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L'Isolotto è un rione di Firenze, amministrativamente ricompreso nel quartiere 4. È collocato nella periferia sud-occidentale di Firenze (pur trovandosi a una latitudine media leggermente superiore o uguale a quella del centro storico). La zona dell'Isolotto e dei borghi antichi nelle vicinanze anticamente ospitava case rurali, prevalentemente disposte lungo via Pisana, ed ebbe uno sviluppo già nei primi anni del XIX secolo per l'insediamento di industrie - oggi chiuse - delle maioliche delle fonderie e delle officine. Negli anni venti del XX secolo, tali aree si svilupparono e vennero costruite abitazioni per i ceti popolari, mentre l'Isolotto come è oggi venne edificato dall'I.N.A. casa, subito dopo la seconda guerra mondiale. Il 6 novembre 1954 il sindaco Giorgio La Pira, insieme al cardinale Elia Dalla Costa, consegnò le chiavi di casa a quasi mille famiglie in una zona che un tempo era terra di orti e campi.
Con l'espressione cattolici progressisti si identificano, nel secondo dopoguerra, coloro che all'interno della Chiesa cattolica sostengono posizioni di rinnovamento, specie in campo sociale e politico, più o meno distanti da quella che viene indicata come la tradizionale dottrina della Chiesa cattolica, la prassi o la gerarchia ecclesiale, spesso appoggiandosi e rifacendosi a quanto emerso dalle conclusioni del Concilio Vaticano II. Le loro battaglie principali sono una revisione della tradizionale morale sessuale cattolica, una democratizzazione delle strutture ecclesiali, l'ordinazione sacerdotale di uomini sposati e donne, un impegno più forte per la giustizia sociale e l'ambiente.[1] In generale l'espressione indica gli individui di fede cattolica (e praticanti) che sostengono il progressismo, politicamente e/o eticamente.