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Diffusione dell'aikido in Italia

I periodi significativi di evoluzione, crescita e sviluppo dell'Aikido in Italia, sono scanditi da periodi ciascuno dei quali ha la sua caratteristica peculiare. Periodo precedente all'arrivo in Italia (1964) del M° Hiroshi Tada (vedi tabella).Sono gli anni della ricerca di un riferimento sicuro dal quale attingere la conoscenza dell'Arte. È il periodo degli entusiasmi pionieristici ed è ancora maggiormente orientato all'Aiki-budô (合気武道) degli anni quaranta e cinquanta di cui si era fatto portatore Salvatore Mergè (vedi tabella) al suo rientro in Italia dal Giappone, piuttosto che all'Aikido (合氣道) degli anni sessanta presentato in Italia solamente a partire dal 1959 con l'avvento della Sig.na Haru Onoda (vedi tabella) Periodo dal 1965 fino al 1978. Costituzione della Accademia nazionale Italiana d'Aikido Aikikai d'Italia (1970), fondazione delle riviste associative che consentono un più efficace proselitismo (1972), conseguimento del riconoscimento della persona giuridica all'Aikikai d'Italia da parte dello Stato Italiano (con la denominazione ufficiale di "Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese")È il periodo responsabile di un salto di qualità nella pratica aikidoistica italiana dovuta all'arrivo del M° Hiroshi Tada e vede una sensibile diffusione dell'aikido sul territorio e conseguente sensibile crescita numerica degli aikidoisti italiani. Periodo dal 1979 al 2004. Negli anni che seguono l'erezione ad Ente Morale dell'Aikikai d'Italia da parte dello Stato Italiano, inizia una fase di crescita numerica conseguente alla maggiore capacità e possibilità dell'Ente di comunicare ed interagire ai massimi livelli istituzionali nel tessuto sociale italiano. Questi anni si caratterizzano per il definitivo consolidamento della struttura organizzativa e didattica dell'Aikikai d'Italia, conseguente all'erezione in Ente Morale.. L'attività della più importante organizzazione aikidoistica italiana entra a regime focalizzandosi sulla propria gestione interna organizzativa e sull'interazione con le federazioni europea ed internazionale (la F.E.A. e la I.A.F.) da cui essa gerarchicamente dipende.Il fenomeno della frammentazione dell'aikido in varie e sempre più numerose organizzazioni di pratica aikidoistica, inizia a diventare sensibile anche in Italia. Periodo contemporaneo a partire dal 2004. A partire da questa data, da un lato si assiste ai decessi di alcuni aikidoisti italiani pionieri storici dell'aikido in seno all'Aikikai d'Italia ed all'insorgere di un gravissimo impedimento di salute che ha colpito l'insegnante giapponese Hideki Hosokawa da decenni dislocato in Italia, dall'altro lato si assiste al raggiungimento di gradi dan elevati (5° dan ed oltre) da parte di numerosi aikidoisti italiani. Questi eventi segnano l'avvio di un profondo riassetto degli equilibri di potere e gerarchici all'interno dell'Aikikai d'Italia.Nel frattempo, mentre l'Aikikai d'Italia compiva questo suo ultraquarantennale percorso ricco di positivi sviluppi, altre organizzazioni di pratica aikidoistica nascevano dall'occasionale distacco di aikidoisti provenienti dall'Aikikai d'Italia, crescendo e sviluppandosi a loro volta sul territorio italiano con alterne fortune fino a raggiungere anch'esse, nell'ultimo periodo contemporaneo, la loro piena maturità come organizzazioni di pratica aikidoistica, talune mantenendosi subordinate all'Aikikai Foundation del Giappone, altre rendendosi indipendenti da essa.

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