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Karl Hass (Kiel, 5 ottobre 1912 – Castel Gandolfo, 21 aprile 2004) è stato un militare tedesco, maggiore delle SS durante la seconda guerra mondiale e, successivamente, un agente segreto al servizio degli Stati Uniti. Nato da un famiglia di condizioni modeste nella città baltica di Kiel, grazie anche alla sua discreta conoscenza della lingua italiana fu inviato durante la guerra ad operare in Italia, ove partecipò a diverse operazioni del Sicherheitsdienst nazista (lo SD, il servizio segreto delle SS), della quale era membro sin dal 1934, tra le quali la cattura di ministri e personalità italiane legate alla caduta di Benito Mussolini il 25 luglio del 1943, la cattura della principessa Mafalda di Savoia e, agli ordini di Herbert Kappler, la preparazione ed esecuzione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine (in cui, su ordine di Kappler, uccise personalmente due persone per «dare l'esempio» ai sottoposti). Immediatamente arruolato alla fine della guerra dai servizi segreti degli Stati Uniti, operò lungamente e con falsa identità in funzione anticomunista in Italia e in Europa.
Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo (Roma, 26 maggio 1901 – Roma, 24 marzo 1944) è stato un ufficiale italiano, comandante del Fronte Militare Clandestino, martire alle Fosse Ardeatine e Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.
Erich Priebke (Hennigsdorf, 29 luglio 1913 – Roma, 11 ottobre 2013) è stato un militare e criminale di guerra tedesco, agente della Gestapo e capitano delle SS durante la seconda guerra mondiale. In Italia è stato condannato all'ergastolo per aver partecipato alla pianificazione e alla realizzazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.
L'eccidio delle Fosse Ardeatine fu l'uccisione di 335 civili e militari italiani, prigionieri politici, ebrei o detenuti comuni, trucidati a Roma il 24 marzo 1944 dalle truppe di occupazione naziste come rappresaglia per l'attentato partigiano di via Rasella, compiuto il 23 marzo da membri dei GAP romani, in cui erano rimasti uccisi 33 soldati del reggimento "Bozen" appartenente alla Ordnungspolizei dell'esercito tedesco. L'eccidio non fu preceduto da nessun preavviso da parte nazista.Per la sua efferatezza, l'alto numero di vittime e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, l'eccidio delle Fosse Ardeatine divenne l'evento-simbolo della durezza dell'occupazione tedesca di Roma. Fu anche la maggiore strage di ebrei compiuta sul territorio italiano durante l'Olocausto; almeno 75 delle vittime erano in stato di arresto per motivi razziali.Le Fosse Ardeatine, antiche cave di pozzolana situate nei pressi della via Ardeatina, scelte quale luogo dell'esecuzione e per occultare i cadaveri degli uccisi, nel dopoguerra sono state trasformate in un sacrario-monumento nazionale. Sono oggi visitabili e luogo di cerimonie pubbliche in memoria.