è una delle due nazionali sudamericane che non hanno vinto la Coppa America. Nel torneo continentale ha ottenuto due quarti posti, nel 1959 e nel 1993, in due delle tre edizioni giocate in patria. Il miglior posizionamento dell'Ecuador nel ranking FIFA, istituito nell'agosto 1993, è il 13º posto, raggiunto nel 2012 e nel novembre 2015, mentre il peggior posizionamento è il 71º posto occupato nel novembre 2017; occupa il 63º posto della graduatoria.
L'Ecuador è un paese dell'America meridionale posto tra la Colombia ed il Perù e l'oceano Pacifico. È attraversato dall'equatore, da cui il nome. La superficie del paese è di 283.560 km² di cui 276.840 km² di terra e 6.720 km² di acqua. Ha 2.010 km di frontiera: con il Perù (1.420 km) a sud e ad est e con la Colombia (590 km) al nord. Ad ovest vi sono 2.237 km di coste sull'oceano Pacifico. L'altezza del suo territorio varia dal livello del mare e fino ai 6.267 m del monte Chimborazo.
L'Ecuador (spagnolo [ekwaˈðɔɾ]; in italiano pronunciato /ekwaˈdɔr/ o /ˈɛkwador/), ufficialmente Repubblica dell'Ecuador, è una repubblica presidenziale del Sudamerica con un'estensione territoriale di 283.561 km² e una popolazione di 16.866.664 abitanti. Situato nella parte nord-occidentale del Sudamerica, l'Ecuador confina a nord con la Colombia, a est e a sud con il Perù, e a ovest si affaccia sull'Oceano Pacifico; è attraversato dall'equatore, da cui prende il nome. La capitale è Quito, che è stata dichiarata Patrimonio dell'umanità nel 1970 perché ha il centro storico meglio conservato e meno alterato dell'America Latina. La città più popolosa è Guayaquil, mentre Cuenca, la terza città più popolosa, è anch'essa Patrimonio dell'umanità, perché è un ottimo esempio di città pianificata in stile coloniale spagnolo. Fa parte dell'Ecuador anche l'arcipelago delle Isole Galápagos, situato a circa 1.000 km dalla costa e particolarmente ricco di specie endemiche, che nel XIX secolo furono profondo oggetto di studio del naturalista britannico Charles Darwin, che stava elaborando la teoria dell'evoluzione, descritta poi nel celebre libro L'origine delle specie. L'Ecuador, indipendente dal 1830, è una repubblica dal 1832, dopo essere stata colonia spagnola per lungo tempo e dopo aver fatto parte, per alcuni anni, della Grande Colombia, uno stato che comprendeva anche Colombia, Venezuela e Panama e fondato da Simón Bolívar, il liberatore delle Americhe (Libertador) dal dominio spagnolo. La lingua ufficiale e interculturale del Paese è lo spagnolo, anche se la costituzione del 2010 riconosce ufficialmente anche lingue amerinde come il quechua, lo shuar, lo tsafiki e altre, che vengono usate all'interno dei gruppi indigeni. Tra questi il più parlato è il quechua, più propriamente kichwa in Ecuador, diffuso soprattutto nell'area andina.
La bandiera dell'Ecuador è stata adottata il 26 settembre 1860 (ma ufficialmente il 10 gennaio 1861). In quanto derivata dallo storico tricolore colombiano blu, giallo e rosso, è simile alla bandiera del Venezuela, ma più ancora a quella della Colombia, dalla quale differisce per le sole proporzioni. Il significato dei colori è il seguente: Giallo: rappresenta l'oro e la ricchezza ma anche l'abbondanza e la fertilità delle terre. Blu: rappresenta i colori limpidi del mare e del cielo. Rosso: rappresenta il sangue versato dai soldati e martiri durante la guerra di indipendenza.La legge 5 dicembre 1900 (Registro Oficial n. 1272) dispone che l'insegna civile e l'insegna di Stato differiscano per lo stemma, previsto solo nella seconda. Di fatto però la bandiera di Stato viene spesso usata come bandiera civile. L'insegna di guerra è identica a quella di stato salvo avere una proporzione di 2:3 anziché di 1:2. È infine prevista (ma solo sulla carta) una bandiera speciale, riservata agli edifici municipali: essa è uguale alla bandiera civile ma aggiunge un anello di 19 stelle bianche (una per provincia) alla banda blu centrale.