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Edoardo III d'Inghilterra (in inglese Edward III of England; Castello di Windsor, 13 novembre 1312 – Richmond, 21 giugno 1377) fu re d'Inghilterra e signore d'Irlanda dal 1327 alla sua morte. Alto e bello, Edoardo trasse ispirazione dalla cavalleria medievale per i suoi ideali di vita. Durante tutto il suo regno sostenne fortemente e promosse la cavalleria, il che gli consentì di sviluppare buone relazioni con la nobiltà del regno. Il suo regno (durato cinquant'anni) cominciò il 21 gennaio 1327, quando fu deposto il padre Edoardo II, e finì nel 1377. Solo Enrico III prima di lui aveva regnato così a lungo e ci vollero altri 400 anni prima che un altro monarca occupasse il trono con questa durata. Il regno di Edoardo fu segnato dall'espansione del territorio inglese attraverso le guerre in Scozia e in Francia.
Riccardo III (Fotheringay, 2 ottobre 1452 – Market Bosworth, 22 agosto 1485) fu l'ultimo sovrano d'Inghilterra appartenente alla casa di York e regnò dal 1483 fino alla sua morte. Era il dodicesimo e penultimo figlio del duca di York e futuro protettore del regno d'Inghilterra e pretendente al trono d'Inghilterra, Riccardo Plantageneto, e di Cecilia Neville. La sua morte sul campo di battaglia contro Enrico Tudor ha segnato la fine dell'età medievale in Inghilterra. Dopo la morte del fratello Edoardo IV, Riccardo governò per poco tempo come reggente in vece del nipote Edoardo V, con il titolo di Lord Protettore. Furono predisposti i preparativi per l'incoronazione di Edoardo, che si sarebbe dovuta tenere il 22 giugno 1483, ma prima che il giovane re (alloggiato negli appartamenti reali della Torre di Londra insieme al fratello minore Riccardo di Shrewsbury, duca di York), potesse essere incoronato, il matrimonio del padre con sua madre Elisabetta Woodville fu dichiarato non valido (Edoardo IV aveva precontratto matrimonio con Eleanor Butler, figlia di Lord Talbot, conte di Shrewsbury): i figli della loro unione furono quindi dichiarati illegittimi e ineleggibili per il trono. Il 25 giugno un'assemblea di lord e rappresentanti dei 3 stati avallò la richiesta che Riccardo assumesse la corona. Il giorno successivo il duca di Buckingham presentò ufficialmente la petizione e Riccardo III iniziò il suo regno e fu incoronato il 6 luglio 1483. I giovani principi non furono più visti in pubblico dopo l'agosto del 1483 e circolarono voci, mai provate, che essi fossero stati uccisi su ordine di Riccardo, dando vita alla leggenda dei Principi nella Torre. Ci furono due ribellioni contro Riccardo. La prima, nell'ottobre del 1483, fu guidata da precedenti alleati di Edoardo IV e anche dal precedente alleato di Riccardo, Enrico Stafford, 2º Duca di Buckingham, suo cugino di secondo grado. La rivolta fallì e Buckingham fu giustiziato il 2 novembre a Salisbury. Nell'agosto del 1485 scoppiò un'altra ribellione, guidata da Enrico Tudor, conte di Richmond, e da suo zio Jasper Tudor. Enrico Tudor sbarcò nel sud del Galles con un piccolo contingente di truppe francesi e successivamente marciò attraverso la sua regione natale, il Pembrokeshire, reclutando ulteriori forze. Le truppe di Enrico si scontrarono con quelle di Riccardo nella battaglia di Bosworth Field (anche conosciuta come Redmore o Dadlington Field), combattuta intorno ad Ambion Hill, vicino alla cittadina di Market Bosworth, a pochi chilometri da Leicester. Riccardo fu accerchiato e ucciso, divenendo così l'ultimo re inglese a morire in battaglia e l'unico ad essere stato ucciso sul suolo inglese dalla morte di Harold II nella battaglia di Hastings del 1066. La battaglia segna tradizionalmente la fine della guerra delle Due Rose e l'ascesa al trono della dinastia Tudor con Enrico VII d'Inghilterra.
La Nuova Inghilterra (in inglese New England) è una regione degli Stati Uniti d'America situata nella parte nordorientale del Paese e insieme al Medio Atlantico forma la regione censuaria del Nordest. La città più popolosa della Nuova Inghilterra è Boston, che è pure il suo maggior centro culturale, economico e politico. Si affaccia sull'oceano Atlantico ed è formata da sei Stati: Maine New Hampshire Massachusetts Vermont Connecticut Rhode IslandLa Nuova Inghilterra fu la prima regione degli Stati Uniti a definire una propria identità. Originariamente abitata da popolazioni native, all'inizio del XVII secolo iniziò a ricevere i Padri Pellegrini, soprattutto appartenenti a minoranze religiose inglesi, che fuggivano dalle persecuzioni religiose in Europa. Nel XVIII secolo quelle del New England furono le prime colonie britanniche nel Nord America a elaborare progetti per l'indipendenza dalla Corona inglese, anche se la regione si opporrà alla guerra del 1812 contro il Regno Unito. Nel corso del XIX secolo il New England giocò un ruolo basilare nell'abolizione della schiavitù negli Stati Uniti, fu la culla della letteratura e della filosofia statunitense e il primo luogo nel Nord America in cui si manifestarono gli effetti della rivoluzione industriale. Per riferirsi a un abitante della Nuova Inghilterra in inglese si usano i termini New Englander e Yankee.
Michele Sindona (Patti, 8 maggio 1920 – Voghera, 22 marzo 1986) è stato un faccendiere, banchiere e criminale italiano. Sindona è stato un membro della loggia P2 (tessera n. 0501) e ha avuto chiare associazioni con Cosa nostra e con la famiglia Gambino negli Stati Uniti. Coinvolto nell'affare Calvi, è mandante dell'omicidio di Giorgio Ambrosoli. Morì avvelenato da un caffè al cianuro di potassio mentre era in carcere. La sua morte rimase un mistero. Alla metà degli anni settanta, aveva un patrimonio stimato in oltre mezzo miliardo di dollari dell'epoca.
La Magna Carta Libertatum (dal latino medievale, "Grande Carta delle libertà"), comunemente chiamata Magna Carta, è una carta accettata il 15 giugno 1215 dal re Giovanni d'Inghilterra (soprannominato anche "Senza Terra", perché privo di appannaggi reali) a Runnymede, nei pressi di Windsor. Redatta dall'Arcivescovo di Canterbury per raggiungere la pace tra l'impopolare re e un gruppo di nobili ribelli, garantì la tutela dei diritti della chiesa, la protezione dei civili dalla detenzione ingiustificata, la garanzia di una rapida giustizia e la limitazione sui tributi feudali alla corona. Fu chiamata magna per non confonderla con un provvedimento minore, una carta emanata proprio in quegli anni per sancire una serie di limiti al potere del sovrano inglese. Pur presentandosi, quindi, come un atto di concessione unilaterale da parte del re, costituiva, in realtà, un contratto di riconoscimento di diritti reciproci. Dopo la morte di Giovanni, il governo di Guglielmo il Maresciallo, reggente per il suo giovane figlio Enrico III, fece emanare nuovamente il documento nel 1216, spogliato di alcuni dei suoi contenuti più radicali, in un tentativo fallito di costruirsi un sostegno politico; l'anno seguente, alla fine della prima guerra dei baroni, fece parte del trattato di pace concordato a Lambeth. A corto di fondi, Enrico fece ripubblicare ancora una volta la Carta nel 1225, in cambio di una concessione di nuove tasse; suo figlio, Edoardo I, lo fece nel 1297, questa volta confermandola come parte della legge statutaria dell'Inghilterra. Benché la Magna Carta sia stata più volte modificata, nel corso dei secoli, da leggi ordinarie emanate dal parlamento, conserva tuttora lo status di Carta fondamentale della monarchia britannica e rimangono tuttora in vigore gli articoli 1, 9 e 29 dell’ultima versione, quella del 1297. Re Giovanni, che aveva firmato questo documento sotto coercizione e combattuto i ribelli con la benedizione del Papa Innocenzo III fino alla morte, fu di fatto l'ultimo vero sovrano teocratico, anche se molti discendenti riuscirono con successo a restaurare la monarchia assoluta.
Giorgio III (Giorgio Guglielmo Federico di Hannover; Londra, 4 giugno 1738 – Windsor, 29 gennaio 1820) è stato re di Gran Bretagna e d'Irlanda dal 25 ottobre 1760 al 1º gennaio 1801 e, da quella data, sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda; fu anche duca di Brunswick-Lüneburg, principe elettore di Hannover, che divenne un regno il 12 ottobre 1814, e re di Corsica dal 17 giugno 1794 al 15 ottobre 1796. Fu il terzo sovrano in terra britannica della casa di Hannover, ma il primo a essere nato in Inghilterra e a usare l'inglese come lingua madre. Durante il suo lungo regno, il terzo più lungo di tutta la storia britannica, si verificarono eventi epocali per la storia dell'Inghilterra e di tutto il Regno: l'inizio della rivoluzione industriale, la guerra d'indipendenza degli Stati Uniti e le guerre napoleoniche. Inoltre Giorgio III fu il primo sovrano del Regno Unito, istituito con l'atto di Unione del 1800. Durante il suo regno cercò di ridimensionare in proprio favore l'influenza sul Parlamento dell'aristocrazia Whig, erede della Gloriosa rivoluzione del 1688-1689.Nel 1765 cominciò a dare segni di squilibrio mentale che peggiorarono con il passare degli anni. Sull'origine della sua follia sono state avanzate diverse ipotesi: alcuni hanno ritenuto che potesse essere una conseguenza della porfiria, una malattia ereditaria del sangue; secondo il divulgatore scientifico canadese Joe Schwarcz sintomi simili a quelli della porfiria possono dipendere dall'avvelenamento da piombo che, secondo lui, il re avrebbe potuto contrarre mangiando crauti cucinati in pentole di piombo. Altri studi effettuati su campioni di capelli del re, pubblicati nel 2005, hanno riscontrato un'alta concentrazione di arsenico, ammettendo l'ipotesi di un'intossicazione da arsenico all'origine dei disturbi. Dopo il piccolo crollo psichico del 1810 il figlio maggiore del re, Giorgio Augusto Federico, principe di Galles, governò come principe reggente dal 1811 fino alla morte del padre.
Enrico Tudor (Pembroke, 28 gennaio 1457 – Richmond, 21 aprile 1509) fu, con il nome di Enrico VII, re d'Inghilterra e signore d'Irlanda dal 22 agosto 1485 fino alla sua morte. Enrico era figlio di Edmondo Tudor, fratellastro di Enrico VI d'Inghilterra, e di Margaret Beaufort, discendente dei Lancaster. Figura principale nella guerra delle due rose, egli conquistò la corona alla battaglia di Bosworth Field sconfiggendo Riccardo III d'Inghilterra e ponendo fine al conflitto. La dinastia Tudor, da lui fondata, avrebbe governato l'Inghilterra per oltre un secolo, fino agli inizi del Seicento. Tenace uomo politico (fu soprannominato il Salomone inglese), Enrico riuscì a procurare al suo paese un'influenza notevole nella politica europea, grazie soprattutto all'alleanza con la Spagna, stipulata attraverso il matrimonio del figlio Arturo con Caterina d'Aragona, figlia dei sovrani Ferdinando II d'Aragona e Isabella I di Castiglia. Celebre è anche la sua lotta contro la clientela nobiliare e l'arroganza dei magnati, durante la quale riuscì abilmente a ottenere l'appoggio del Parlamento. Tale disputa si concluse con l'imposizione del rispetto delle leggi e con la creazione di un'amministrazione efficiente la quale però, nell'ultima fase del regno di Enrico, fu percepita come oppressiva ed esosa da parte dei sudditi, offuscando in tale modo il ricordo dei primi anni di governo e, di conseguenza, la memoria del fondatore della dinastia Tudor presso i posteri. Infine, Enrico VII fu il primo a comprendere i vantaggi politici e strategici dell'insularità dell'Inghilterra, favorendo i viaggi transoceanici e gettando le basi per il futuro sviluppo della Royal Navy.
Edoardo II Plantageneto, noto anche come il Predecessore, in inglese Edward II (Caernarfon, 25 aprile 1284 – Berkeley, 21 settembre 1327), è stato re d'Inghilterra dal 1307 fino alla sua deposizione nel gennaio del 1327.
Edoardo Plantageneto (Westminster, 17 giugno 1239 – Burgh by Sands, 7 luglio 1307) fu re d'Inghilterra e duca d'Aquitania dal 1272 al 1307. Era noto come Gambelunghe (in inglese Longshanks) e martello degli Scoti, appellativo ottenuto per aver conquistato il Galles e combattuto la Scozia. Era figlio del re d'Inghilterra e duca d'Aquitania, Enrico III, e di Eleonora di Provenza.