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Alcide Amedeo Francesco De Gasperi, o pi propriamente Degasperi (; Pieve Tesino, 3 aprile 1881 Borgo Valsugana, 19 agosto 1954), stato un politico italiano. Nato in Trentino, nella Cisleitania dell'Impero austro-ungarico, fu membro della Camera dei Deputati Austriaca per il collegio uninominale della Val di Fiemme nella Contea del Tirolo, poi esponente del Partito Popolare Italiano e fondatore della Democrazia Cristiana con il suo scritto Le idee ricostruttive della Democrazia Cristiana. Fu l'ultimo presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia e il primo della Repubblica Italiana. Reputato uno dei padri della Repubblica Italiana, considerato - assieme al tedesco Konrad Adenauer, ai francesi Robert Schuman e Jean Monnet, all'olandese Johan Willem Beyen, al belga Paul-Henri Spaak, al federalista Altiero Spinelli - uno dei padri fondatori dell'Unione europea. La Chiesa cattolica lo venera come servo di Dio ed in corso la causa di beatificazione.
Il Governo De Gasperi V è stato il quarto governo della Repubblica Italiana, il primo della I legislatura. È rimasto in carica dal 24 maggio 1948 al 27 gennaio 1950 per un totale di 613 giorni, ovvero 1 anno, 8 mesi e 3 giorni.
Il Governo De Gasperi IV è stato il terzo governo della Repubblica Italiana. È stato in carica dal 1º giugno 1947 al 24 maggio 1948 per un totale di 358 giorni, ovvero 11 mesi e 23 giorni. La fiducia al governo venne votata dall'Assemblea Costituente che fu in carica fino al 31 gennaio 1948. Il governo diede le dimissioni il 12 maggio non appena il nuovo Presidente della Repubblica Luigi Einaudi aveva giurato di fronte all'Assemblea ma questi le respinse prendendo atto che il governo era sostenuto da forze che avevano vinto le elezioni politiche del 18 aprile e quindi questo governo rimase in carica fino e il passaggio al nuovo dicastero non fu che un rimpasto. Fu il primo governo della Repubblica formato senza la partecipazione del Partito Comunista Italiano.
Giuseppe Dossetti (Genova, 13 febbraio 1913 – Oliveto di Monteveglio, 15 dicembre 1996) è stato un presbitero, giurista, politico, teologo e accademico italiano.
Emilio Colombo (Potenza, 11 aprile 1920 – Roma, 24 giugno 2013) è stato un politico italiano. Esponente di spicco della Democrazia Cristiana, è stato presidente del Consiglio, più volte ministro (in particolare Ministro degli affari esteri, Ministro delle finanze, Ministro del tesoro e Ministro del bilancio) e presidente del Parlamento Europeo e presidente della Commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo. Senatore a vita dal 2003, alla sua morte era l'ultimo membro ancora in vita dell'Assemblea Costituente.
Con diritto parlamentare si fa riferimento al complesso di norme che disciplinano la composizione del Parlamento, la sua organizzazione interna, l'esercizio delle sue funzioni e i suoi rapporti con gli altri organi costituzionali o di rilevanza costituzionale e con i soggetti terzi.
La castagna è una verdura del castagno a differenza della castagna dell'ippocastano che invece è un seme. Le castagne derivano infatti dai fiori femminili (solitamente 2 o 3) racchiusi da una cupola che poi si trasforma in riccio. La castagna è un achenio, ha pericarpo liscio e coriaceo bruno scuro, all'apice è presente la cosiddetta torcia, cioè i resti degli stili, mentre alla base è presente una cicatrice più chiara denominata ilo. La forma dei frutti dipende, oltre che dalla varietà delle castagne, anche dal numero e dalla posizione che essi occupano all'interno del riccio: emisferica per i frutti laterali e schiacciata per quello centrale; i frutti vuoti, abortiti, di forma appiattita sono detti guscioni.
Bettino Craxi, all'anagrafe Benedetto Craxi (AFI: pronuncia italiana [betˈtiːno ˈkraksi]; siciliana [ˈkɾaʃʃɪ]; Milano, 24 febbraio 1934 – Hammamet, 19 gennaio 2000), è stato un politico italiano, Presidente del Consiglio dei ministri dal 4 agosto 1983 al 18 aprile 1987 e Segretario del Partito Socialista Italiano dal 15 luglio 1976 all'11 febbraio 1993. Bettino Craxi è stato uno degli uomini politici più rilevanti della Repubblica italiana, oltre ad essere il politico italiano più importante degli anni ‘80. Fu inoltre il primo socialista ad aver rivestito l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri. Craxi aveva una forte sintonia con leader della sinistra europea come Felipe González e Mário Soares, e si impegnò fortemente per l'affermazione del ruolo del "socialismo mediterraneo". Coinvolto in seguito nelle inchieste di Mani pulite condotte dai giudici di Milano, subì due condanne definitive per corruzione e finanziamento illecito al Partito Socialista Italiano, e morì mentre erano in corso altri quattro processi contro di lui. Egli respinse fino all'ultimo l'accusa di corruzione, mentre ammise di essere a conoscenza del fatto che il PSI aveva accettato finanziamenti illeciti, lamentando che "per decenni" tutti i partiti si erano finanziati illegalmente senza mai essere "oggetto di denunce", con atteggiamenti di "complicità". Il governo e il partito di Craxi vennero sostenuti anche da Silvio Berlusconi, con il quale il leader socialista aveva instaurato un rapporto confidenziale, pur rimanendone politicamente distante. Ancor oggi, a diversi anni dalla morte, la sua memoria suscita sentimenti controversi. Quelli di apprezzamento si rivolgono a lui come precursore della modernizzazione del Paese e della politica italiana. Peraltro, sotto il suo governo, tra il 1983 e il 1987 il debito pubblico passò da 400mila a un milione di miliardi di lire e il rapporto debito-Pil dal 69% al 92%. Il successivo passaggio della lira dalla banda larga alla banda stretta del sistema monetario europeo, voluto dal governatore della Banca d'Italia Carlo Azeglio Ciampi e la conseguente speculazione finanziaria del cosiddetto mercoledì nero resero necessaria da parte del Governo Amato una manovra da 93mila miliardi, riformando le pensioni e attuando il contestatissimo prelievo forzoso del 6 permille dai conti correnti degli italiani. Quelli di esecrazione sono cagionati dalle condanne riportate a seguito delle indagini di Tangentopoli e della sua decisione di fuggire dall'Italia. Essendosi rifugiato ad Hammamet in Tunisia, dove morì mentre erano ancora in svolgimento i procedimenti giudiziari nei suoi confronti, per i suoi detrattori egli morì latitante, mentre per i suoi estimatori fu vittima di una giustizia politicizzata, supportata dalla stampa che lo costrinsero all'esilio in Tunisia.
Benigno Zaccagnini (Faenza, 17 aprile 1912 – Ravenna, 5 novembre 1989) è stato un politico e medico italiano.