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La Luger modello P08, (Pistole 1908) è una pistola semiautomatica azionata a rinculo con ritardo a ginocchiello che fu prodotta in svariati modelli e in svariate nazioni tra il 1898 e il 1948. Il brevetto originale fu registrato da Georg Luger come miglioramento della pistola semiautomatica Borchardt C93 e l'arma fu inizialmente prodotta con il nome Parabellum-Selbstladepistole, Borchardt-Luger System dalla Deutsche Waffen- und Munitionsfabriken (DWM). Il primo modello prodotto è universalmente noto come Modell 1900 Parabellum. La versione più tarda e meglio conosciuta è sicuramente la Luger P08 che fu prodotta principalmente dalla DWM, ma anche da altre importanti aziende come W+F Berne, Krieghoff, Simson, Mauser e Vickers. L'esercito svizzero fu il primo ad adottare una pistola Luger nel 1900. L'esercito tedesco adottò invece la versione P08 della Luger in calibro 9 × 19 mm Parabellum noto anche con il nome di 9 Luger. La P08 fu infine sostituita dalla Walther P38. La Luger è universalmente nota per l'uso che ne fu fatto dalle forze tedesche nella Prima e Seconda guerra mondiale, dalle forze armate della Repubblica di Weimar e infine dalla Volkspolizei della DDR. La P08 venne inizialmente offerta in calibro 7,65 mm Parabellum, anche se è diventata nota come l'arma per cui fu appositamente sviluppata la munizione 9 mm Parabellum, colloquialmente nota anche come 9 × 19 mm Luger. La pistola è stata usata in lavori di fantasia e finzione da personaggi tipicamente malvagi a causa della sua non tecnicamente corretta associazione con la Germania Nazista.
L'imperiale e regio esercito era l'esercito comune dell'Impero austriaco (succeduto nel 1806 al Sacro Romano Impero). Era detto in tedesco kaiserliche und königliche Armee (abbreviato in k.u.k. Armee) e in ungherese Császári és királyi hadsereg. L'imperiale e regio esercito fu costituito a seguito del compromesso del 15 marzo 1867 (Ausgleich), che suddivise in due realtà statali autonome i territori della corona d'Austria (Cisleitania) e quelli del Regno d'Ungheria (Transleitania). I due stati erano riuniti sotto la figura del capo dello Stato, imperatore d'Austria e re d'Ungheria, Francesco Giuseppe (1830-1916), il quale nella seconda metà del XIX secolo dedicò grandi attenzioni alle forze armate e le riorganizzò profondamente, per farne un apparato militare moderno e dotato di un'industria bellica all'avanguardia per i tempi.
Francesco Ferdinando Carlo Luigi Giuseppe d'Austria-Este (Graz, 18 dicembre 1863 – Sarajevo, 28 giugno 1914), fu arciduca della dinastia degli Asburgo in Austria ed erede al trono austro-ungarico. Fu duca titolare di Modena e Reggio. Il suo assassinio da parte di Gavrilo Princip a Sarajevo, città della Bosnia ed Erzegovina annessa all'Austria, rappresentò il pretesto impiegato dall'Impero austro-ungarico per dichiarare guerra alla Serbia, diventando quindi il casus belli della prima guerra mondiale.