Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La via Aquilia è stata una via consolare, fatta costruire dal proconsole romano Manlio Aquilio Gallo, dal quale prese il nome, nell'anno 65 a.C. Tale strada terminava a Reggio Calabria.
Di seguito l'elenco delle puntate del programma televisivo Passato e presente condotto da Paolo Mieli.
Manlio Cancogni (Bologna, 16 luglio 1916 – Marina di Pietrasanta, 1º settembre 2015) è stato uno scrittore, giornalista e insegnante italiano.
Il còrso (corsu o lingua còrsa) è un idioma appartenente alla famiglia indoeuropea ed è costituito dall'insieme dei dialetti italo-romanzi parlati in Corsica e nella Sardegna settentrionale, nelle varianti galluresi e turritane. Strettamente legato al toscano medievale e impiegato nei suoi dialetti come vernacolo locale a fianco dell'italiano, lingua ufficiale in Corsica fino al 1859, il corso era la parlata tipica anche dell'isola di Capraia fino al XX secolo.
Ciò che oggi s'intende con dialetto romanesco è un codice linguistico molto simile all'italiano, tanto da essere considerato spesso più una "parlata" (un accento) che un dialetto. Tipologicamente può essere considerato un dialetto nel senso anglo-francese, ma non nell'accezione italiana. Appartiene al gruppo dei dialetti mediani, ma diverge da essi in alcuni tratti tipicamente toscani, diffusi in città durante il Rinascimento dalle allora cospicue (e ricchissime) nationi toscane di stanza a Roma e dalla Corte papale. La sua grammatica perciò si discosta poco da quella italiana, fondata com'è appunto sul toscano, e un italofono può capire agevolmente gran parte di un discorso in romanesco. Specialmente nei parlanti appartenenti ai ceti più bassi, il romanesco presenta una ricchezza di espressioni e modi di dire decisamente notevole, in continuo sviluppo. La distanza che separa la varietà contemporanea di romanesco da quella consacrata nella letteratura dialettale classica (quella del Belli) va sempre più aumentando. Nei tempi attuali ricorre anche saltuariamente il termine neoromanesco, usato per indicare un gergo parlato nelle periferie romane che «si allontana notevolmente dalla parlata del centro per creare una sua lingua periferica, originale nella sapiente utilizzazione del gergo giovanile e nel frequente apporto di conii personali...».