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Direttiva bassa tensione

La direttiva 2014/35/UE del Parlamento europeo e del Consiglio europeo del 26 febbraio 2014 , nota agli addetti ai lavori come Direttiva Bassa Tensione o Direttiva LVD (dall'acronimo inglese Low Voltage Directive), concerne il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione. Tale direttiva è una delle più antiche direttive del mercato unico europeo adottate dall'Unione europea prima del "Nuovo approccio" o "approccio globale" e la sua validità è riconosciuta nell'ambito di tutto il mercato unico europeo allargato (ovvero il mercato unico europeo con l'estensione ai paesi EFTA.: Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein) La direttiva prevede obiettivi comuni nel contesto delle norme di sicurezza, assicurando che il materiale elettrico approvato da un paese membro dell'Unione Europea sia conforme per l'uso a cui è destinato in tutti gli altri paesi dell'UE. La Direttiva Bassa Tensione non definisce alcuno standard tecnico specifico, ma fa riferimento esplicito alle norme tecniche IEC/ISO EN alle quali i produttori di prodotti elettrici devono rigorosamente attenersi. I prodotti conformi alla Direttiva Bassa Tensione ed a tutte le altre norme e direttive pertinenti il prodotto stesso devono obbligatoriamente essere contrassegnati con la marcatura CE per indicarne la conformità (da non confondere con l'acronimo CEE). La conformità è asserita dal produttore con la dichiarazione di conformità CE (allegato IV della direttiva 2014/30/UE e la norma ISO/IEC 17050-1:2004 e successivi aggiornamenti) e ne conserva copia nel fascicolo tecnico del prodotto sulla base dell'articolo 4 dell'Allegato IV della Direttiva Bassa Tensione. La direttiva 2014/35/UE è stata recepita in Italia dal Decreto Legislativo n.86 del 19 maggio 2016.

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