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Eva (in ebraico: חַוָּה?) è il nome che Adamo, primo uomo secondo la Genesi 3,20, ha dato alla sua compagna dopo che l'aveva chiamata "donna". La Bibbia dà di questi due nomi un'etimologia popolare. Eva viene fatto derivare da "vivente" o "che suscita la vita" (Madre dell'umanità). Il nome "donna" (‘iššhāh) viene considerato come forma femminile di ‘išh (= uomo). L'intendere donna come "uom-a" indica una relazione essenziale: sia per origine che per finalità, la donna costituisce una unità con l'uomo. A ciò allude anche il racconto di Genesi 2,18-22, secondo cui la donna è tratta dal fianco del primo uomo. È venerata come santa della Chiesa cattolica, che la considera un personaggio realmente vissuto.
La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale edificio di culto della città di Como, chiesa madre della diocesi omonima. Situata vicino al lago, rappresenta uno dei più ragguardevoli monumenti dell'Italia settentrionale. All'interno sono custoditi arazzi del XVI e XVII secolo, eseguiti a Ferrara, Firenze e Bruxelles, e dipinti cinquecenteschi di Bernardino Luini e Gaudenzio Ferrari.
La coscienza è una funzione generale della capacità umana di conoscere, la coscienza morale è l'applicazione di questa funzione alla conoscenza di aspetti etici. Nell'etica, che presuppone l'esistenza di valutazioni a quella di un soggetto osservatore in cui queste possano formarsi ed esistere, la coscienza morale viene indicata come la capacità di distinguere il bene e il male e di agire di conseguenza. Essa viene legata indissolubilmente alla capacità del soggetto di giudicare sé stesso e indirizzare i propri comportamenti, e al conseguente sentimento di soddisfazione o di colpa. Al tempo stesso tale concetto presuppone una legge morale assoluta, alla quale la coscienza attinga il proprio giudizio, la quale alberghi nel fondo dell'anima di ciascun individuo, come una verità data. Perciò il concetto di coscienza morale, caro alla filosofia cartesiana e in generale al pensiero spiritualista, è invece trascurato dalle correnti materialiste, che preferiscono interpretare la coscienza in chiave psicologica, psicofisica e neurofisiologica.