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Derby calcistici in Italia

Il calcio pionieristico italiano era caratterizzato dalla presenza di svariate squadre nelle stesse città e i numerosi incontri fra sodalizi del medesimo nucleo urbano costituivano addirittura la fase preliminare del campionato, valida per l'accesso alle finali nazionali. Nel corso degli anni 1920 furono poi i gerarchi fascisti, accortisi del grande potenziale propagandistico insito in quello che era divenuto il primo sport nazionale, a imporre d'autorità la semplificazione dell'organico delle singole città: se da una parte, infatti, la presenza di rivalità all'interno di uno stesso nucleo urbano contrastava con la visione corporativa del regime, dall'altra la riduzione della dotazione societaria dei singoli centri permise la creazione di nuovi posti disponibili per un maggior numero di città. Di regola, ogni capoluogo italiano venne dotato di una singola società che potesse rappresentarlo a livello professionistico, norma da cui vennero esentati solo i tre maggiori centri del Nord, Genova, Milano e Torino, luoghi dove il campionato italiano era nato e che annoveravano tifoserie oramai troppo corpose e antagoniste; fu invece per la forte resistenza dei dirigenti della Lazio a confluire nella neonata Associazione Sportiva Roma che lo stesso trattamento fu riservato a Roma, la capitale. Roma, prima della fusione tra Alba, Roman e Fortitudo che dette origine alla A.S. Roma, aveva ben otto squadre che militavano nel campionato organizzato dalla Lega Sud: Foot Ball Club di Roma (meglio nota come Roman), Società Sportiva Alba Roma, Fortitudo, Lazio, Società Sportiva Pro Roma, Società Sportiva Juventus Roma, Club Sportivo Audace Roma e Unione Sportiva Romana. Il primo derby in assoluto, passato agli annali in un incontro ufficiale del massimo campionato italiano, fu giocato a Torino l'8 maggio 1898 fra l'Internazionale e la Torinese, squadre dalla cui fusione nascerà il Torino. Successivamente quando nel 1929 nacque la Serie A, vi si disputarono tre derby (Inter-Milan, Juventus-Torino e Lazio-Roma), che divennero 4 nel 1935 in occasione del ritorno nella massima categoria della squadra genovese Dominante, pochi anni prima rifondatasi come Sampierdarenese. A ottant'anni di distanza, sono ancora questi i tradizionali appuntamenti stracittadini del campionato italiano di calcio: l'unica novità si verificò nelle stagioni 2001-2002, e a partire dalla stagione 2013-2014 allorquando l'eccezionale impresa del Chievo, unica squadra già dilettantistica che sia riuscita ad ascendere fino alla massima serie, permise la disputa di un quinto derby: quello di Verona. Un'altra eccezione riguarda il derby di Genova, unica città che abbia avuto tre squadre e quindi 3 diversi derby nella massima serie da quando è stata istituita la Serie A. Questo avvenne nel campionato 1945-46, per motivi bellici l'unico non a girone unico da quando è stata istituita la Serie A. Di seguito vengono riportati i derby disputati almeno una volta nei campionati di Serie A e/o Serie B a girone unico.

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