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Le opere di William Shakespeare sono state rappresentate moltissimo anche sul grande schermo, sia in forma integrale sia come adattamenti. Le sue storie si sono rivelate nei secoli sempre attuali, sia che si parli d'amore o del potere, delle guerre inutili o della condizione esistenziale dell'uomo. Come nel teatro la ricerca di nuove forme espressive ha portato a regie originali e attualizzate, così nel cinema Shakespeare è stato riscritto, ambientato in ogni possibile epoca storica, sezionato e riproposto in forme diverse. Tuttavia, ci sono state grandi opere cinematografiche in cui le commedie o le tragedie sono presentate in una forma fedele all'originale, spesso riscuotendo un successo analogo.
Uomini senza donne è una raccolta di racconti di Haruki Murakami pubblicata nel 2014. I racconti hanno un unico filo conduttore: l'amore (spesso non ricambiato) che provano gli uomini verso delle donne senza le quali si sentono perduti.
Cuori in Atlantide è la sesta raccolta di storie di Stephen King, edita nel 1999. I cinque racconti che lo compongono non formano in realtà un vero e proprio romanzo nel senso comune del termine, in quanto hanno luogo in tempi diversi, ma risultano collegati tra loro da personaggi ricorrenti. Il primo dei cinque racconti, Uomini Bassi in Soprabito Giallo, che è anche il più lungo, ha ispirato il film Cuori in Atlantide, diretto nel 2001 da Scott Hicks, con Anthony Hopkins.