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L'elisir d'amore è un'opera lirica di Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani. Si compone di due atti, il primo composto da dieci scene e il secondo da nove. Andò in scena per la prima volta il 12 maggio del 1832 al Teatro della Cannobiana di Milano. Romani derivò il libretto dal testo Le Philtre (Il filtro), scritto l'anno prima da Eugène Scribe per il compositore Daniel Auber. Alla prima scena cantarono Sabina Heinefetter (nel ruolo di Adina), Giuseppe Frezzolini (Dulcamara), Henry Bernard Dabadie (Belcore), Giovan Battista Genero (Nemorino) e Marietta Sacchi (Giannetta) diretti da Alessandro Rolla. Donizetti ebbe a disposizione solo quattordici giorni per consegnare il lavoro e sette a Romani per adattare il testo di Scribe. Nonostante la gravosissima pressione, riuscì a confezionare uno degli esempi più alti dell'opera comica ottocentesca. Definita in partitura «melodramma giocoso», in essa trova spazio anche l'elemento patetico, che raggiunge la punta più alta nel brano più noto, l'aria Una furtiva lagrima. Fin dal suo apparire ebbe un grande successo, con trentadue repliche consecutive. A farla immediatamente amare è in particolare l'inventiva melodica donizettiana, che sposa a meraviglia la vena buffa dell'opera e che è talvolta velata di malinconia, in particolare, come detto, nell'aria più celebre.
Il barile di Amontillado (in inglese: The Cask of Amontillado o The Casque of Amontillado) è un racconto breve scritto da Edgar Allan Poe e pubblicato per la prima volta sul numero di novembre 1846 di Godey's Lady's Book. La storia è probabilmente ambientata in una non identificata città italiana o comunque europea; anche l'anno non è specificato, per quanto alcuni riferimenti letterari spingano a collocarla fra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo; tema centrale è l'atroce vendetta che il narratore infligge ad un suo conoscente, colpevole di averlo insultato con qualche azione sconosciuta al lettore. Come in altri lavori di Poe, la trama si sviluppa intorno ad una persona che viene sepolta viva. Come accade ne Il gatto nero e ne Il cuore rivelatore, anche in questo caso le vicende sono narrate secondo la prospettiva dell'assassino.
Filippo Romolo Neri (Firenze, 21 luglio 1515 Roma, 26 maggio 1595) stato un presbitero, educatore e attivista italiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Fiorentino d'origine, si trasfer , ancora molto giovane, a Roma, dove decise di dedicarsi alla propria missione evangelica in una citt corrotta e pericolosa, tanto da ricevere l'appellativo di secondo apostolo di Roma . Radun attorno a s un gruppo di ragazzi di strada, avvicinandoli alle celebrazioni liturgiche e facendoli divertire, cantando e giocando senza distinzioni tra maschi e femmine, in quello che sarebbe, in seguito, divenuto l'Oratorio, ritenuto e proclamato come vera e propria congregazione da papa Gregorio XIII nel 1575. Per il suo carattere burlone, fu anche chiamato il santo della gioia o il giullare di Dio . Alla sua vita e ai suoi detti sono ispirati State buoni se potete, film del 1983 di Luigi Magni dove Filippo interpretato da Johnny Dorelli, un omonimo album del cantautore Angelo Branduardi, colonna sonora di detto film, e uno sceneggiato televisivo del 2011 Preferisco il Paradiso, di Giacomo Campiotti e interpretato da Gigi Proietti.
Il cuculo (Cuculus canorus Linnaeus, 1758) è un uccello della famiglia Cuculidae. È voce onomatopeica che deriva dal verso caratteristico "cu-cu, cucù" di questo uccello che in alcune regioni italiane è chiamato cucco, cucù, cuccù oppure cucu. La pronuncia tradizionalmente preferita della parola è [kuˈkuːlo], ma oggi prevale la variante sdrucciola [ˈkuːkulo].
Un ciarlatano o imbonitore è una persona che esercita pratiche da guaritore, o si approfitta in modo simile della buona fede delle persone, allo scopo di ottenere denaro o altri vantaggi grazie a false promesse.
Alessandro Corbelli (Torino, 21 settembre 1952) è un baritono italiano.