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L'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (in russo: Сою́з Сове́тских Социалисти́ческих Респу́блик, СССР?, traslitterato: Sojuz Sovetskih Socialističeskih Respublik, SSSR; /sʌjus sʌ'vʲɛtskɪx səʦɪəlɪ'stiʧɪskɪx rʲɪ'spublɪk/), acronimo URSS e in forma abbreviata Unione Sovietica (in russo: Сове́тский Сою́з?, traslitterato: Sovetskij Sojuz, /sʌ'vʲɛtskɪj sʌjus/), fu uno Stato federale che si estendeva tra Europa orientale e Asia settentrionale, nato il 30 dicembre 1922 sulle ceneri dell'impero russo dopo la guerra civile russa e scioltosi ufficialmente il 26 dicembre 1991. Era composto di 15 repubbliche socialiste, la più grande delle quali era la Russia, a sua volta suddivisa in repubbliche autonome federate. La distanza tra i suoi due punti estremi orientale e occidentale era superiore ai 10 000 chilometri (più di 90 gradi di longitudine); il suo punto più occidentale era l'Oblast' di Kaliningrad (oggi in Russia), al confine con la Polonia, e quello più orientale il capo Dežnëv sullo stretto di Bering, che lo divideva dal continente nordamericano distante circa 80 chilometri. In particolare, una sua isola nello stretto, la Grande Diomede, dista solo 3 km dalla Piccola Diomede, appartenente agli Stati Uniti d'America: si trattava della distanza minore tra le due superpotenze militari dell'epoca. Era il Paese più esteso del mondo con 22 402 000 km² di superficie, pari a un sesto delle terre emerse, nonché il Paese più esteso d'Asia e d'Europa, per ciascuna delle parti di competenza continentale.Dopo la vittoria conseguita contro le potenze dell'Asse nella seconda guerra mondiale divenne una superpotenza economica e militare, riuscendo a imporre il suo sistema politico e sociale anche fuori dei confini nazionali, soprattutto in Europa orientale. Il suo scontro con il blocco occidentale guidato dagli Stati Uniti d'America, l'altra superpotenza emersa all'epoca, portò alla guerra fredda, conclusa formalmente con la dissoluzione dell'Unione Sovietica. La Russia è subentrata all'URSS alla fine degli anni novanta nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nel G8, ed ha raccolto gran parte dell'eredità militare e geopolitica sovietica. La lista delle repubbliche costituenti la federazione subì nel corso del tempo numerose variazioni. Negli anni precedenti il suo scioglimento ne facevano parte quindici repubbliche. La più grande per superficie, economia e popolazione e la più importante sul piano politico era la Russia. Anche il territorio dell'Unione Sovietica subì vari mutamenti e nel periodo più recente corrispondeva approssimativamente a quello del tardo Impero russo, senza tuttavia Alaska, Finlandia e Polonia. L'organizzazione politica del Paese prevedeva un solo partito politico ufficialmente riconosciuto, il Partito Comunista dell'Unione Sovietica (PCUS), guidato da un segretario generale e dal politburo.
Con l'espressione leader dell'Unione Sovietica sono indicati coloro che nel corso della storia dell'URSS hanno detenuto de facto una posizione individuale di vertice, pur essendo il sistema sovietico improntato al principio della leadership collettiva.
Le Repubbliche dell'Unione Sovietica, o semplicemente Repubbliche dell'Unione (in russo: Союзные республики CCCР, Sojuznye respubliki SSSR?), formalmente Repubbliche socialiste sovietiche, in sigla RSS (Советские сочиалистические республики, ССР, Sovetskie socialističeskie respubliki, SSR), erano gli Stati federati che componevano l'Unione Sovietica. Erano tutte repubbliche socialiste e tutte, con l'eccezione della RSFS Russa, avevano il proprio Partito comunista, facente parte del Partito Comunista dell'Unione Sovietica. Nel ventunesimo secolo sono tutti stati indipendenti; 10 di loro aderiscono alla Comunità degli Stati Indipendenti; non vi hanno aderito Estonia, Lettonia e Lituania, mentre sono successivamente uscite dalla Comunità la Georgia (nel 2003, a seguito della Rivoluzione delle Rose) e l'Ucraina (nel 2014, parallelamente alle manifestazioni dell'Euromaidan, alla crisi della Crimea del 2014 e alla guerra del Donbass).
Il Partito Comunista dell'Unione Sovietica, noto anche con l'acronimo PCUS (in russo: Коммунистическая партия Советского Союза, КПСС?, traslitterato: Kommunističeskaja partija Sovetskogo Sojuza, KPSS), è stato un partito politico di orientamento marxista.Nato come corrente bolscevica del Partito Operaio Socialdemocratico Russo nel 1903, si sviluppò successivamente come partito autonomo e fu protagonista dei moti rivoluzionari che interessarono l'Impero russo nella prima parte del XX secolo fino a guidare con successo la Rivoluzione d'ottobre del 1917, a seguito della quale avviò la trasformazione della Russia in uno Stato socialista e diede vita all'Unione Sovietica (dicembre 1922).Considerandosi avanguardia del proletariato nella fase transitoria di costruzione del socialismo prima e del comunismo poi, il partito rivestì il ruolo di guida del Paese, all'interno della base teorica costituita dall'ideologia marxista-leninista, vista come fondamento scientifico della trasformazione rivoluzionaria della società. Fu inoltre punto di riferimento del movimento socialista mondiale nell'ambito dell'Internazionale Comunista (1919-1943) e, dopo la vittoria nella seconda guerra mondiale, nel contesto della guerra fredda.Il ruolo centrale del partito nella politica dell'URSS venne esplicitato nella Costituzione sovietica del 1936 e in modo ancora più netto in quella del 1977, che pose la descrizione della funzione dirigente del PCUS tra i principi fondamentali. Il partito perse il monopolio del potere politico nel 1990 durante il periodo della perestrojka, quando vennero tentate riforme finalizzate al rafforzamento dell'apparato istituzionale, e cessò la propria attività l'anno successivo nella fase di dissoluzione dell'Unione Sovietica.Il PCUS assunse la propria denominazione definitiva a partire dal 1952, mentre fino al 1918 si chiamò Partito Operaio Socialdemocratico Russo (bolscevico), in sigla POSDR(b); dal 1918 al 1925 Partito Comunista Russo (bolscevico), o PCR(b); e dal 1925 al 1952 Partito Comunista di tutta l'Unione (bolscevico), o PCU(b).
L'Inno dell'Unione Sovietica (in russo: Гимн Советского Союза?, traslitterato: Gimn Sovetskogo Sojuza; dal 1977 al 1991: Inno dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, in russo: Гимн Союза Совéтских Социалистических Республик?) fu adottato come inno nazionale dall'Unione Sovietica, in sostituzione de "L'Internazionale", il 15 marzo 1943, nella convinzione che i soldati dell'Armata Rossa sarebbero stati più motivati da un inno dedicato alla loro nazione piuttosto che a un movimento di respiro globale. La musica fu composta da Aleksandr Aleksandrov sul testo di Sergej Michalkov e Gabriel El-Registan. L'opera fu ispirata all'inno del Partito bolscevico, composto da Vasilij Lebedev-Kumač nel 1939.
La storia della Russia è la storia del popolamento umano nei vasti territori che oggi compongono (o hanno composto nel passato) lo Stato russo; vale a dire, oltre alla Russia europea centro-occidentale (che si delineò successivamente come "cuore" dello Stato russo), l'Asia centrale, il Caucaso, la Siberia, l'Estremo Oriente russo e tutte le terre situate lungo la estesissima linea costiera del mar Glaciale Artico.
La Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa (in russo: Росси́йская Сове́тская Федерати́вная Социалисти́ческая Респу́блика?, traslitterato: Rossijskaja Sovetskaja Federativnaja Socialističeskaja Respúblika), detta anche Repubblica Socialista Federata Sovietica Russa, RSFS Russa o RSFSR, fu la più estesa e più popolosa delle quindici ex repubbliche sovietiche e diventò l'odierna Russia dopo il collasso dell'Unione Sovietica. Lo Stato fu istituito il 7 novembre 1917, succedendo alla breve Repubblica russa, come prima e più importante conseguenza politica della rivoluzione d'ottobre. Il 10 luglio 1918 la Costituzione sovietica del 1918 fu accettata ed entrò in vigore. Entrò a far parte dell'Unione Sovietica nel 1922, un evento poi pienamente formalizzato dalla Costituzione sovietica del 1924. In Occidente si parla spesso di "Russia bolscevica" per riferirsi a questo Stato nel periodo tra il 1917 e il 1922, mentre documenti russi dell'epoca riportano la dicitura Repubblica Russa (Российская Республика, Rossijskaja Respublika) e Repubblica Sovietica (Советская Республика, Sovetskaja Respublika). La Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa si staccò dall'Unione Sovietica il 12 novembre 1991, un mese e quattordici giorni prima che l'Unione Sovietica stessa si disgregasse. Proprio in seguito a quest'evento la Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa ripudiò il sistema socialista e affrontò una dura epoca di riforme, prima di tutto nel nome: l'attuale nome di Federazione Russa si deve a Boris El'cin, il quale ne fu il primo presidente federale dopo aver ricoperto la carica di presidente del Presidium. La Comunità degli Stati Indipendenti, fondata poco dopo la rottura dell'Unione Sovietica, riunì in modo abbastanza elastico le ex repubbliche sovietiche, fatta eccezione per Estonia, Lettonia e Lituania. Il 25 dicembre 1991, dopo il crollo dell'Unione Sovietica, la repubblica venne ufficialmente rinominata in Federazione Russa. Ancora oggi il termine Russia è utilizzato universalmente per riferirsi allo stato.
Il putsch di agosto (in russo: А́вгустовский путч?, traslitterato: Ávgustovskij putč) fu un tentato colpo di Stato in Unione Sovietica nel 1991, organizzato da parte di alcuni membri del governo sovietico per deporre il presidente Michail Gorbačëv e prendere il controllo della nazione. Il fallimento del putsch rafforzò la figura di Boris Nikolaevič El'cin, Presidente del Presidium del Soviet Supremo della RSFS Russa, il quale vi si era schierato contro, e che successivamente bandì il PCUS e si fece promotore del processo di dissoluzione dell'Unione Sovietica, che avvenne il 26 dicembre dello stesso anno.
L'economia dell'Unione Sovietica è stata la seconda del mondo per volume, dal 1945 al 1991. Basata su un sistema di proprietà statale e di pianificazione amministrativa, fu la più grande forma di economia pianificata della storia contemporanea. Il primo grande progetto di pianificazione economica fu il piano Goelro, introdotto nel 1920 e realizzato nelle linee base entro il 1931. Includeva la costruzione di una rete di 30 impianti elettrici regionali, tra cui 10 idroelettrici, e numerose aziende industriali di stato alimentate proprio da questi impianti. Il Goelro diventò il prototipo dei successivi piani quinquennali. Dal 1928 al 1991, tutto il corso dell'economia fu guidato da piani di sviluppo. L'URSS divenne uno dei principali fornitori di prodotti industriali, soprattutto nei settori metallurgico, chimico, bellico ed aerospaziale, ma accusava un pesante ritardo nella produzione di beni di consumo durevoli. Dopo lo scioglimento dell'URSS nel 1991 in seguito alle riforme di Michail Gorbačëv, molte delle 15 ex repubbliche sovietiche hanno smantellato l'economia di stato ed avviato una difficile transizione verso quella privata.