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Andrea di Bartolo di Bargilla, detto Andrea del Castagno (Castagno, 1421 – Firenze, 1457), è stato un pittore italiano. Fu uno dei protagonisti della pittura fiorentina nei decenni centrali del XV secolo, assieme a Beato Angelico, Filippo Lippi, Domenico Veneziano e Paolo Uccello. Il suo stile personalissimo fu influenzato da Masaccio e Donatello, dei quali sviluppò in particolare la resa prospettica, il chiaroscuro plastico, che drammatizzò con l'uso di tinte più scure, e il realismo delle fisionomie e dei gesti, talvolta così esasperato da raggiungere esiti espressionistici. A Firenze la sua lezione fu solo in parte capita e recepita, mentre si sviluppava, in età laurenziana, un gusto prevalentemente legato alla ricercatezza del disegno e a un accordo elegante di tinte chiare. Fu invece a Ferrara che l'opera di Andrea del Castagno venne ulteriormente sviluppata, ponendo le basi per la scuola locale di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de' Roberti.
L'Ultima cena è un affresco (453 x975 cm) di Andrea del Castagno, databile al 1445-1450 circa e conservato nel Museo del Cenacolo di Sant'Apollonia a Firenze. Coronata dalle scene della Resurrezione, Crocifissione e Compianto, di queste ultime, staccate e ricollocate in loco, si conservano anche le sinopie sulla parete opposta.
La storia della pittura è una branca della storia dell'arte che si occupa di dipinti e, più in generale, di opere d'arte bidimensionali realizzate con tecniche legate al disegno e alla stesura di colori. Dalla preistoria fino al mondo contemporaneo, ha rappresentato una continua tradizione tra le più diffuse e significative nell'ambito delle arti figurative, che abbraccia un po' tutte le culture e i continenti. Fino al XX secolo, in Europa e nei paesi da essa influenzati, la rappresentazione pittorica ha avuto principalmente soggetti "figurati", cioè rappresentanti caratteristiche e attività umane, tutt'al più temi religiosi, simbolici e trascendenti, mentre nel XX secolo si sono sviluppati approcci più astratti e concettuali, con la sperimentazione di nuove tecniche in ricerca di nuovi orizzonti. Lo sviluppo della pittura orientale ha avuto un corso proprio, parallelo a quello occidentale, non senza però punti di contatto, soprattutto a partire dell'evo moderno. L'arte africana, islamica, indiana, cinese, e giapponese hanno avuto tutte influenze significative sull'arte occidentale e viceversa.
Paolo di Dono, ovvero Paolo Doni, detto Paolo Uccello (Pratovecchio, 15 giugno 1397 – Firenze, 10 dicembre 1475), è stato un pittore e mosaicista italiano. Fu tra i protagonisti della scena artistica fiorentina della metà del XV secolo. Secondo quanto racconta Vasari nelle sue Vite, Paolo Uccello «non ebbe altro diletto che d'investigare alcune cose di prospettiva difficili e impossibili», sottolineando il suo tratto più immediatamente distintivo, cioè l'interesse, quasi ossessivo, per la costruzione prospettica. Questa caratteristica, unita con l'adesione al clima fiabesco del gotico internazionale, fa di Paolo Uccello una figura di confine tra i due mondi figurativi, secondo un percorso artistico tra i più autonomi del Quattrocento. Secondo Vasari fu soprannominato "Paolo Uccelli" perché amava soprattutto dipingere animali, e in particolare gli uccelli: avrebbe amato dipingerli per decorare la propria casa, non potendo permettersi animali veri.
La Pala di Santa Lucia de' Magnoli (Sacra conversazione coi santi Francesco, Giovanni Battista, Zanobi e Lucia) di Domenico Veneziano è una tempera su tavola (210–215 cm), conservata agli Uffizi di Firenze e databile al 1445 circa. È firmata OPVS DOMINICI DE VENETIIS HO[C] MATER DEI MISERERE MEI DATVM EST sul gradino inferiore. La pala è l'opera più importante per comprendere il ruolo fondamentale di Domenico nella pittura rinascimentale fiorentina, dopo la perdita del ciclo di affreschi che realizzò nella chiesa di Sant'Egidio con Andrea del Castagno.
Il Museo di San Marco è un museo statale italiano; ha sede nella parte monumentale di un antico convento domenicano sito in piazza San Marco a Firenze. La fama del museo, la cui architettura è un capolavoro rinascimentale, si deve soprattutto alla presenza di opere di Beato Angelico, presenti in tanti ambienti del convento. Un'ala è dedicata alla scuola di San Marco (Fra' Bartolomeo, Mariotto Albertinelli e i loro allievi), che pure vissero a lavorarono qui, mentre un'altra ospita il lapidario e i resti di edifici demoliti nel periodo del Risanamento di Firenze capitale. Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Toscana, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.
Il Ciclo degli uomini e donne illustri è un'opera ad affresco di Andrea del Castagno, realizzata tra il 1448 e il 1451 nella villa Carducci di Legnaia presso Firenze, per il gonfaloniere di Giustizia Filippo Carducci. Oggi è divisa tra la Galleria degli Uffizi (affreschi staccati dei pannelli degli uomini e donne illustri) e la villa stessa, dove restano l'impostazione architettonica generale e una Madonna col Bambino sotto una tenda a padiglione retta da angeli, accanto ai quali figurano un Adamo ed Eva. Gli affreschi staccati, riportati su tela e poi su gesso, misurano in media 250x150 cm.
Benozzo Gozzoli, Benozzo di Lese di Sandro (Firenze, 1420 circa Pistoia, 4 ottobre 1497), stato un pittore italiano.
L'arte del Rinascimento si sviluppò a Firenze a partire dal Quattrocento al Cinquecento, e da qui si diffuse nel resto d'Italia e poi in Europa, fino ai primi decenni del XVI secolo, periodo in cui ebbe luogo il "Rinascimento maturo" con le esperienze di Leonardo da Vinci, Michelangelo Buonarroti e Raffaello Sanzio.