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Giovanni Plantageneto, Giovanni d'Inghilterra o Giovanni Senzaterra (in inglese John Lackland; in francese antico Johan sanz Terre; Oxford, 24 dicembre 1166 – Newark-on-Trent, 19 ottobre 1216), fu re d'Inghilterra dal 6 aprile 1199 al 1216, e di fatto ultimo vero sovrano assoluto, anche se molti discendenti riuscirono con successo a restaurare la monarchia assoluta. Nello stesso periodo fu anche duca d'Aquitania e Guascogna e conte di Poitiers. Dal 1199 al 1203 fu conte del Maine e duca di Normandia. Durante il suo regno, rivendicando una concezione sacra della monarchia, sovrano per diritto divino responsabile del suo operato solo davanti a Dio, Giovanni volle instaurare una monarchia teocratica con nuove imposizioni e spoliazioni, ma lo fece in modo troppo evidente e questa politica assolutista suscitò la ribellione di ecclesiastici, baroni, cavalieri e ceti urbani decisi ad affermare i propri diritti di libertà statuiti dai reciproci obblighi feudali. Perse il Ducato di Normandia a favore del re Filippo II di Francia a cui seguì il crollo della maggior parte dell'impero angioino contribuendo alla successiva affermazione del potere della dinastia Capetingia nel corso del XIII secolo. Verso la fine del suo regno, una rivolta baronale portò alla sigillatura della Magna Carta, un documento che talvolta viene considerato il passo iniziale nell'evoluzione della costituzione del Regno Unito, che impediva alla monarchia inglese di degenerare nell'assolutismo ed esigere l'obbedienza incondizionata. Inizialmente non venne previsto che Giovanni, il più giovane dei cinque figli del re Enrico II d'Inghilterra e della duchessa Eleonora d'Aquitania, potesse ereditare terre significative. Tuttavia, a seguito del fallimento della rivolta capeggiata dai suoi fratelli maggiori, Giovanni divenne il figlio prediletto del padre Enrico che lo nominò Signore dell'Irlanda nel 1177 e gli conferì terre in Inghilterra e nel continente. I fratelli maggiori di Giovanni, Guglielmo, Enrico e Goffredo morirono giovani e quando Riccardo divenne re nel 1189, Giovanni fu un suo potenziale erede al trono. Già durante l'assenza di Riccardo, impegnato nella terza crociata, egli tentò infruttuosamente di ribellarsi contro i reggenti per conquistare il potere. Dovette aspettare, tuttavia, la morte di Riccardo, avvenuta nel 1199 per essere proclamato re d'Inghilterra giungendo anche a un accordo con Filippo II di Francia che gli riconobbe il possesso delle terre angioine continentali grazie al trattato di pace di Le Goulet, stipulato nel 1200. Quando scoppiò nuovamente la guerra con la Francia, Giovanni ottenne subito alcune vittorie, ma la mancanza di risorse militari e del supporto dei nobili normanni, bretoni e angioini, determinò la perdita, avvenuta nel 1204, delle sue terre nella Francia settentrionale. Giovanni trascorse, quindi, gran parte del decennio successivo nel tentativo di riconquistare questi possedimenti, aumentando gli introiti delle tasse, riformando le forze armate e ricostruendo le alleanze continentali. Le riforme giudiziarie promosse da Giovanni ebbero un impatto duraturo sul diritto inglese, oltre a fornire un'ulteriore fonte di entrate. Una diatriba con Papa Innocenzo III gli costò una scomunica nel 1209 che, tuttavia, venne ritirata quando si risolse la disputa quattro anni più tardi. Nel 1214, la sconfitta nella battaglia di Bouvines mise fine ai tentativi di Giovanni di sopraffare il re francese Filippo. Quando fece ritorno in Inghilterra, dovette anche affrontare una ribellione di molti dei suoi baroni, contrariati dalle sue politiche fiscali e dal trattamento che riservò a molti di essi. Sebbene Giovanni e i baroni avessero accettato il trattato di pace sancito con la Magna Carta del 1215, nessuna delle due parti rispettò davvero le sue condizioni. Poco dopo scoppiò una guerra civile che vide contrapposte la fazione reale a quella dei baroni ribelli che poterono contare sull'aiuto di Luigi di Francia. Alla fine del 1216 Giovanni morì di dissenteria mentre stava conducendo una campagna militare nell'Inghilterra orientale. I sostenitori di suo figlio, Enrico III, continuarono la guerra fino a ottenere, l'anno successivo, la vittoria sui baroni e sul re di Francia, ristabilendo lo status quo. I cronisti coevi furono prevalentemente critici sull'operato di Giovanni come re e, da allora, il suo regno è stato oggetto di un significativo dibattito, in particolare a partire dal XVI secolo. Alcuni storici hanno espresso un giudizio positivo su Giovanni considerandolo "un amministratore duro, un uomo capace, un comandante capace", tuttavia altri concordano sul fatto che egli ebbe anche molti aspetti negativi come "tratti di personalità spiacevoli e persino pericolosi", come la meschinità, la perfidia e la crudeltà. Queste riprovevoli qualità hanno fornito un vasto materiale per gli scrittori di fantasia dell'epoca vittoriana, e Giovanni resta ancora oggi un personaggio ricorrente nella cultura popolare occidentale, soprattutto nel ruolo di cattivo nei racconti e nei film che hanno come soggetto la leggenda di Robin Hood.
Enrico VIII Tudor (Greenwich, 28 giugno 1491 – Londra, 28 gennaio 1547) è stato re d'Inghilterra e signore d'Irlanda (in seguito re d'Irlanda) dal 21 aprile 1509 fino alla sua morte. Enrico VIII fu il secondo monarca della dinastia Tudor come successore di suo padre, re Enrico VII d'Inghilterra. Nei primi tempi fu un fiero oppositore delle teorie di Lutero, e per questo motivo ottenne nel 1521 da papa Leone X il titolo di Defensor Fidei, ossia "Difensore della fede". Il titolo che ancora oggi compare sulle monete inglesi con l'acronimo latino DEF. FID. non è tuttavia quello originale ma fu ricreato dalla Chiesa anglicana. In seguito ad un insanabile contrasto sorto sotto papa Clemente VII, infatti, il titolo fu ufficialmente ritirato da papa Paolo III, ma risulta comunque in uso per gli anglicani. Fu un eresiarca in quanto fondatore della Chiesa anglicana nata in seguito allo scisma religioso, quindi alla separazione dalla Chiesa cattolica di Roma.Sposato sei volte e detentore di un potere assoluto incontrastato, segnò fortemente le vicende inglesi. Decretò lo scioglimento dei monasteri e l'unione dell'Inghilterra con il Galles.
Elisabetta I Tudor (Greenwich, 7 settembre 1533 – Richmond upon Thames, 24 marzo 1603) è stata regina d'Inghilterra e d'Irlanda dal 17 novembre 1558 fino alla sua morte. Figlia di Enrico VIII e di Anna Bolena ( quindi figlia illegittima) e talvolta chiamata "regina vergine", Elisabetta fu la sesta e ultima monarca della dinastia Tudor; liberata dalla prigionia alla quale era stata sottoposta nel 1558 per evitare che prendesse il potere, succedette nello stesso anno alla sorellastra Maria I d'Inghilterra, morta senza eredi. Il suo regno fu lungo e segnato da molti avvenimenti importanti. La sua politica di pieno sostegno alla Chiesa d'Inghilterra, dopo i tentativi di restaurazione cattolica da parte di Maria Tudor, provocò forti tensioni religiose nel regno e vi furono parecchi tentativi di congiure contro di lei, in cui rimase implicata anche la cugina Maria Stuart, che ella fece giustiziare nel 1587 dopo averla imprigionata per diciannove anni. Coinvolta a più riprese nei conflitti religiosi della sua epoca, uscì vittoriosa dalla guerra contro la Spagna; sempre durante il suo regno furono poste le basi della futura potenza commerciale e marittima della nazione ed ebbe inizio la colonizzazione dell'America settentrionale. La sua epoca, denominata età elisabettiana, fu anche un periodo di straordinaria fioritura artistica e culturale: William Shakespeare, Christopher Marlowe, Ben Jonson, Edmund Spenser, Francis Bacon sono solo alcuni degli scrittori e pensatori che vissero durante il suo regno. Il nome della prima colonia inglese in America, la Virginia, fu scelto in onore della "regina vergine".
Canuto II di Danimarca e I d'Inghilterra, noto anche come Canuto il Grande, in norreno Knútr inn ríki (in danese Knud den Store, in norvegese Knut den mektige) (994 – Shaftesbury, 12 novembre 1035), è stato un sovrano norreno, re di Danimarca, d'Inghilterra e Norvegia, nonché governatore o signore feudale di Schleswig e Pomerania.Gli storici lo considerano il più importante sovrano dell'impero fattuale del Mare del Nord: questo titolo "imperiale" costituisce tuttavia una convenzione storiografica ed egli non portò mai un titolo imperiale.