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L'economia d'Europa, comprende più di 743 milioni di persone in 50 diversi Stati. Come altri continenti, la ricchezza degli stati in Europa varia, anche se gli stati più poveri sono ben al di sopra dei più poveri stati di altri continenti in termini di PIL e livelli di vita. La differenza di ricchezza in Europa può essere vista grossomodo durante la guerra fredda, dove si può notare il divario tra paesi come: Portogallo, Slovenia e Repubblica Ceca. Mentre gran parte degli Stati europei hanno un PIL pro capite superiore alla media del mondo e sono molto sviluppate (Liechtenstein, Lussemburgo, Principato di Monaco, Andorra, Norvegia, Svezia, Paesi Bassi, Svizzera), alcune economie europee, nonostante la loro posizione superiore alla media mondiale (tranne per la Moldavia) hanno un Indice di sviluppo Umano (Armenia, Kosovo, Macedonia, Ucraina, Azerbaigian, Georgia, Bosnia-Erzegovina, Albania) al di sotto dei paesi europei più ricchi.
L'economia d'Italia, a partire dal secondo dopoguerra, ha conosciuto profondi cambiamenti strutturali, che nei decenni successivi l'hanno resa una delle maggiori potenze economiche mondiali, grazie ad un continuo processo di crescita economica durato fino alla metà degli anni novanta del XX secolo. Durante questa fase, il progressivo ridimensionamento del settore primario (agricoltura, allevamento e pesca) a favore di quello industriale e terziario (in particolare, nel periodo del boom economico, negli anni cinquanta-settanta) si è accompagnato a profonde trasformazioni nel tessuto socio-produttivo, in seguito a massicce migrazioni dal Meridione verso le aree industriali del Centro-Nord grazie anche a una nuova forte spinta all'urbanizzazione, legate alla parallela trasformazione del mercato del lavoro.La fase di industrializzazione è arrivata a compimento negli anni ottanta ed è cominciata la terziarizzazione dell'economia italiana, con lo sviluppo dei servizi bancari, assicurativi, commerciali, finanziari e della comunicazione. Negli anni 2000 l'economia italiana entra in una fase di sostanziale stagnazione, caratterizzata da una crescita estremamente bassa. Infine sul finire del decennio, come effetto della crisi economica globale, il Paese entra in un periodo di vera e propria recessione negli anni 2012 e 2013. Per il 2014 la crescita è stata dello 0,1%, per il 2015 dello 0,7%, nel 2016 ha superato lo 0,9%, nel 2017 ha raggiunto l'1,6%, nel 2018 è cresciuto dello 0,9% e nel 2019 è prevista una crescita dello 0,3%.
I principali dati macroeconomici riguardano: il rapporto debito/PIL; il rapporto deficit/PIL; il tasso d'inflazione; il tasso di disoccupazione; la crescita economica.
L'economia della Francia è una moderna economia mista di mercato. Si trova al settimo posto nella classifica per PIL nominale, con 2715,5 miliardi di dollari al 2019, dietro Stati Uniti d'America, Cina, Giappone, Germania, India e Regno Unito. Infine, per quanto riguarda la classifica del PIL in funzione del potere d'acquisto, la Francia si trova al nono posto (al 2014).La Francia è il quinto paese al mondo per l'esportazione nell'industria manifatturiera, il quarto per i servizi ed il secondo per i prodotti agricoli e agroalimentari (primo produttore ed esportatore agricolo europeo). Essa è inoltre la prima destinazione turistica mondiale e possiede la seconda zona marittima per la pesca al mondo.L'economia francese è caratterizzata principalmente dalla produzione di servizi: il settore terziario occupa il 76,4% della popolazione attiva, il settore primario (agricoltura, pesca, allevamento) ormai non ne rappresenta che il 2,9%, mentre il settore secondario (industria) si assesta sul 20,6%.
L'economia del Belgio è tra le più sviluppate del continente. Si tratta dell'ottava economia dell'Unione europea per Prodotto interno lordo, dopo i vicini Paesi Bassi.
Per economia – dal greco οἶκος (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e νόμος (nomos) "norma" o "legge" – si intende sia l'organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite) quando attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi, sia un sistema di interazioni che garantisce un tale tipo di organizzazione, sistema detto anche sistema economico. I soggetti che creano tali sistemi di organizzazione possono essere persone, organizzazioni o istituzioni. Normalmente si considerano i soggetti (detti anche "agenti" o "attori" o "operatori" economici) come attivi nell'ambito di un dato territorio; peraltro si tiene conto anche delle interazioni con altri soggetti attivi fuori dal territorio.
L'economia degli Stati Uniti d'America è la più grande del mondo per valore aggiunto, con un prodotto interno lordo di 20,54 migliaia di miliardi di dollari nel 2020. I settori di punta sono il terziario (banche, assicurazioni, trasporti, commercio, editoria, intrattenimento) e l'industria (petrolio, armi, prodotti di largo consumo, aerospazio, automobili, elettronica, informatica, telematica). Rilevante è anche il peso del settore primario, soprattutto nella produzione di soia e cereali (mais, frumento) e nella zootecnia, nonostante il ridottissimo numero di addetti. Già molto grande e sviluppata sul finire dell'Ottocento, l'economia USA ha cominciato a decollare davvero solo dopo la seconda guerra mondiale. Cresciuta a grandi passi negli anni cinquanta e sessanta, a partire dal 1965 cominciarono a manifestarsi i problemi strutturali del sistema economico internazionale istituito a Bretton Woods. Negli USA gli squilibri macroeconomici e l'inflazione furono dovuti dall'aumento del costo delle materie prime a causa della svalutazione del dollaro e in questo decennio iniziarono anche problemi di deficit commerciale a causa della costosa guerra del Vietnam. Il ruolo del dollaro negli scambi commerciali internazionali determinò l'aumento dell'inflazione e il deflusso di capitali in valuta pregiata verso l'estero. Furono molte le misure adottate dalle amministrazioni statunitensi, tra le quali vi fu l'introduzione della Interest Equalization Tax (IET), volta a scoraggiare il movimento di capitali verso l'estero attraverso un aumento dei costi di transazione tramite la tassazione. Gli anni '70 furono caratterizzati dalla fine del sistema di cambi fissi di Bretton Woods e dall'inconvertibilità del dollaro in oro. Di recente gli sforzi economici del Paese si sono concentrati su debito pubblico (9 000 miliardi di dollari), debiti aziendali (9 000 miliardi), ridotta solvibilità delle obbligazioni, debiti del servizio sanitario (34 000 miliardi), difficoltà finanziarie dei servizi sociali (12 000 miliardi), debito estero (calcolato da istituti fuori degli USA), deficit commerciale ed aumento dell'immigrazione clandestina. Nel 2006 il debito nazionale è ammontato a circa 9 000 miliardi di dollari USA, quota pari a quasi il 64% del PIL. Ciò comprende anche i vari deficit e problemi d'interesse del governo.
Il Belgio, ufficialmente Regno del Belgio, è uno Stato federale retto da una monarchia parlamentare (denominazione nelle lingue ufficiali: Koninkrijk België in lingua olandese, Royaume de Belgique in lingua francese, Königreich Belgien in lingua tedesca). È uno Stato membro dell'Unione europea situato nell'Europa occidentale. Confina a nord con i Paesi Bassi, a est con la Germania e con il Lussemburgo, a sud e sud-ovest con la Francia e a nord-ovest si affaccia sul mare del Nord. Situato al confine tra l'Europa germanofona e l'area linguistica e culturale romanza, il Belgio è diviso in tre regioni. A settentrione le Fiandre, di lingua olandese, comprendono circa il 58% della popolazione totale. Nel mezzo è situata la regione della città di Bruxelles, Bruxelles-Capitale che è ufficialmente bilingue, sebbene sia prevalentemente francofona, e nella quale risiede il 10% della popolazione. A sud la Vallonia comprende il 32% della popolazione complessiva nazionale, prevalentemente francofona con l'eccezione di una piccola comunità, ai confini con la Germania, la Comunità germanofona del Belgio di lingua tedesca, che comprende i comuni ceduti dalla Germania al Belgio nel 1919 e annessi alla Germania nazista nel 1940-1945. È stato tra i fondatori dell'Unione europea e la capitale Bruxelles è sede di varie istituzioni comunitarie.