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La reggia di Caserta è uno storico palazzo reale, con parco annesso, situata a Caserta. Commissionata nel XVIII secolo da Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, su progetto di Luigi Vanvitelli, occupa un'area di 47 000 m² e, con oltre 1 000 000 m³, è la residenza reale più grande al mondo per volume.Nel 1997 è stata dichiarata dall'UNESCO, assieme all'Acquedotto Carolino e al complesso di San Leucio, patrimonio dell'umanità. Il complesso della reggia costituisce uno dei musei statali italiani, cui nel 2016 è stata concessa l'autonomia speciale dal Ministero per i beni e le attività culturali.
L'isola di Vivara è una piccola isola del golfo di Napoli, di proprietà privata, appartenente al gruppo delle isole Flegree e posta tra Procida, a cui è unita da un ponte, e Ischia.
Il Castello Aragonese è una fortificazione che sorge su un'isola tidale di roccia trachitica posto sul versante orientale dell'isola d'Ischia, collegato per mezzo di un ponte in muratura lungo 220 m all'antico Borgo di Celsa, conosciuto come Ischia Ponte. L'isolotto su cui è stato edificato il castello deriva da un'eruzione sinattica avvenuta oltre 300.000 anni fa. Raggiunge un'altezza di 113 metri sul livello del mare e ricopre una superficie di circa 56000 m². Geologicamente è una bolla di magma che si è andata consolidando nel corso di fenomeni eruttivi e viene definita "cupola di ristagno". Al castello si accede attraverso un traforo, scavato nella roccia e voluto verso la metà del Quattrocento da Alfonso V d'Aragona. Prima di allora l'accesso era possibile solo via mare attraverso una scala situata sul lato nord dell'isolotto. Il traforo è lungo 400 metri e il percorso è illuminato da alti lucernari che al tempo fungevano anche da "piombatoi" attraverso i quali si lasciava cadere olio bollente, pietre e altri materiali sugli eventuali nemici. Il tratto successivo è una mulattiera che si snoda in salita all'aperto e conduce fino alla sommità dell'isola. Da questa strada si diramano sentieri minori che portano ai vari edifici e giardini. Dagli anni settanta del novecento è anche in funzione un ascensore, il cui percorso è ricavato nella roccia e che raggiunge i 60 metri sul livello del mare.