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Edmund Gustav Albrecht Husserl in tedesco [ˈhʊsɐl], (Prostějov, 8 aprile 1859 – Friburgo in Brisgovia, 26 aprile 1938) è stato un filosofo e matematico austriaco naturalizzato tedesco, fondatore della fenomenologia e membro della Scuola di Brentano. La corrente filosofica della fenomenologia ha influenzato gran parte della cultura del Novecento europeo e non solo. Oltre a Max Scheler ebbe un profondo influsso sull'esistenzialismo e Martin Heidegger, ma indirettamente il suo pensiero ha influito anche sulle scienze cognitive e sulla filosofia della mente odierne (secondo Hubert Dreyfus, Husserl è da considerarsi il "padre delle ricerche contemporanee nella psicologia cognitiva e intelligenza artificiale").
La fenomenologia è una disciplina filosofica fondata da Edmund Husserl (1859-1938), membro della Scuola di Brentano, che designa altresì lo studio dei fenomeni in ambito filosofico per come questi si manifestano, nella loro apparenza, alla coscienza intenzionale del soggetto, indipendentemente dalla realtà fisica esterna, il cui valore di esistenza viene messo per così dire «tra parentesi».La fenomenologia ha avuto una profonda influenza sull'esistenzialismo in Germania e Francia, ma anche sulle scienze cognitive odierne e nella filosofia analitica.
Il termine trascendentale, da non confondersi con "trascendente", ha assunto in filosofia diversi significati: comparso per la prima volta nella filosofia medievale per designare una proprietà massimamente «universale», fu rielaborato dal filosofo tedesco Kant e dagli idealisti tedeschi Fichte e Schelling in riferimento a ciò che esiste «in sé e per sé», ma è funzionale ad altro da sé; quest'ultimo significato è stato riadattato infine dalla fenomenologia di Husserl. In campo musicale, si dice di una scrittura virtuosistica estremamente ardua e di particolare effetto.
Benedetto Croce (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 – Napoli, 20 novembre 1952) è stato un filosofo, storico, politico, critico letterario e scrittore italiano, principale ideologo del liberalismo novecentesco italiano ed esponente del neoidealismo. Presentò il suo idealismo come «storicismo assoluto», giacché «la filosofia non può essere altro che "filosofia dello spirito" [...] e la filosofia dello spirito non può essere altro che "pensiero storico"», ossia «pensiero che ha come contenuto la storia», che rifugge ogni metafisica, la quale è «filosofia di una realtà immutabile trascendente lo spirito». In funzione anti-positivistica, nella filosofia crociana, la scienza diventa la misuratrice della realtà, sottomessa alla filosofia, che invece comprende e spiega il reale. Con Giovanni Gentile – dal quale lo separarono la concezione filosofica e la posizione politica nei confronti del fascismo dopo il delitto Matteotti – è considerato tra i maggiori protagonisti della cultura italiana ed europea della prima metà del XX secolo, in particolare dell'idealismo. La dottrina crociana improntata alla storiografia ebbe grande influenza politica sulla cultura italiana; Croce, in particolare, con la sua "religione della libertà, è ricordato come guida morale dell'antifascismo ", tanto che fu anche proposto come Presidente della Repubblica italiana. Fu tra i fondatori del ricostituito Partito Liberale Italiano, assieme a Luigi Einaudi.Alcune riserve sulla sua estetica, come anche sulla critica letteraria (in particolare sulla sua definizione di «poesia») e sulla superiorità attribuita da Croce alla filosofia rispetto alle scienze nell'ambito della logica, sono state, tuttavia, espresse in tempi successivi.D'altra parte, il pensiero di Croce, specialmente quello politico, ha goduto di apprezzamenti più recenti e di una "riscoperta" anche al di fuori dell'Italia, in Europa e nel mondo anglosassone (specialmente gli Stati Uniti d'America), dov'è riconosciuto, al pari di pensatori come Karl Popper, come uno dei più eminenti teorici del liberalismo europeo e un autorevole oppositore di ogni totalitarismo. Il liberalismo politico crociano distinto dal liberismo economico fu causa di disaccordo con un altro importante esponente del liberalismo italiano come Luigi Einaudi.
Le Meditazioni cartesiane (in tedesco Cartesianische Meditationen) sono un libro del filosofo tedesco Edmund Husserl.
Il concetto di Lebenswelt (in italiano 'Mondo vitale' o, più spesso, 'Mondo della vita') rimanda al pensiero di Edmund Husserl e possiede, nell'ambito della filosofia fenomenologica, una caratteristica ambivalenza. Da un lato, significa l'universo dell'autoevidenza, come fondamento antropologico di ogni determinazione nella relazione dell'uomo con il mondo, al contempo, però, contraddistingue anche il mondo della vita concreto, visibile e pratico. Questa ambivalenza introduce una distinzione nel significato di Lebenswelt che separa nettamente tra un mondo della vita astorico e uno mutabile e storico, tra quello universale e quello concreto, tra singolare e mutabile storicamente, diventando, in questo modo, sia la base della critica sia, allo stesso tempo, l'oggetto stesso dell'indagine. Su questa base, attraverso l'uso e la tradizione, si sviluppano differenti variazioni di significato del termine. Il mondo della vita può acquistare un significato dal punto di vista della teoria della conoscenza in una prospettiva ontologica, oppure indicare, ma nell'ambito del mondo dell'esperienza individuale, la sfera autoevidente dell'agire tradizionale o comprendente anche l'ambiente socio-culturale già da sempre dato storicamente. Dal punto di vista sociologico la Lebenswelt può anche essere considerata come fondamento per ogni conoscenza scientifica e può essere studiata nella sua struttura sia come l'insieme di mondi vitali storici presenti sullo sfondo sia come esperienza e percezione del senso del mondo condivisa da tutti gli uomini e precedente ad ogni altra esperienza. Alfred Schütz, ricollegandosi a Husserl, introduce il concetto di Lebenswelt nell'analisi sociologica. L'ambiguità originaria del termine si ripresenta anche nell'uso quotidiano. La quotidianità, il mondo del "chiunque", va inteso nel senso della "realtà distinta" presente dinnanzi a noi, che viene accettata in modo aproblematico e immediato. Rappresenta il fondamento non riflesso di qualsiasi avvenimento. La quotidianità è già da sempre riferita ad un mondo culturale intersoggettivo nel quale tutti i fatti hanno una spiegazione (sono già interpretati), il che rende possibile (perché ne conferisce il senso) l'azione e l'esperienza nel mondo quotidiano. Il tipo di esperienza della comprensione della quotidianità viene definita da Schütz come "common sense", cioè la vita nella sua "spontanea naturalezza". Quotidianità, oppure Lebenswelt, devono essere qui soprattutto considerati, da un lato, come costituenti il mondo del senso creato culturalmente e, dall'altro lato, come base per ogni percezione o comprensione di un dato ambiente socioculturale e delle conseguenti modalità di conoscenza. La quotidianità è quindi, allo stesso momento, oggetto dell'indagine e base ontologica per la critica di modalità alternative della conoscenza.
La basilica di Santa Croce in Gerusalemme è una delle sette chiese di Roma facente parte del tradizionale itinerario di pellegrinaggio reso celebre da san Filippo Neri. Fu edificata a partire dal IV secolo presso il Palazzo del Sessorium, residenza di Sant'Elena, la madre dell'imperatore Costantino, nei pressi del Laterano. La basilica fu costruita non per onorare la memoria dei martiri, come era tradizione, ma esclusivamente per conservare una parte della Croce di Gesù, insieme ad altre reliquie della Passione che, secondo la tradizione, sant'Elena fece trasportare a Roma di ritorno dal suo viaggio in Terra Santa, nel 325. Fu quindi pensata fin dall'inizio come un grande reliquiario, destinato a custodire testimonianze preziose della passione di Gesù. La basilica viene detta "in Gerusalemme" a causa della presenza di terra consacrata del monte Calvario che fu posta alla base delle fondamenta, terra trasportata sulle navi assieme alle stesse reliquie della Croce. Per questo la chiesa fu chiamata, fin dal medioevo, semplicemente “Hierusalem”, e, per la devozione popolare, visitare questa basilica significava mettere piede nella stessa città santa di Gerusalemme. Ha la dignità di basilica minore.
L'angelologia è lo studio delle dottrine riguardanti le entità spirituali definite «angeli», la cui esistenza compare in diverse culture, fra cui quella assiro-babilonese, iranica, giudaica e cristiana. Si affianca alla demonologia che assume significato analogo nel campo di studi opposto, quello relativo ai demòni. Nella tradizione giudaico-cristiana i demoni sono angeli corrotti dalla superbia e quindi scacciati dal Paradiso, fra tutti Lucifero. L'angelologia giudaico-cristiana, nello specifico, si occupa delle gerarchie angeliche e diaboliche.
Il 14 dicembre è il 348º giorno del calendario gregoriano (il 349º negli anni bisestili). Mancano 17 giorni alla fine dell'anno.