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Il cosiddetto linguaggio dei fiori, conosciuto anche come florigrafia, fu un modo di comunicazione piuttosto sviluppato nell'Ottocento, per cui i fiori e gli allestimenti floreali venivano utilizzati per esprimere sensazioni che non sempre potevano essere pronunciate. Il linguaggio dei fiori giapponese è chiamato hanakotoba. Le sfumature del linguaggio sono oggi quasi del tutto dimenticate, ma le rose rosse implicano ancora la passione, l'amore romantico; le rose rosa un affetto minore; le rose bianche indicano ancora virtù e castità; e le rose gialle significano ancora gelosia o infedeltà. Mentre queste possono non essere le esatte traduzioni dei sentimenti Vittoriani, i fiori mantengono ancora il significato. Anche comunemente conosciuti sono i girasoli, i quali possono significare o sussiego o rispetto. La margherita significa innocenza o purezza. L'iris rappresenta un messaggio inviato. Una viola significa pensieri, un tulipano riguardo, e un filo di edera significa fedeltà, i gigli rappresentano la purezza, le violetta simboleggiano il predono e le calendule il pentimento.
La Groenlandia (in groenlandese: Kalaallit Nunaat, lett. "Terra degli uomini"; in danese: Grønland, lett. "Terra verde") è un'isola collocata nell'estremo nord dell'oceano Atlantico tra il Canada a sud-ovest, l'Islanda a sud-est, l'Artide e il mar Glaciale Artico a nord. Geograficamente parlando, appartiene alla placca nordamericana, mentre, dal punto di vista politico, costituisce una nazione in seno al Regno di Danimarca. È l'isola più vasta del pianeta (l'Australia, circa tre volte più estesa, è classificata di solito come "massa continentale" anziché come isola) e al contempo, con circa 0,03 ab./km², è la nazione meno densamente popolata.
Centocelle è la zona urbanistica 7A del Municipio Roma V (ex Municipio Roma VII) di Roma Capitale. Si estende sull'intero quartiere Q. XIX Prenestino-Centocelle e sul quadrante sud-est del quartiere Q. XXII Collatino.
La Cascata delle Marmore è una cascata che si trova a circa 7 km di distanza da Terni, in Umbria, quasi alla fine della Valnerina, la lunga valle scavata dal fiume Nera. È una cascata a flusso controllato, tra le più alte d'Europa, potendo contare su un dislivello complessivo di 165 m, suddiviso in tre salti, inserita in un grande parco naturale. Il nome deriva dai sali di carbonato di calcio presenti sulle rocce che sono simili a marmo bianco.