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Il Material Design (nome in codice Quantum Paper) è un design sviluppato da Google, annunciato il 25 giugno 2014 in occasione del Google I/O. Espandendo i motivi sulle "schede" già in uso su Google Now, le regole di progettazione del Material Design si concentrano su un maggiore uso di layout basati su una griglia, animazioni e transizioni ed effetti di profondità come l'illuminazione e le ombre. Il designer Matías Duarte ha spiegato che, "a differenza della carta vera, il nostro materiale digitale può espandersi e cambiare in modo intelligente. Il Material Design ha bordi ed una superficie fisica. Le sovrapposizioni e le ombre danno informazioni su ciò che si può toccare e come si muoverà", Google afferma che il loro nuovo linguaggio di design è basato su carta e inchiostro.Il Material Design è supportato nativamente a partire da Android 5.0, ma può essere utilizzato nelle versioni precedenti attraverso la libreria v7 appcompat disponibile agli sviluppatori. Il Material Design sarà progressivamente esteso a tutta la gamma di Google, web e prodotti mobile, in modo da fornire un'esperienza coerente su tutte le piattaforme e applicazioni. Google ha rilasciato anche l'interfaccia di programmazione di un'applicazione (API) per gli sviluppatori di terze parti per integrare il design nelle loro applicazioni.A partire dal 2015, la maggior parte delle applicazioni mobili di Google per Android hanno applicato il nuovo linguaggio di design, tra cui Gmail, YouTube, Google Drive, Google Documenti, Google Maps, Inbox, tutte le applicazioni Google Play, e con una minore misura il browser Chrome e Google Keep. È stato incorporato anche nelle interfacce desktop web di Google Drive, Documenti Google, Fogli Google, Presentazioni Google, Google Analytics, Google Developers e Inbox. L'implementazione canonica del Material Design per le interfacce utente delle applicazioni Web è chiamata Polymer. Si tratta della libreria Polymer, una shim che fornisce componenti web API per browser che non implementano nativamente questo standard, e un catalogo elementi, tra i quali il "paper elements collection" che contiene elementi del Material Design.
Il disegno industriale (dall'inglese industrial design, pronuncia inglese [ɪnˈdʌs.tri.əl dɪˈzaɪn]) è l'uso di arti e scienze applicate al fine di migliorare estetica, ergonomia, funzionalità e/o usabilità, produzione e commerciabilità di un prodotto. Il ruolo del progettista industriale è dunque quello di sviluppare e concretizzare soluzioni per problemi di forma, utilizzabilità, ergonomia fisica, commercializzazione, sviluppo della marca, e vendite.La locuzione anglosassone industrial design, grazie alla distinzione terminologica, propria dell'inglese, tra design («progetto») e drawing («disegno») potrebbe essere dunque tradotta in italiano con progettazione; tuttavia l'espressione "disegno industriale" è la traduzione italiana comunemente accettata e ufficialmente adottata dall'Associazione per il Disegno Industriale (ADI), fondata nel 1956.Il progettista, designer in inglese, non viene comunque detto "disegnatore" (anche per non confonderlo con la figura di chi si limita a ripassare su carta da lucido il disegno di pezzi meccanici) e si preferisce usare il termine inglese. La definizione ufficiale di disegno industriale, coniata nel 2015 dalla World Design Organization (ex ICSID) in occasione della 29ª assemblea generale a Gwangju (Corea del Sud) può essere tradotta come segue: "Il disegno industriale è un processo strategico di risoluzione dei problemi che guida l'innovazione, crea il successo aziendale e porta a una migliore qualità della vita attraverso prodotti, sistemi, servizi ed esperienze innovative".
Con l'espressione design italiano si fa riferimento a tutte le forme di disegno industriale inventate e realizzate in Italia, compresa la progettazione di interni, la progettazione urbana, il design della moda e la progettazione architettonica.