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La diocesi di Pistoia (in latino: Dioecesis Pistoriensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Firenze appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 217.600 battezzati su 222.130 abitanti. È retta dal vescovo Fausto Tardelli.
Corsanico (Curtis Anicii) è una frazione del Comune di Massarosa nella provincia di Lucca. Le sue origini romane risalgono al 150 a.C. circa e il nome deriva dai proprietari terrieri che la colonizzarono. Le località principali sono: Vitiano, Casesi, La Chiesa, Castellare, Campisano, Botrici. Nella Chiesa di San Michele è presente un organo monumentale, costruito fra il 1602 e il 1606. Utilizzato per concerti organizzati dall'Associazione culturale Amici della Musica d'Organo Vincenzo Colonna, il 2 luglio 2005, alla presenza del Presidente del Senato Marcello Pera, si è tenuta la serata inaugurale dopo il restauro dello strumento. La Pieve di S. Michele Arcangelo costruita nel XII secolo, in stile romanico, conserva la torre campanaria, divenuta monumento nazionale. Vi è inoltre l'antico Oratorio di San Michele, di fronte al monumento dei caduti, proprio nel centro del paese. Corsanico è sede della festa religiosa chiamata popolarmente Dolorosa, in omaggio alla Vergine Addolorata, che si celebra la prima domenica di Maggio dal 1700, evento folcloristico che vede portata in processione la statua d'argento della Madonna, commissionata nel 1775 dalla comunità di Corsanico all'argentiere lucchese Salvatore Strambi. Sono presenti anche associazioni di volontariato e, ufficialmente dal 1982, la Corale S. Michele Arcangelo, apparsa su Rai 1 il 14 ottobre 1979 e il 30 dicembre 2001, mentre prestava servizio nelle S.S. Messe domenicali trasmesse dalla Pieve di San Michele Arcangelo di Corsanico.
La chiesa di San Sisto si trova tra via Pasquale Paoli e via Corsica, nei pressi di Piazza dei Cavalieri a Pisa.
Cesario, o Cesareo (Nordafrica, I secolo – Terracina, II secolo), è stato un diacono e martire della Chiesa, venerato come santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Secondo la tradizione sarebbe stato figlio di cittadini romani discendenti dalla rinomata Gens Iulia, stanziata a Cartagine durante la riorganizzazione dei territori africani da parte di Gaio Giulio Cesare. Convertito al cristianesimo e divenuto diacono, si è dedicato all'evangelizzazione. Nel corso di un viaggio verso Roma, Cesario è approdato a Terracina, dove - al tempo dell'imperatore Marco Ulpio Nerva Traiano - ha subito il martirio, chiuso in un sacco e gettato nel mare, per aver protestato contro una macabra usanza pagana. A partire dal IV secolo, a seguito della traslazione delle sue spoglie da Terracina alla Domus Augustana sul colle Palatino, San Cesario è stato uno dei martiri più celebri e venerati a Roma (una celebrità confermata dal fatto che gli vennero dedicati molti santuari, oratori e monasteri); il suo nome è servito per soppiantare il culto pagano di Giulio Cesare, dell'imperatore Cesare Ottaviano Augusto e dei Divi Cesari (gli imperatori romani). In tal modo, San Cesario ha annunciato il nuovo carattere cristiano della potenza dei Cesari e il suo oratorio sul Palatino, nel cuore della Roma antica, è servito come punto di riferimento per la cristianizzazione dell'Impero. Il culto del santo è molto diffuso nel mondo, intensificato attraverso le varie traslazioni delle sue reliquie, donate dai papi, imperatori, re, santi, Padri della Chiesa, vescovi, duchi e cavalieri.
Benozzo Gozzoli, Benozzo di Lese di Sandro (Firenze, 1420 circa Pistoia, 4 ottobre 1497), stato un pittore italiano.
L'abbazia di San Michele Arcangelo a Passignano è un monastero della Congregazione vallombrosana situato nel territorio delle colline del Chianti, in località Passignano, nel comune di Barberino Tavarnelle, nella città metropolitana di Firenze. Il monastero adottò la regola vallombrosana già nell'XI secolo per opera di Giovanni Gualberto, che qui morì nel 1073. Più volte distrutto e ricostruito, oggi appare più come un castello che come una comunità monastica. Il complesso monastico appare ancora oggi racchiuso all'interno della cortina muraria quattrocentesca a pianta quadrangolare con torri d'angolo ma sono evidenti le integrazioni neogotiche realizzate alla fine del XIX secolo quando, soppressa la comunità monastica, venne trasformato in una villa. La chiesa abbaziale, a pianta a croce latina, è stata quasi interamente ricostruita dalla seconda meta del XVI secolo e internamente affrescata dal Passignano e da Alessandro Allori. Il complesso monastico dal 1986 è tornato di proprietà dei monaci vallombrosani.