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Certaldo (pronuncia: /ʧerˈtaldo/, Čettàrdo nel vernacolo locale) è un comune italiano di 15 868 abitanti della città metropolitana di Firenze, celebre per essere stato il luogo di nascita e di morte del poeta e scrittore Giovanni Boccaccio. Situato al centro della Val d'Elsa, ospita numerosi edifici di interesse storico, culturale e artistico.
Volterra è un comune italiano di 10 000 abitanti della provincia di Pisa in Toscana. La città, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, è stata una delle principali città-stato della Toscana antica (Etruria), fu sede nel medioevo di un'importante signoria vescovile avente giurisdizione su un'ampia parte delle Colline toscane. Conserva un centro storico di origine etrusca (di quest'epoca rimangono la ben conservata porta all'Arco; la porta Diana, che conserva i blocchi degli stipiti; gran parte della cinta muraria, costruita con ciclopici blocchi di pietra locale; l'acropoli, dove sono presenti le fondamenta di due templi, vari edifici ed alcune cisterne; diversi ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti), con rovine romane (fra tutte il Teatro ad emiciclo) ed edifici medievali come la cattedrale, la Fortezza Medicea e il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, nel centro città. Volterra è candidata per il titolo di Capitale italiana della cultura 2022 ed è stata designata tra le dieci città finaliste.
La strage di Forno fu l'uccisione di sessantotto persone avvenuta il 13 giugno 1944 a Forno, in provincia di Massa, ad opera di reparti dell'esercito tedesco unitamente a reparti della Xª MAS al comando di Umberto Bertozzi che si distinse per crudeltà e accanimento, come rappresaglia per la precedente occupazione del paese e la proclamazione della “Repubblica libera di Forno” da parte di partigiani avvenuta il 9 giugno 1944.Reparti delle SS affiancate da unità della X MAS, uccisero 72 persone e 19 agosto, varcate le Apuane, le SS si spinsero nel comune di Fivizzano (Massa Carrara), seminando la morte fra le popolazioni inermi dei villaggi di Valla, Bardine e Vinca, nel comune di Fivizzano. Nel giro di cinque giorni uccisero oltre 340 persone, mitragliate, impiccate, financo bruciate con i lanciafiamme. Cinquantuno civili furono avviati nei campi di concentramento in Germania, dodici rimasero uccisi: due bruciati nella locale caserma dei carabinieri mentre dieci durante l'operazione di assalto al paese Tra le vittime partigiane figura il comandante Marcello Garosi che, rimasto senza munizioni, preferì morire suicida sparandosi l'ultimo colpo piuttosto che consegnarsi al nemico, mentre cinquantasei furono i fucilati tra cui anche il maresciallo ordinario dei Carabinieri della locale stazione, Ciro Siciliano, Medaglia d'oro al merito civile, accusato di collaborazionismo con le bande partigiane per aver consegnato ai partigiani la caserma dei carabinieri e avervi fraternizzato.
La strage dell'Italicus fu un attentato terroristico di tipo dinamitardo compiuto nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974 sul treno Italicus, mentre questo transitava presso San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna. Nell'attentato morirono 12 persone. È considerato uno dei più gravi attentati verificatisi negli anni di piombo, assieme alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, alla strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Per la strage dell'Italicus, come per le altre stragi, furono incriminati come esecutori diversi esponenti del neofascismo italiano, ma l'iter processuale si è concluso con l'assoluzione degli imputati. L'attentato si colloca nella fase finale della strategia stragista portata avanti dall'estrema destra, con l'intento di destabilizzare il paese e favorire un intervento dei militari: In primavera, nel momento di maggiore tensione, iniziò una serie di attentati terroristici, via via sempre più gravi, rivendicati da Ordine Nero. In Toscana, il 21 aprile, si ebbe l’attentato di Vaiano, primo attacco alla linea Ferroviaria Firenze-Bologna. Seguì a Brescia la gravissima strage di Piazza della Loggia, poi a Pian del Rascino la sparatoria cui perse la vita Giancarlo Esposti, il quale – secondo quanto Sergio Calore avrebbe appreso dal Signorelli, dal Concutelli e dal Fachini era in procinto di recarsi a Roma per attentare alla vita del presidente della Repubblica, colpendolo spettacolarmente a fucilate durante la parata del 2 giugno. Può pensarsi che ognuno di questi fatti fosse fine a se stesso? Gli elementi raccolti consentono di dare una risposta decisamente negativa. Gli attentati erano tutti in funzione di un colpo di stato previsto per la primavera-estate ’74, con l’intervento «normalizzatore» di militari in una situazione di tensione portata ai grandi estremi. E valga il vero. Sergio Calore, nell’interrogatorio del 28 maggio 1985 al giudice istruttore di Bologna, riferisce che il Signorelli dall’autunno ’73 gli aveva parlato di un colpo di stato che avrebbe dovuto aver luogo nella primavera-estate ’74 con l’appoggio di ufficiali «nazionalsocialisti» di stanza nel settore del Nordest. A tale strategia, come accertato dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle stragi, se ne sovrapponevano altre che miravano a usare politicamente la paura del golpe. Stando a quanto affermato nel 2004 dalla figlia Maria Fida, Aldo Moro, all'epoca Ministro degli Esteri, si sarebbe dovuto trovare a bordo del treno, ma pochi minuti prima della partenza venne raggiunto da alcuni funzionari del Ministero che lo fecero scendere per firmare alcuni documenti..
Arnolfo di Cambio, noto anche come Arnolfo di Lapo (Colle di Val d'Elsa, 1235 circa Firenze, 8 marzo 1302 circa), stato uno scultore, architetto e urbanista italiano attivo in particolare a Roma e a Firenze alla fine del Duecento e ai primi del secolo successivo.
Anghiari (probabilmente dal latino angularium o dal germanico longobardo ango, in altotiberino e biturgense Angdièri, Anghièri in anghiarese) è un comune italiano di 5 483 abitanti della provincia di Arezzo, in Toscana. È inserito tra i borghi più belli d'Italia, paese Bandiera arancione e Città Slow (città del buon vivere).La fama di Anghiari nasce dal fatto di essere stata teatro della battaglia combattuta nell'anno 1440 tra i Fiorentini e i Milanesi, e in seguito dipinta da Leonardo da Vinci.
L'abbazia dei Santi Salvatore e Cirino si trova ad Abbadia a Isola nel comune di Monteriggioni, in provincia di Siena, arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino. Per l'organizzazione spaziale e per le scelte decorative la chiesa abbaziale è stata il modello a cui hanno attinto in seguito per realizzare le pievi di Scola, di Ponte allo Spino, di Pernina e di Casole e in quanto modello per la pieve casolana, completata nel 1161, è un edificio databile alla metà del XII secolo ma non oltre il 1173.
Abbadia a Isola (anche Badia a Isola, già Abazia dell'Isola o Abazia del Lago, anticamente Borgonuovo) è una frazione del comune italiano di Monteriggioni, nella provincia di Siena, in Toscana. La frazione dista 3,23 chilometri da Monteriggioni.